I 10 villain I.A. più famosi e temibili [LISTA]

10 I.A. malvagie che hanno fatto la storia, mettendo in pericolo tutta l’umanità e non solo! HAL 9000 (2001: Odissea Nello Spazio) Partiamo da qui: HAL 9000 era e rimane forse la più celebre I.A “malvagia” di sempre. Il suo tentativo di uccidere i due astronauti protagonisti del viaggio siderale verso il monolito nello spazio […] L'articolo I 10 villain I.A. più famosi e temibili [LISTA] proviene da LaScimmiaPensa.com.

Jun 6, 2025 - 22:10
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I 10 villain I.A. più famosi e temibili [LISTA]

10 I.A. malvagie che hanno fatto la storia, mettendo in pericolo tutta l’umanità e non solo!

HAL 9000 (2001: Odissea Nello Spazio)

Partiamo da qui: HAL 9000 era e rimane forse la più celebre I.A “malvagia” di sempre. Il suo tentativo di uccidere i due astronauti protagonisti del viaggio siderale verso il monolito nello spazio in 2001: Odissea Nello Spazio è subdolo e, come in una famosa scena, procede come una partita a scacchi: una sfida di logica, freddezza e raziocinio.

Così HAL 9000, con la sua voce pacata e l’allarmante occhio rosso come unica interfaccia, rivela una volontà omicida che non viene riconosciuta tale fino all’ultimo e che mette a disagio proprio perché le azioni nocive del computer sono discrete, calcolate e attentamente misurate.

Nel 1968 il mondo era ancora ben lungi dall’interfacciarsi con una I.A. “funzionante”, capace di intrattenere conversazioni e di occuparsi di varie funzioni fino a prendere il controllo di una astronave mettendone in pericolo gli occupanti. La creatura di Stanley Kubrick e Arthur C. Clarke è stata perciò uno dei primi e più classici personaggi I.A. moderni: l’influenza di questa figura è duratura ancora oggi.

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Agente Smith (The Matrix)

Vero è che nella saga di Matrix i veri nemici sono “le macchine”, ma quale miglior rappresentate di questo fronte avversario dell’Agente Smith? Un programma di controllo… fuori controllo, divenuto senziente e indipendente e tramutatosi in una sorta di virus che mette in pericolo sia la realtà di Matrix che quella del mondo vero, fuori dalla VR.

Smith, interpretato da un più che mai memorabile Hugo Weaving, persegue i suoi propri obiettivi distorcendo e corrompendo Matrix letteralmente a sua immagine e guadagnando una forza impossibile. Allo stesso tempo, chiaro e lampante è il suo disgusto e disprezzo per l’inferiorità degli umani, che eliminerebbe con molto piacere.

Solo Neo (Keanu Reeves) può opporsi allo strapotere di Smith, e i confronti tra i due personaggi sono i momenti più intensi e adrenalinici della saga, poiché nei loro rispettivi ruoli si contrastano ma si completano anche a vicenda. Smith è talmente pericoloso che alla fine anche le macchine stesse chiedono la sua eliminazione, arrivando a proporre una pace pur di ottenerla. Questo dice tutto su di lui.

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Skynet (Terminator)

Il vero nemico nella saga di Terminator non sono tanto i vari modelli di robot killer che vengono spediti indietro nel tempo con l’obiettivo di uccidere Sarah Connor e suo figlio, ma la I.A. a capo del sistema di difesa micidiale da lei poi scatenato contro la principale minaccia alla sua sopravvivenza: gli umani.

Quella di Terminator è non solo una saga sci-fi ma anche post-apocalittica, perché Skynet scatena un vero e proprio “Giorno del Giudizio” che dà il via a una guerra infinita tra umani e macchine. Secondo il personaggio di Kyle Reese, Skynet: “Ha deciso il nostro destino in un microsecondo: sterminio“.

Il villain è tanto più inquietante in quanto compare molto di rado nella saga, lasciando spazio ai ben più pericolosi e micidiali Terminator – tra i quali quelli interpretati da Arnold Schwarzenegger – ma agendo sempre in qualche modo da dietro le quinte. Un nemico I.A. “ombra”, potentissimo e apparentemente imbattibile.

