Quanto guadagnano Ignazio, Piero e Gianluca de Il Volo

Da giovani prodigi a star internazionali: Il Volo ha costruito un impero tra concerti milionari, streaming record e un patrimonio in continua ascesa

Jun 5, 2025 - 10:35
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Quanto guadagnano Ignazio, Piero e Gianluca de Il Volo

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, in arte Il Volo, ormai da oltre 15 anni non sono più solo “i ragazzi di Ti lascio una canzone”, ma tre stelle internazionali della musica pop-lirica. Quindici anni durante i quali il loro successo è stato un crescendo tra applausi, standing ovation e fan commossi da ogni parte del mondo dopo ogni loro esibizione.

Il successo spesso genera anche ricchezza materiale e sebbene i ragazzi siano ancora under 35, il loro conto in banca racconta una storia che va ben oltre la precoce notorietà. Il loro è stato un decollo quasi cinematografico: da giovanissimi talenti italiani a interpreti acclamati nei teatri di Las Vegas, Tokyo e Buenos Aires. Ma quanto vale realmente Il Volo? In termini si euro? E soprattutto, quanto hanno guadagnato negli anni i tre ex bambini prodigio?

Difficile stabilirlo con precisione, ma le stime – pur non ufficiali – parlano chiaro. Secondo diversi osservatori del settore, i tre cantanti si attesterebbero tra gli artisti italiani più pagati, in particolare per le performance dal vivo.

Un patrimonio da capogiro

il Volo sono famosi in tutto il mondo e il loro patrimonio è stellare. Negli Stati Uniti, le cifre per un loro concerto variano da 150 mila fino a 500 mila dollari, mentre per eventi speciali e internazionali si parla persino di cachet da un milione a serata. In Italia, il dato più discusso risale al 2015, quando si mormorava di una richiesta da 250 mila euro per un’esibizione durante il Capodanno a Salerno: episodio mai confermato, ma emblematico dell’attenzione attorno ai loro compensi.

Il Volo patrimonio
Il patrimonio de Il Volo stuzzica la curiosità dei fan-
Fb@ilvolo-soundsblog

Il loro primo contratto discografico – firmato giovanissimi con la Geffen Records, divisione della Universal – valeva due milioni di dollari, un colpo da maestro che ha spalancato loro le porte del mercato americano. Da lì in poi, ogni progetto discografico è stato un successo: il debutto del 2010 ha ottenuto il disco di platino, “Grande amore” ha superato i 150 mila dischi venduti ed è ancora oggi uno dei brani italiani più ascoltati su YouTube e Spotify.

Il solo video ufficiale ha superato i 175 milioni di visualizzazioni. Anche lo streaming rappresenta una fonte di guadagno non trascurabile. Con milioni di ascolti mensili su Spotify e iTunes, i tre tenori hanno saputo unire la forza della lirica alla fluidità del pop digitale. A questo si aggiungono i ricavi da tour globali, merchandising e partecipazioni televisive. Alcuni portali di finanza e spettacolo stimano che, già nel 2019, il patrimonio netto di ciascun membro oscillasse tra i 500 mila e un milione di euro, con cifre ben più alte oggi, grazie all’espansione costante del brand Il Volo. Infine, c’è Sanremo 2024.

Come tutti gli artisti in gara, anche Il Volo ha ricevuto un rimborso di circa 53.000 euro per l’intero progetto artistico, con un compenso diretto di 3.000 euro a testa e 5.000 per la serata dei duetti. Una somma modesta se paragonata ai loro guadagni annuali, ma senza dubbio molto importante in termini di visibilità e ritorno mediatico. Si potrebbe dire che Piero, Ignazio e Gianluca, non sono solo tenori di grande talento apprezzati in tutto il mondo, ma sono dei veri e propri imprenditori della musica, capaci di trasformare una passione in un impero artistico e finanziario.