FlixBus, dieci anni in Italia, oltre 50 milioni di persone trasportate
Dieci anni in Italia per FlixBus. La società ha tagliato il traguardo di oltre 50 milioni di persone trasportate nella Penisola dal lancio della sua operatività. La formula L’operatore travel tech ha portato nel settore del trasporto su gomma – in 44 Paesi – una formula che combina tradizione e digitalizzazione e ora l’occasione si presta ... L'articolo FlixBus, dieci anni in Italia, oltre 50 milioni di persone trasportate proviene da GuidaViaggi.

Dieci anni in Italia per FlixBus. La società ha tagliato il traguardo di oltre 50 milioni di persone trasportate nella Penisola dal lancio della sua operatività.
La formula
L’operatore travel tech ha portato nel settore del trasporto su gomma – in 44 Paesi – una formula che combina tradizione e digitalizzazione e ora l’occasione si presta per fare un bilancio.
“Dieci anni fa abbiamo iniziato un viaggio in Italia, con poche certezze, ma con una visione solida e tanta voglia di innovare. Oggi celebriamo un traguardo importante, con la consapevolezza che il futuro ci riserverà sfide sempre nuove. Il mondo della mobilità sta cambiando a una velocità mai vista, e noi siamo assolutamente determinati ad abbracciare questo cambiamento per rispondere al meglio ai bisogni di chi ogni giorno sceglie di viaggiare con noi e delle comunità che raggiungiamo”. E’ quanto ha affermato Cesare Neglia, managing director di FlixBus Italia.
La rete di collegamenti intercity
Nel suo primo decennio di attività in Italia, l’operatore travel tech ha costruito una rete di collegamenti intercity che oggi raggiunge 300 destinazioni in 19 regioni. Tra queste, si annoverano sia le principali città italiane sia le località più piccole e scarsamente collegate: quasi il 40% delle fermate FlixBus in Italia si trova in centri con meno di 20mila abitanti spesso difficilmente raggiungibili in treno, dove l’autobus si offre come alternativa all’auto privata, di fatto tutelando il diritto alla mobilità di chi vi risiede e assolvendo a una funzione sociale.
Un tema, questo, che si affianca a quello dell’accessibilità economica: offrendosi come alternativa sulle tratte già servite dall’alta velocità, gli autobus di lunga percorrenza hanno ottenuto negli anni un riconoscimento importante quale risorsa capace di democratizzare il viaggio rendendolo un’attività alla portata di chiunque, indipendentemente dalle disponibilità economiche. Subito, peraltro, è stato osservato come l’ingresso di nuovi operatori, come la stessa FlixBus, avesse portato nuovi elementi di concorrenzialità in un mercato prima considerato stagnante.
La strategia delle alleanze
Decisiva, in questa espansione, è stata l’alleanza con una solida rete di aziende partner sul territorio nazionale, che hanno contribuito al successo di un modello di business unico fondato sul connubio di esperienza e innovazione. Nel decennio considerato, questo modello si è tradotto anche in un indotto significativo in termini di occupazione, con oltre 2.000 conducenti attualmente in servizio per FlixBus presso le aziende partner.
La transizione ecologica
La spinta all’innovazione di FlixBus si esprime anche su un altro versante, quello della transizione ecologica della mobilità. L’azienda si è impegnata a raggiungere l’obiettivo di Net Zero entro il 2040 in Europa ed entro il 2050 a livello globale, fissando obiettivi a breve termine nell’ambito dell’iniziativa Science Based Targets per valutare i propri progressi nella riduzione delle emissioni di gas serra entro un quadro di riferimento scientificamente riconosciuto. In questa strategia di decarbonizzazione, gioca un ruolo centrale la trasformazione della flotta attraverso tecnologie e carburanti più efficienti del diesel in termini di emissioni di CO2.
È in questo contesto che si colloca il test condotto su autobus alimentati a gas naturale liquefatto (Lng), avviato a gennaio 2025 in collaborazione con Scania e Irizar e basato sull’implementazione di un motore all’avanguardia, in grado di utilizzare Lng di origine fossile e Bio-Lng in modo intercambiabile allo scopo di facilitare la transizione verso la fonte di alimentazione più sostenibile.
L’effettiva riduzione delle emissioni dipenderà dalla percentuale di Bio-Lng nel mix utilizzato, con un risparmio di CO2 stimato fino al 90% se l’autobus utilizzato viene interamente alimentato a Bio-Lng.
In Italia, questo test si affianca a quello condotto a partire dal 2024 sull’Hvo, un biocarburante vegetale idrogenato realizzato a partire da prodotti di scarto, nonché agli altri progetti condotti a livello globale.
L’analisi data-driven dei flussi
Se le aziende partner rappresentano il motore operativo del modello FlixBus, la digitalizzazione delle competenze è ciò che ne consente la scalabilità, con vantaggi sia per l’azienda sia per il pubblico.
L’analisi data-driven dei flussi ha permesso a FlixBus non solo di ottimizzare i processi di pianificazione della rete, ma anche di affrontare sfide inedite capaci di minare la sostenibilità economica delle operazioni. Questo aspetto si è visto soprattutto in corrispondenza delle ondate più aggressive della pandemia, che hanno obbligato l’azienda a rivedere continuativamente l’offerta su strada.
Sicurezza e flotta
Viceversa, l’analisi dei dati permette all’azienda di individuare tempestivamente l’incremento della domanda su direttrici specifiche e adeguare di conseguenza l’offerta, a beneficio di chi viaggia. Nella visione di FlixBus il progresso tecnologico gioca un ruolo fondamentale nella definizione di un’offerta di mobilità caratterizzata dai più elevati livelli di sicurezza.
Oltre a adottare misure più stringenti rispetto alla normativa europea, come l’impiego di due conducenti sulle linee notturne e tempi di avvicendamento alla guida più brevi, FlixBus prevede che gli autobus impiegati per il servizio siano dotati dei più moderni dispositivi di sicurezza e non superino l’età di cinque anni. Entro la fine del 2025, è stato disposto il rinnovo di circa il 70% della flotta in Italia.
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