Israele-Iran, le bombe chiudono i cieli

A seguito degli attacchi missilistici notturni di Israele contro l’Iran e della successiva risposta di Teheran, mentre sale il numero delle vittime, le compagnie aeree di tutto il mondo hanno cancellato i voli verso Israele e iniziato a evitare un’ampia area dello spazio aereo mediorientale, scegliendo rotte più lunghe e costose per evitare il sorvolo delle aree coinvolte.

Lufthansa ha deciso di sospendere i voli da e per Tel Aviv e Teheran fino al 31 luglio e almeno fino al 20 giugno per la Giordania e il Libano. Ita Airways estenderà la sospensione ai voli AZ809 e AZ815 verso Isreaele previsti per il 1° agosto.

Secondo fonti di stampa estera, Delta Air Lines sospenderà i voli per Tel Aviv, da poco ripresi, almeno fino a settembre. Più ottimista United Airlines, che ha fermato i suoi voli per la settimana. Dopo gli attacchi notturni di Israele, entrambe le compagnie hanno richiamato i loro aerei diretti a Tel Aviv mentre erano in volo sopra l’Atlantico, reindirizzandoli verso l’area di New York.

Altre compagnie aeree internazionali hanno reagito in modo simile. Turkish Airlines e la low cost Wizz Air hanno entrambe sospeso le loro rotte verso Israele mentre Emirates ha cancellato i suoi voli da Dubai verso diverse destinazioni mediorientali, tra cui Iraq, Giordania, Libano e Iran.

Anche El Al ha lasciato gli aerei a terra. La compagnia ha affermato che non accetterà nuove prenotazioni almeno fino alla fine di giugno e ha consigliato ai viaggiatori di non recarsi all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.

L’eccezione

Nella notte tra venerdì e sabato, nel pieno dei bombardamenti, un solo volo commerciale ha attraversato la zona: l’IRM50 di Mahan Air, partito da Bangkok e diretto a Teheran, dove è regolarmente atterrato. L’aereo è scomparso più volte dai radar, probabilmente per la disattivazione dei transponder a fini di sicurezza.

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