Inaspettata, sorprendente Ruhr: verde, culturale, sportiva

La regione punta a rafforzare l’incoming dal mercato italiano, considerato in linea con l’offerta della destinazione di Paola Olivari Abbandonate i preconcetti e le vecchie foto sbiadite. Del grigio cuore dell’industria carbonifera e siderurgica tedesca, punteggiato da ciminiere fumanti e altiforni in attività, resta ormai solo il ricordo. Per citare il drammaturgo Thomas Oberender, “il ... L'articolo Inaspettata, sorprendente Ruhr: verde, culturale, sportiva proviene da GuidaViaggi.

May 29, 2025 - 20:45
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Inaspettata, sorprendente Ruhr: verde, culturale, sportiva

La regione punta a rafforzare lincoming dal mercato italiano, considerato in linea con lofferta della destinazione

di Paola Olivari

Abbandonate i preconcetti e le vecchie foto sbiadite. Del grigio cuore dell’industria carbonifera e siderurgica tedesca, punteggiato da ciminiere fumanti e altiforni in attività, resta ormai solo il ricordo. Per citare il drammaturgo Thomas Oberender, “il cielo sopra la Ruhr è tornato a essere blu” grazie a una strategia di sviluppo lungimirante che ha saputo valorizzare il passato. La regione è rinata nella sostenibilità, trasformandosi in uno dei poli turistici emergenti del Nord-Ovest della Germania e facendo delle fabbriche in disuso uno dei suoi maggiori punti di forza.

La Ruhr al Workshop Germania 2025 organizzato dall’Ente Nazionale Germanico per il Turismo

Al Workshop Germania 2025

Il bacino della Ruhr si è così presentato alle agenzie di viaggio italiane con un’offerta turistica sfaccettata, innovativa e frizzante per i giovani, le coppie, le famiglie. È questo il messaggio che Ruhr Tourismus GmbH ha portato al Workshop Germania 2025, l’importante evento B2B organizzato dall’Ente Nazionale Germanico per il Turismo nella suggestiva cornice del Castello Visconteo di Cassano d’Adda.

L’incontro, pensato per mettere in contatto tour operator e agenzie di viaggio italiane con i principali protagonisti del turismo tedesco, ha rappresentato un’occasione preziosa per scoprire le potenzialità di una regione che oggi si configura come una delle mete più stimolanti del panorama turistico europeo. Tra archeologia industriale, arte contemporanea e natura rigenerata, la Ruhr racconta una storia di trasformazione che affascina sempre più viaggiatori alla ricerca di esperienze autentiche e fuori dai circuiti tradizionali.

Essen: ex miniera Zollverein, sito UNESCO © DZT/Francesco Carovillano

Postindustriale senza pari

“In tutto il Ruhrgebiet, le principali attrazioni turistiche, sia per il tempo libero sia per i viaggiatori d’affari che prolungano il soggiorno, sono proprio gli impianti industriali dismessi, come miniere di carbone e acciaierie – spiega Andreas Wietheger, Head of Department B2B Sales & International Markets di Ruhr Tourismus GmbH -. Negli ultimi cinquant’anni si è verificato un cambiamento sociale ed economico radicale. Interrotta l’attività estrattiva e produttiva, si è aperto lo spazio al turismo postindustriale. Abbiamo conservato molte vecchie fabbriche, conferendo loro una nuova identità e un nuovo fascino. Una scelta rivelatasi vincente: il riuso di questi edifici ci ha permesso di passare dal produrre carbone e acciaio al “produrre” eventi. Gli impianti sono diventati musei, location per concerti, mostre e per il settore Mice”.

“Le nostre cattedrali industriali, oggi patrimonio mondiale dell’Unesco – prosegue – hanno introdotto una nuova dimensione nel linguaggio del turismo. Negli ultimi decenni, la natura ha cominciato a riconquistare questi spazi, creando scenari di forte impatto visivo. Soprattutto d’estate, l’intera area si anima con un susseguirsi di festival e appuntamenti culturali».

Gelsenkirchen: Veltins-Arena © Stadtmarketing Gelsenkirchen

Mosaico urbano e rurale

A pochi chilometri dal confine con i Paesi Bassi, nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia, il bacino della Ruhr si presenta come un affascinante mosaico urbano e rurale. Si estende lungo i fiumi Ruhr, Emscher e Lippe, dove 53 città dinamiche – una delle più grandi regioni metropolitane d’Europa, molto ben collegate in termini di infrastrutture e trasporti pubblici – convivono con paesaggi industriali riconvertiti, creando un equilibrio sorprendente tra memoria storica, sostenibilità e innovazione.

Tutta l’area è animata da una vibrante scena culturale. La Veltins Arena di Gelsenkirchen, sede dell’FC Schalke 04, dopo il tutto esaurito di Taylor Swift nel 2024, ospiterà a breve i concerti di Bruce Springsteen e degli Iron Maiden, mentre Essen si conferma un polo fieristico di rilievo internazionale. In inverno, tutta la regione si anima con i suggestivi mercatini di Natale, con Dortmund che vanta il primato dell’albero addobbato più grande d’Europa.

