Mio Memories in Orbit Provato: primi passi nell’orbita di un tenero indie

Doveva succedere, prima o poi, che gli indie conquistassero lo spazio. Ma riusciranno a conquistare anche voi? Considerando il piacevole effetto che ha suscitato in noi, non possiamo che augurarvelo, ma andiamo con ordine. Rivelato anche durante lo scorso Nintendo Direct, andato in live il 18 giugn4o (di cui potete trovare qui il nostro recap completo […] L'articolo Mio Memories in Orbit Provato: primi passi nell’orbita di un tenero indie proviene da Vgmag.it.

Jun 4, 2025 - 18:00
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Mio Memories in Orbit Provato: primi passi nell’orbita di un tenero indie

Doveva succedere, prima o poi, che gli indie conquistassero lo spazio. Ma riusciranno a conquistare anche voi? Considerando il piacevole effetto che ha suscitato in noi, non possiamo che augurarvelo, ma andiamo con ordine. Rivelato anche durante lo scorso Nintendo Direct, andato in live il 18 giugn4o (di cui potete trovare qui il nostro recap completo con tutti i titoli presentati), Mio Memories in Orbit è un interessante titolo indie che arriva dalle fucine del team francese Douze Dixièmes, fondato nel 2017 e che ha già all’attivo il rompicapo emotivo Shady Part of Me. Stavolta, con il supporto dell’editore Focus Entertainment, sta lavorando a un nuovo prodotto, che ci ha accompagnato in atmosfere decisamente calde e fuori dal mondo, letteralmente. Abbiamo testato in anteprima una piccola manciata di ore di questo titolo, che crediamo non prometterà una longevità immensa, tanto quanto un’esperienza di gioco coinvolgente ed emozionante. Seguiteci nel corso del nostro provato su Steam, per scoprire cosa abbiamo visto muovendo i primissimi passi in questa nuova avventura!

In Mio Memories in Orbit il comparto artistico molto curato gioca un ruolo fondamentale nel corso dell’avventura

Mio Memories in Orbit Provato: i segreti del Vascello

In questo titolo ci dobbiamo calare nei panni di MIO, un piccolo e agile androide con abilità straordinarie, che si dovrà muovere all’interno di un mondo ipnotico, interconnesso e in rovina. Mentre questa atmosfera ci attende, il nostro androide si risveglia sul Vascello; si tratta di una gigantesca astronave alla deriva nello spazio, nonché una sorta di enorme arca tecnologica di cui non si conosce lo scopo originario, ma che giace ormai in rovina, invasa da una rigogliosa vegetazione e da macchine fuori controllo, e pure ostili, per non farci mancare nulla. Inoltre nessuno sa il motivo per cui le cosiddette Perle, le IA custodi del Vascello, abbiano smesso di funzionare, e sarà proprio l’astronave a diventare principale teatro della nostra prova di questo titolo.

L’astronave, dimenticata da tutto e tutti, si trova ora a un passo dall’arresto, e saremo dunque chiamati ad addentrarci nelle sue profondità per rivivere i suoi ricordi, oltre che scoprire la verità sul passato e sul destino di MIO. In queste pochissime ore di gioco che abbiamo avuto a disposizione per testare il gioco in questione, abbiamo avuto modo di esplorare una parte di questo universo che ci è stato offerto, il quale si è rivelato avvincente e pieno di meraviglie da scoprire. Abbiamo potuto immergerci in questo ipnotico metroidvania per aiutare MIO ad attraversare le aree del Vascello. Non saremo soli però, anche se non vi sveliamo altro in questa sede…

I paesaggi e le ambientazioni di questo indie sono molto curate ed evocative, consentendoci di immergerci in un’atmosfera onirica

L’arca dei ricordi e dei segreti

Nel corso della nostra avventura, saremo chiamati anche a riparare robot danneggiati per svelare il passato dell’arca, oltre che ottenere preziosi bonus e interagire con l’ambiente che ci circonda per rivivere i ricordi del Vascello. Dovremo anche svelare gli oscuri segreti che hanno condotto alla sua rovina, e lasciare che la curiosità ci guidi alla scoperta dei suoi passaggi segreti, che abbiamo visitato solo in parte e che siamo comunque riusciti ad apprezzare appieno per le loro caratteristiche e per la costruzione offerta dal design degli spazi. Non soltanto quindi in termini di offerta del contenuto vero e proprio, ma anche e soprattutto per la cura artistica riposta nei dettagli della realizzazione di ciascuna ambientazione, di cui parleremo tra non molto.

