Chiambretti su De Martino: “Parlare di fenomeno mi sembra un po’ troppo”
Ospite di Riccardo Bocca su YouTube, Piero Chiambretti spiega cosa pensa di Stefano De Martino. E su Mediaset... The post Chiambretti su De Martino: “Parlare di fenomeno mi sembra un po’ troppo” appeared first on Davide Maggio.

Piero Chiambretti dice la sua su Stefano De Martino, personaggio televisivo della stagione, forte degli alti ascolti di Affari Tuoi. Il conduttore oggi a Rai 3, ospite a Lo Sgabuzzino di Riccardo Bocca su YouTube, ha così commentato le performance del collega di Rai 1:
Credo che sia una novità più che un fenomeno (…) La simpatia del napoletano, il bel ragazzo, il modo guascone di interpretare il suo ruolo di conduttore – a differenza di Amadeus che era quello precedente – lo ha certamente aiutato. Poi c’è da dire anche che la forte attenzione che ha la Rai nei suoi confronti indubbiamente lo aiuta, farà strada. Però adesso parlare di fenomeno o trasformarlo in Arbore mi sembra un po’ troppo anche perché Arbore parte da tutt’altra dimensione televisiva. Ha delle caratteristiche utili per rimanere, è sicuramente una realtà molto forte.
Un giudizio critico ma onesto (e condivisibile), nel solco di quanto detto poco prima: “La forza di un personaggio, al netto del talento, è dettata anche dall’abitudine”. E De Martino, in onda tutti i giorni nella fascia più pregiata di Rai 1, oltre a Stasera Tutto è Possibile su Rai 2, in questa stagione di ore in TV ne ha accumulate a sufficienza per abituare il pubblico alla sua presenza.
Chiambretti commenta la chiusura del suo La TV dei 100 e Uno su Canale 5
Prima del suo approdo in Rai, l’ultima trasmissione a Mediaset di Chiambretti è stata nel 2023 La TV dei 100 e Uno, format con protagonisti i bambini su Canale 5. Bocca ha colto l’occasione per parlare anche di questo prodotto che ha avuto vita breve, anzi brevissima (appena tre puntate).
Ho fatto un programma su Canale 5 con 100 bambini per tre volte. I programmi si possono assestare per due anni. Tre puntate sono un po’ poche per costruire un programma da zero dove la terza puntata prende quota ed è finito il programma. E’ finita che, dopo un mese dalla fine, è stato riproposto da Canale 5 Io Canto
spiega il conduttore piemontese, non risparmiando una critica a Mediaset per aver di fatto accantonato La TV dei 100 e Uno e rispolverato Io Canto:
Non mi piaceva vedere i bambini in gara, i genitori gli uni contro gli altri a difesa dei propri figli e i drammi nati dalla competizione. Quindi io avevo portato in televisione dei bambini talentuosi che vincevano già solo per il fatto di esibirsi e poi altri bambini che avendo una spiccata dose di parola per quello che vedevano e sentivano esprimevano dei giudizi senza il freno inibitorio del politicamente corretto che abbiamo noi. Era sufficiente portare il programma ad una serie di 8-10 puntate ed entrava nel catalogo. Quando invece ho sentito che dopo tre puntate si ripartiva con Io Canto che era un programma chiuso 7-8 anni prima (10, ndDM) ho detto: “Probabilmente ho sbagliato il contesto”. Gli ascolti di quel programma sono quelli che fanno adesso.
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