Dortmund: mercatino di Natale © DZT/Francesco Carovillano

Alla scoperta su due ruote

Nella Ruhr la bicicletta è il mezzo ideale per esplorare il territorio, collegando paesaggi rigenerati e siti culturali. L’intera regione è attraversata da una rete ciclabile che si estende da nord a sud e da est a ovest, rendendo ogni esperienza semplice, attiva e sostenibile.

“Sono circa 1.800 i chilometri di percorsi disponibili – racconta Andreas Wietheger – . Ciò che rende unica la nostra infrastruttura ciclabile è l’eredità industriale: molte vecchie ferrovie, un tempo utilizzate per collegare miniere e acciaierie, sono state dismesse e riconvertite in piste ciclabili. A oggi, sono già stati trasformati in tracciati fruibili 1.200 chilometri sui 7.000 esistenti, contribuendo a creare una rete connessa e accessibile in tutta la regione. Tra i percorsi più sicuri c’è il Ruhr Valley Cycle Path, lunga 240 chilometri e completamente separata dal traffico veicolare, mentre la Roman-Lippe Route offre 200 chilometri off-road. Notissima è anche la Wasser Route, che collega il Reno al Sauerland, per un totale di 260 chilometri”.

“Chi non viaggia con la propria bici – precisa – può contare su un servizio di noleggio completo, con modelli per adulti, bambini, mountain bike ed e-bike. E per chi cerca comfort e servizi mirati, non mancano i bike hotel certificati, dotati di rastrelliere, stazioni di ricarica per bici elettriche e officine per piccole riparazioni”.

Itinerario ciclabile Römer-Lippe-Route © Sauerland-Tourismus e.V./Dennis Stratmann

Una nuova meta per il turismo italiano

Se il business travel è da tempo ben radicato (fino a qualche anno fa rappresentava l’80% dei visitatori, oggi è sceso al 75%), la Ruhr in chiave leisure rappresenta una nuova e promettente scoperta per il mercato italiano.

«Il sentiment è molto positivo – afferma Wietheger -. Stimiamo una crescita dell’incoming dall’Italia di circa il 10% anno su anno. Crediamo nel potenziale del mercato italiano anche grazie alla facilità di collegamento: la regione è facilmente raggiungibile in auto, in treno o in aereo, con l’aeroporto di Düsseldorf come porta d’accesso. Il soggiorno medio varia tra i due e i tre giorni: può trattarsi di un weekend lungo, un city break o una tappa all’interno di un viaggio più ampio nella regione. L’età media dei visitatori si concentra tra i 25 e i 45 anni, principalmente coppie piuttosto che famiglie. Il loro interesse è partecipare a festival ed eventi culturali, praticare attività all’aperto – come escursioni a piedi o in bicicletta, grazie a un territorio pianeggiante adatto a tutti – e immergersi nella ricca e variegata offerta gastronomica”.

Un forte impulso alla notorietà della destinazione è arrivato lo scorso anno con i Campionati Europei di calcio, durante i quali l’Italia ha scelto come base operativa Iserlohn, poco distante dalla Ruhr e “molti tifosi non si sono limitati a seguire le partite: sono rimasti nella zona, l’hanno esplorata. Un’occasione preziosa per far scoprire la regione a un nuovo pubblico”.

Essen: lago di Baldeney e la ex miniera Carl Funke © DZT/Andrea Hitzemann

Rafforzare l’identità

La Ruhr punta a rafforzare la propria identità turistica internazionale con un piano di sviluppo che valorizza cultura, sport e sostenibilità.

“Vogliamo far conoscere sempre più la nostra ricca offerta – dichiara il manager – e sviluppare l’incoming. Oltre alle attività outdoor, per il futuro vogliamo concentrarci anche sulla valorizzazione dell’area urbana. In tutto questo, la sostenibilità è un pilastro fondamentale. Abbiamo individuato nel pubblico italiano un target ideale: attento all’ambiente, interessato a eventi e cultura, perfettamente in linea con il tipo di turismo che vogliamo attrarre. È per questo che due anni fa abbiamo deciso di intensificare la nostra presenza in Italia, partecipando attivamente ai workshop dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo in Italia”.

Andreas Wietheger, Head of Department B2B Sales & International Markets di Ruhr Tourismus GmbH

Interesse dall’Italia

Un viaggio nella Ruhr significa immergersi in un mix inaspettato di cultura, archeologia industriale, arte contemporanea, spazi verdi e un’offerta gastronomica vivace. È un’area che ha saputo reinventarsi, facendo della propria eredità il motore di un turismo originale e in costante evoluzione.

“Stiamo collaborando attivamente con i tour operator per creare pacchetti che incentivino i viaggiatori a scoprire la nostra regione – conclude Andreas Wietheger -. Il recente incontro con il trade a Cassano d’Adda ci ha restituito un feedback estremamente positivo, confermando l’interesse crescente degli agenti di viaggio per questa destinazione ancora tutta da esplorare”.

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