Durante l’esplorazione di Mio Memories in Orbit, possiamo anche sbloccare nuove abilità per aiutare MIO e potenziare le nostre abilità con una gamma di modificatori che trasformeranno MIO in un combattente formidabile. Tutto questo servirà a farci strada attraverso spazi tortuosi e interconnessi, tra i quali ci attendono più di 30 tipi di nemici da affrontare passo dopo passo. Riusciremo a dimostrare di essere all’altezza della situazione, salvando il Vascello dalla catastrofe? Lo scopriremo solo quando riusciremo a farci strada tra i boss che ci attendono, e dove ogni nemico sarà caratterizzato da strategie e stili di combattimento ben distinti che ci chiederanno di usare i poteri a nostra disposizione per adattarci a ogni sfida. Ad esempio dovremo schivare gli attacchi nemici con il nostro uncino, scagliare globi ad alta velocità e creare dei cloni esca per cogliere i nemici alla sprovvista. Solo potenziando e personalizzando le abilità di MIO, attraverso il recupero di determinati componenti, potremo affinare le nostre doti combattive, usando i Modificatori e trasformando MIO in una forza inarrestabile, adattandolo al nostro stile di gioco e comprendendo come ogni singola scelta possa dimostrarsi cruciale.

Il gameplay di Mio Memories in Orbit è decisamente coinvolgente e interessante, inducendoci a voler scoprire sempre di più

Gameplay evocativo e grafiche accattivanti

In Mio Memories in Orbit abbiamo scoperto le prime immagini e le prime aree percorribili di un sontuoso mondo in rovina, ricco di elementi disegnati a mano e scenari evocativi e onirici dipinti ad acquerello. I suoi angoli sono pieni di misteri e curiosità artistiche tratte da fumetti, quadri e anime, senza contare che la sua colonna sonora, nata dall’intreccio di melodie lo-fi e corali, ci accompagna attraverso il labirinto che si rivela essere il Vascello, un vero e proprio organismo vivente con la sua varietà di ecosistemi, bestiari e architetture. Solo sbloccando le abilità di Mio, come l’uncino, la planata e l’arrampicata riusciremo a far sì che MIO possa attraversare uno spazio contorto e interconnesso, muovendoci con precisione, ritmo e tempismo per superare ogni ostacolo.

In definitiva, per quelle pochissime ore che abbiamo potuto trascorrere in compagnia di Mio e dell’orbita in cui si è ritrovato, abbiamo potuto testare un’anteprima decisamente stuzzicante, che ci ha offerto un gameplay interessante, dal game design piuttosto semplice e intuitivo, con un’interfaccia semplice, ma solida al contempo, e con pochi tasti da ricordare. Il livello di difficoltà? Ben calibrato, ma vi consigliamo di salvare i progressi quando possibile, pena la perdita di quanto fatto nel frattempo. Inutile dire che il motore di gioco si è rivelato solido e senza alcuna difficoltà nel caricamento, né in termini di fluidità in fase di gioco. Insomma, un titolo indie che vi conviene tenere d’occhio sin da ora.


Mio Memories in Orbit è un titolo indie evocativo ed emozionale, che ci accompagna leggermente e senza alcuna ansia o ritmi di gioco accelerati all’interno di un universo all’insegna dell’abbandono, della solitudine e del ricordo. Saremo all’altezza della sfida che ci verrà posta dal lavoro del team di sviluppo, e di salvare il Vascello dalla distruzione? Avremo il coraggio di risvegliare i ricordi di questa arca nello spazio? Lo scopriremo solo quando questa promessa di Douze Dixièmes e Focus Entertainment vedrà definitivamente la luce, portando sul panorama videoludico un titolo che sarà sicuramente apprezzabile dagli amanti delle sfide e delle grafiche curate. Per il suo grado di difficoltà nel gameplay, riuscirà a coinvolgere anche i giocatori che masticano da un po’ titoli di questo genere, senza però renderlo inaccessibile ai neofiti. Un videogioco indie tutto sommato interessante, gustoso, e che non vediamo l’ora di poter testare nella sua versione completa!


 

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