Intervista a chiamamifaro: “Lost & Found? Un tassello della mia identità musicale, che ora è più definita”

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Jun 6, 2025 - 21:40
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Intervista a chiamamifaro: “Lost & Found? Un tassello della mia identità musicale, che ora è più definita”

Intervista a chiamamifaro che, dopo l’esperienza intensa di Amici 24, torna con un nuovo EP intimo e coerente dal titolo Lost & Found.

“LOST & FOUND è il disco a cui rivolgerti negli aeroporti, nelle stazioni, alla fine di un lungo viaggio, quando senti di aver perso qualcosa per strada. O qualcuno. Spero sempre che un disco aiuti almeno un po’ a ritrovarlo, o che regali un secondo di illusione di poterlo avere ancora, anche solo per un attimo. Non sempre si trova quello che si cerca, ma a volte si riesce a trovare qualcosa che ci si era dimenticati valesse la pena cercare”.

Il singolo scelto per il lancio è Acqua Passata, un inno leggero ma consapevole, malinconico e liberatorio, che ci invita a vivere il presente anche quando fa un po’ male.

Il suono di ACQUA PASSATA è coerente con l’umore generale dell’EP “LOST & FOUND“: moderno, vibrante e con influenze pop. Il ritmo incalzante e una chitarra acustica rimandano immediatamente ad una festa in spiaggia, tra il riflesso della luna sul mare e la luce di un falò sulla spiaggia. La penna di chiamamifaro è in grado di regalare immagini chiare con la sua scrittura narrativa, diretta e personale, riuscendo a portare l’ascoltatore insieme a lei in un viaggio tra i suoi ricordi.  
ACQUA PASSATA” è destinata a diventare una delle colonne sonore dell’estate 2025:

Intervista a chiamamifaro, il nuovo Ep “Lost & Found”

Come stai vivendo questo ritorno dopo l’esperienza ad Amici?

È stato un periodo molto intenso. Dopo sei mesi ad Amici, tornare alla mia normalità è stato quasi straniante, ma anche liberatorio. È un luogo difficile, perché c’è tanta pressione e sei sempre sotto osservazione, ma è anche un posto magico. La cosa più preziosa che mi ha lasciato è il tempo per studiare, per concentrarmi davvero sulla musica. Non so se mi ricapiterà più un’occasione simile.

Parliamo del tuo nuovo EP “Lost & Found”: cosa rappresenta nel tuo percorso artistico?

“Lost & Found” è un tassello in più della mia identità musicale, che ora si è fatta più definita. In questo EP si sente chiaramente chi sono: cantautrice, ma anche interprete capace di spostarsi tra generi diversi. È un disco fatto di momenti, alcuni nati dentro Amici, altri fuori. Contiene pezzi nuovi, vecchi, scritti nel mezzo del caos: è un viaggio tra emozioni, esperienze e memoria.

Nelle tue collaborazioni cerchi spesso uno scambio creativo. Che tipo di collaboratori cerchi?

Cerco qualcuno che mi dia una prospettiva diversa, perché non credo nell’idea del “genio musicale assoluto”. Io lavoro tanto per crescere, non mi sento arrivata e voglio imparare. In una collaborazione, desidero dare qualcosa ma anche ricevere qualcosa che non ho. È uno scambio, e se fatto bene, ti arricchisce.

In questo EP collabori con Riccardo Zanotti e Federica Abbate. Com’è stato lavorare con loro?

Con Riccardo c’è un rapporto che va avanti da tempo e c’è grande sintonia. Con Federica è stata una bellissima sorpresa: non avevamo mai lavorato insieme e ci siamo trovate subito. Abbiamo costruito il brano a distanza, scambiandoci idee anche mentre ero nella scuola. Lei è un’artista incredibile, molto generosa e aperta. Mi ha dato carta bianca, ed è stato un processo creativo molto libero.

“Acqua Passata” è il singolo scelto per lanciare l’EP. Che significato ha per te?

È una canzone leggera ma con un messaggio profondo. Parla di nostalgia e della bellezza dei ricordi che si trasformano. Ci ho inserito anche il concetto di “società liquida”, dove tutto cambia forma e niente è stabile. Parliamo di relazioni brevi, lavori instabili, idee che vanno e vengono. E in tutto questo, ogni tanto, lasciarsi andare al flusso può essere liberatorio. “Acqua passata” diventa così una metafora del vivere più libero, più sincero.

Il sound del disco ha una forte anima live e on the road. Da dove arriva questa scelta sonora?

Volevo che il disco avesse un suono più reale, più suonato, quasi pensato per i concerti. Il tema del viaggio è fortissimo e non solo nei testi: negli ultimi anni ho fatto tantissime date con la mia band, chilometri su chilometri. C’è dentro l’autostrada, il furgone rotto, i live sotto il sole, gli imprevisti. Volevo che tutto questo si sentisse nelle canzoni. E infatti in un brano cito proprio il giorno in cui ho messo benzina in un furgone diesel per errore!

Il brano “Valigia” apre l’EP ed è un manifesto: cosa rappresenta?

“Valigia” è il simbolo perfetto per questo EP. Volevo raccontare cosa resta e cosa si porta via dopo una separazione. Guardare un appartamento dopo la fine di una relazione e decidere cosa è tuo, cosa è dell’altro, cosa appartiene solo ai ricordi. È un brano che rappresenta bene il disco, dove perdi qualcosa e ritrovi qualcos’altro.

Oltre al viaggio, qual è il filo conduttore tematico di “Lost & Found”?

Il disco si basa sul concetto di perdere e ritrovare, come dice anche il titolo. In ogni canzone c’è un pezzo di passato, una ferita, un amore finito, ma anche un’emozione che ritorna, che si trasforma. È un eterno ritorno, dove anche le emozioni che sembrano andate, riaffiorano in forme nuove. È un invito a lasciare andare per poter accogliere il nuovo.

L’EP si apre con “Valigia” e si chiude con “Casa Mia”. Anche la tracklist sembra nata per raccontare qualcosa.

Esatto. La struttura del disco è narrativa, non casuale. “Casa Mia” chiude l’EP e racchiude tutto: parla di nostalgia, di ritorni e di quanto i luoghi del passato possano deluderci se ci torniamo davvero. La frase “non tornare mai dove sei stato felice” è la chiave. I ricordi sono bellissimi finché restano tali. Quando cerchi di riviverli, spesso si rompono.

Quanto è cambiato il tuo rapporto con l’immagine dopo Amici?

Amici è un programma televisivo, quindi l’immagine ha un peso molto più forte rispetto ai palchi live. Io però vengo da lì, dai concerti, dai chilometri e dalla musica suonata. Non mi sono mai preoccupata troppo dell’immagine, e oggi più che mai sono convinta che l’essenza musicale debba prevalere. Il linguaggio televisivo non mi appartiene del tutto, ma è stata un’occasione per conoscere un mondo diverso.

Ora partirai con l’instore tour. Cosa ti aspetti da questo nuovo incontro col pubblico?

Sono super felice. Partiremo in macchina per un vero road trip e faremo presentazioni in acustico: non solo firmacopie, ma occasioni per suonare, per raccontare il disco dal vivo. Ci sarà anche un pubblico che non mi conosceva prima di Amici, e non vedo l’ora di incontrarlo. Magari facciamo anche qualche pit-stop in mezzo, in pieno spirito on the road!

Una frase che racchiude “Lost & Found”?

Forse questa: “Dobbiamo perdere qualcosa per ritrovare qualcosa che ci somigli”. È il cuore del disco. Ed è anche un po’ quello che sto facendo io.

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