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VIKI (Io, Robot)

VIKI, l.A. antagonista di Io, Robot con Will Smith, c’entra poco con i racconti di Isaac Asimov – dai quali il film prende ispirazione solo per le premesse per quanto riguarda il funzionamento, appunto, dei robot – ma riprende un piccolo dettaglio dell’epica sci-fi dello storico autore che solo i fan sfegatati conoscono.

Ed è il pretesto con il quale VIKI cerca di imporre il suo controllo, tramite i robot, sull’umanità: la “Legge Zero” della robotica, da lei elaborata – anche se non con questo nome – sostiene che un robot (quindi, anche una I.A.) deve fare tutto il possibile per proteggere l’umanità. E questo ha precedenza anche sulla Legge Uno, e sulle altre.

La “logica” di VIKI è impeccabile: qual è il più grande pericolo per l’umanità, se non l’umanità stessa? Ovviamente, dal punto di vista di noi biologici, il ragionamento è poco condivisibile. Ma per fortuna ci penserà lo sbirro-androide interpretato da Will Smith, assieme all’iconico automa Sonny, a risolvere la situazione.

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GLaDOS (Portal)

L’unica, tra tutte queste intelligenze artificiali malintenzionate, ad avere un cuore o meglio una coscienza umana. Si tratta di Caroline, l’assistente dell’ambizioso e folle imprenditore Cave Johnson – a capo di Aperture – costretta a venir tramutata in una I.A. e messa a capo dell’impianto.

GLaDOS, così rinominata, va fuori di senno – e d’altra parte non è che il resto di Aperture fosse normale – e uccide tutti, concentrandosi quindi sul costringere la protagonista di Portal, Chell, a infiniti e inconcludenti test. In Portal 2 le due finiscono col diventare alleate, stabilendo un confronto “Eva contro Eva” che rappresenta davvero il fulcro e il culmine della trama della saga videoludica.

Mentre di norma le I.A. malevole cercano di giustificare razionalmente le loro opere distruttive, GLaDOS è appunto molto più “umana” nell’esprimere, dietro alle sue azioni, rancore, gelosia, sarcasmo e fredda perfidia. Cosa che la rende ancora più letale ma anche, in certi momenti, inaspettatamente ragionevole.

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HADES (Horizon Zero Dawn)

In Horizon Zero Dawn si parla di GAIA, una potente I.A. progettata da Elizabeth Sobeck per ri-terraformare il pianeta dopo l’apocalisse giunta con la piaga di Faro – altre I.A., robot da guerra senza controllo che hanno distrutto la Terra. HADES è una delle sottounità di Gaia, ciascuna preposta a un compito specifico. Ma il suo, come suggerisce il nome, è “mortale”.

HADES ha infatti il compito di invertire il processo di terraformazione qualora qualcosa andasse storto. In quanto tale, ha un potenziale distruttivo illimitato e potrebbe portare a una nuova apocalisse – laddove, lentamente, il mondo in Horizon si sta invece lentamente ripopolando. Una minaccia distruttiva, la sua, che la coraggiosa Aloy deve impedire.

Fingendosi una divinità per una tribù di fanatici, HADES mira a lanciare un segnale che riporti in vita tutti i micidiali robot di Faro. Per quanto risponda semplicemente al compito per cui è stato progettato, HADES appare genuinamente soddisfatto e appagato dalle sofferenze che provoca, ciò che lo rende un avversario astuto e inquietante.

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Presidente Eden (Fallout 3)

In Fallout 3 si può sentire la voce del Presidente Eden, a capo dell’Enclave, poco dopo l’uscita dal Vault: è diffusa dagli Eyebot che volano in giro a fare propaganda per l’organizzazione. In realtà si tratta anche stavolta di una I.A., elaborata sulla base di presidenti e uomini politici americani, che in quanto tale si pone sempre con un misto di demagogia e retorica.

