Arriva Thoc Roma, confronto sul branding alberghiero italiano

Dopo il successo della prima edizione milanese del 2024, che ha registrato la presenza di oltre 100mila camere d’albergo rappresentate in un’unica sede, Thoc – The Hotel Operator Conference raddoppia l’appuntamento con due eventi dedicati agli operatori e investitori dell’hospitality nazionale e internazionale.

L’impatto dei brand

Il 10 giugno a Roma, presso il Best Western Premier Hotel Royal Santina, si terrà la prima delle due tappe di questo format unico in Italia, concepito da Guida Viaggi I AboutHotel in partnership con Giorgio Bianchi, Gbd – Global Business Development, volto a esplorare a fondo l’impatto dei brand nel settore alberghiero.

L’evento su invito, con posti limitati, affronterà il tema cruciale del marchio attraverso il dilemma Branded, Unbranded, White Label, una questione che tocca il cuore delle strategie operative e di sviluppo del comparto. L’Italia presenta infatti un panorama unico: solo il 6-7% degli hotel nazionali è affiliato a un brand, percentuale che sale al 19-20% considerando le camere disponibili. Questi numeri rivelano enormi margini di sviluppo per i brand, soprattutto nel segmento indipendente che rappresenta l’80-85% del mercato domestico

Quattro appuntamenti tematici

La conferenza analizzerà i diversi modelli di business, dal franchising alla proprietà diretta, dal leasing ai management contract, dedicando particolare attenzione ai vantaggi competitivi legati agli investimenti immobiliari e alle specificità di ogni segmento di mercato.

La mattiata di confronto e analisi strategica riunirà protagonisti del settore alberghiero italiano per delineare le prospettive future di un comparto in continua evoluzione. L’evento, articolato in quattro panel tematici, offrirà una panoramica completa delle sfide e opportunità che attendono l’industria dell’ospitalità.

La fotografia del presente

L’apertura dei lavori di Thoc vedrà un’analisi approfondita dello scenario attuale della ricettività alberghiera italiana, con gli interventi di Barbara Casillo, direttore generale di Confindustria Alberghi, e Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma e vice presidente vicario nazionale. Con la moderazione di Giorgio Bianchi, i relatori delineeranno un quadro del settore che evidenzierà le sfide e le potenzialità di crescita del comparto ricettivo nazionale.

L’innovazione dei brand internazionali

La seconda sessione è dedicata alla presentazione dei nuovi brand alberghieri da parte dei principali gruppi internazionali. Fabrizio Doria, chief development officer di BWH Hotels, Massimiliano Ceriani, head of development Italy & Malta, Meliá Hotels International, Gabriele Coen, development director Italia per Minor Hotels Europe & Americas, Alan Mantin, vice president Development Southern Europe Hilton e Nikita Kapustkin, director of Development Southern Europe at Hyatt illustreranno le loro strategie innovative.

Branding, sì o no?

Il cuore del dibattito si concentrerà sulla cruciale questione To Brand or Not to Brand, con un approfondimento legal sui diversi modelli adottabili. La tavola rotonda, moderata da Massimiliano Macaione di Gianni & Origoni, vedrà confrontarsi Alessia Meli del Gruppo Ginobbi, Walter Pecoraro di Federalberghi Lazio, Angelo La Riccia di VOIhotels e Guillermo Perez Palacios di Panoram Hotel Management, insieme ad altri protagonisti del settore. Il dibattito esplorerà le implicazioni strategiche, operative e legali delle diverse opzioni disponibili: dai modelli branded tradizionali alle soluzioni unbranded e white label, analizzando vantaggi e criticità di ciascun approccio sia a livello domestico sia internazionale.

Investimenti leva strategica

La mattinata di Thoc Roma si concluderà con un focus sugli investimenti nel settore hospitality. Federico Velluti di InvestiRE Sgr, con la moderazione di Leonardo Stassi di Coldwell Banker Commercial Italy, analizzerà il ruolo degli operatori dal punto di vista dell’investimento immobiliare, confrontando i diversi business model e le loro implicazioni per la crescita del settore.

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