Britney Spears citata nel processo di Diddy, la popstar era terrorizzata anni fa

In questi giorni i media si stanno occupando del processo di Diddy e di come nelle ultime udienze sia stata citata anche Britney Spears, soprattutto per una serata che le due star hanno passato insieme nel 2007, ma in realtà c’è molto di più. Le vicende del rapper e della principessa del pop sono connesse […] L'articolo Britney Spears citata nel processo di Diddy, la popstar era terrorizzata anni fa proviene da Biccy.

May 28, 2025 - 10:45
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Britney Spears citata nel processo di Diddy, la popstar era terrorizzata anni fa

In questi giorni i media si stanno occupando del processo di Diddy e di come nelle ultime udienze sia stata citata anche Britney Spears, soprattutto per una serata che le due star hanno passato insieme nel 2007, ma in realtà c’è molto di più. Le vicende del rapper e della principessa del pop sono connesse a più riprese e per questioni poco piacevoli.

Conosciamo tutti la battaglia che i fan e Britney Spears hanno combattuto per porre fine alla tutela legale che ha ingabbiato la popstar americana per 13 anni, ma proprio dietro alla famosa conservatorship non c’era solo il padre della cantante, Jamie e il suo team, ma anche una potente società, la Tri Star Entertainment, a cui fanno capo Lou Taylor e Robin Greenhill. La Tri Star per molti anni ha gestito le finanze dell’artista di Toxic ed è stata accusata dai fan di tenere Britney Spears prigioniera di una tutela legale solo per poter approfittare del suo patrimonio. Per capirne di più, dei giornalisti hanno contattato la storica assistente della popstar, Felicia Culotta, per chiederle delle accuse rivolte a Lou Taylor, ma lei è apparsa terrorizzata: “Preferisco non parlare di lei. No, non voglio toccarla, lei mi masticherebbe e mi sputerebbe, meglio non parlare“.

Nel 2022, una volta che si è liberata dalla conservatorship, Britney Spears in un post Instagram ha puntato il dito proprio contro Lou Taylor e Robin Greenhill: “Una settimana prima che mi rinchiudessero in quella clinica quelli della Tri Star mi hanno invitata nei loro uffici. Erano così belle e carine con le loro gentilezze ‘siamo qui per farti sentire speciale’. Ho pranzato con Lou e Robin, mi hanno detto ‘guarda che bella la tua foto che abbiamo appeso al muro’. Quelle stesse st***ze che mi hanno quasi ucciso una settimana dopo. Mio padre adorava quelle due donne e avrebbe fatto qualsiasi cosa gli avessero chiesto! Loro stavano cercando di uccidermi, ancora oggi credo che sia esattamente quello che stavano cercando di fare. Ma non c’era niente che non andava in me, sono sopravvissuta e non sono morta. Molti non avrebbero sopportato quello che mi hanno fatto. Mi ricordo tutto ciò che ho subito e farò causa alla Tri Star. Per adesso sono riusciti a farla franca, ma io sono qui e ogni giorno ricorderò loro quello che mi hanno fatto“.

Queste non sono le uniche accuse che Britney Spears ha mosso alle persone che ruotavano intorno a quella società. In una testimonianza rilasciata in tribunale, la 43enne ha dichiarato che per un periodo ha avuto il terrore di finire in una sorta di tratta di esseri umani, visto che secondo lei alcuni individui vicini alla Tri Star “portavano ragazzi e ragazze da personaggi potenti e anche da Diddy”.

Ma perché Britney Spears ha citato proprio la società in questione e l’ha collegata a Diddy? The Hollywood Reporter ha rivelato che Lou Taylor ha conosciuto Diddy nei primi anni ’90 e in un articolo del 2019 il noto magazine statunitense ha rivelato: “Lou entrò in una società di management chiamata Davimos, dove lavorò con la Uptown Records e conobbe Sean “Diddy” Combs (all’epoca stagista presso l’etichetta, ora suo cliente di lunga data)”. Inoltre la Tri Star è stata menzionata in una causa civile contro Diddy intentata dal produttore Rodney ‘Lil Rod’ Jones. Jones ha accusato il rapper di averlo aggredito e costretto a intrattenersi con delle pr0stitute, “nella denuncia, l’uomo sostiene che una persona della Tri Star pagava un compenso mensile alle presunte pr0stitute di Combs“. La Tri Star in quell’occasione ha negato di aver mai pagato delle escort.