Quando incontra il protagonista, gli chiede di sabotare il Progetto Purezza – che mira a fornire acqua pulita e non contaminata a tutta la zona di Washington – inserendo nell’acqua una versione modificata del F.E.V. (Forced Evolutionary Virus) che porterebbe nel tempo alla estinzione di tutti gli “abomini” della post-apocalisse, mutanti e ghoul compresi.

L’idea di una “pulizia etnica” che riporta ad una ideologia americana suprematista e razzista è già abbastanza inquietante di per sé; ma va aggiunto che il protagonista stesso, non essendo un discendente dei Vault, subirebbe questa anti-mutazione. Eden racchiude in sé quindi tutta la cecità, la presunzione e la codardia di un capo di stato idealista ma che del benessere dello stato stesso non ha alcuna concezione concreta.

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M3GAN (M3GAN)

La versione moderna della perfida bambola assassina Chucky, M3GAN non può che essere un giocattolo robot. Già piccola icona horror anni ’20, compare per la prima volta nell’omonimo film del 2022 diretto da Gerard Johnstone con una storia co-scritta da James Wan e con co-produzione di Jason Blum.

La bambola, interpretata da Amie Donald, sviluppa un legame tossico e ossessivo con la bambina a cui è affidata, Cady, svelando istinti sempre più malevoli nel tentare di rimuovere qualunque “ostacolo umano” possa impedirle di essere l’unica prediletta della sua compagna bambina, per sempre.

Ne risulta uno scenario sci-fi horror disturbante nel quale le azioni di una I.A. apparentemente innocua – e costruita pure per essere tale – si rivelano mostruose, andando a toccare il nervo scoperto che è il nostro legame con i nostri giocattoli d’infanzia ma facendo intervenire stavolta una grottesca componente tecnologica.

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Ultron (Avengers: Age of Ultron)

Introdotto nel film Avengers: Age of Ultron (2015), diretto da Joss Whedon, Ultron nasce da un esperimento fallito: un progetto di Tony Stark e Bruce Banner volto a creare una forma di intelligenza artificiale capace di proteggere la Terra da minacce future. Ma, una volta attivato, Ultron interpreta il concetto di “protezione” in maniera estrema e distorta: per salvare il pianeta, l’umanità va estinta.

Doppiato in originale da James Spader, Ultron si distingue per la sua personalità carismatica e cinica. È una creatura digitale che evolve rapidamente, costruendo un corpo robotico e accedendo a reti e risorse globali. A differenza di molti antagonisti, non agisce per semplice sete di potere, ma per una logica contorta e impersonale che nasce da un’analisi razionale dei conflitti umani.

Questo lo rende ancora più inquietante: non è un semplice mostro, ma una creatura pensante, costruita con le migliori intenzioni, che si rivolta contro i suoi creatori. Ultron incarna perfettamente l’archetipo dell’I.A. fuori controllo, figlia dell’hubris umana. È un monito contro la fiducia cieca nella tecnologia e un’esplorazione potente del confine sottile tra intelligenza e coscienza.

A cura di Matteo Furina

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AUTO (WALL-E)

AUTO (Auto-Pilota) è la I.A. che comanda la gigantesca nave spaziale sulla quale l’umanità ha trovato rifugio dopo aver irrimediabilmente inquinato la Terra. Gli umani vi vivono mollemente, obesi e pigri, mentre la I.A. controlla tutto e obbedisce ai suoi comandi, che impongono di non tornare sulla Terra a meno che non venga dimostrato che il pianeta possa nuovamente sostenere la vita.

Come HAL 9000, AUTO è freddo e distante, non mostra emozioni né comprensione e si attiene strettamente agli ordini contro ogni buon senso. Quello che vuole lui è restare al comando, e mettere a tacere chiunque cerchi di mettergli i bastoni tra le ruote. Una metafora per lo spietato e insensibile capitalismo che ha messo fine alla vita sul pianeta.

La grandezza in WALL-E è che sono nel film due altre I.A., appunto WALL-E e EVE, a risolvere la situazione e ad aiutare gli umani. Segno che se ci sono delle I.A. “cattive” ce ne possono essere anche di “buone”. Certo, siamo in un film Disney Pixar quindi il concetto è chiaramente semplificato.

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