Government Cheese – La Recensione finale di una serie troppo, troppo esagerata

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Government Cheese, la serie di Apple TV+!! Cercate una serie tv dalla narrazione lineare, con una struttura fluida e ben organizzata? Allora Government Cheese non è quello che state cercando. La serie Apple TV+ è tutto fuorché lineare. Il filo della trama interseca costantemente intermezzi visionari e un po’ fuori… Leggi di più »Government Cheese – La Recensione finale di una serie troppo, troppo esagerata The post Government Cheese – La Recensione finale di una serie troppo, troppo esagerata appeared first on Hall of Series.

Jun 4, 2025 - 17:35
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Government Cheese – La Recensione finale di una serie troppo, troppo esagerata

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Government Cheese, la serie di Apple TV+!!

Cercate una serie tv dalla narrazione lineare, con una struttura fluida e ben organizzata? Allora Government Cheese non è quello che state cercando. La serie Apple TV+ è tutto fuorché lineare. Il filo della trama interseca costantemente intermezzi visionari e un po’ fuori dagli schemi. È uno show che spinge volutamente sull’iperbole e sull’esagerazione, ma non lo fa in maniera funzionale. Vorrebbe sorprendere, ma finisce per confondere. Aspira a sembrare geniale, ma disorienta e non appassiona. Nella recensione ai primi quattro episodi della serie, vi avevamo parlato dell’idea di base che Paul Hunter (attivo soprattutto sulla scena dei video musicali) avrebbe voluto sviluppare insieme a Aeysha Carr.

Una storia di redenzione e rinascita. Un racconto di emancipazione, un po’ serio e un po’ ironico, ma decisamente sopra le righe. La storia di Government Cheese è quella di un padre di famiglia che, appena uscito di galera, si impegna per reinventarsi e riconquistare la fiducia dei suoi cari. Siamo sul finire degli anni ‘60, in una Valley un po’ defilata, lontana dagli stradoni assolati del centro e dalle luci della ribalta. Una cittadina all’apparenza ordinaria, che sembra rimandare alla Suburbicon del film con Matt Damon, resa sullo schermo con una fotografia fin troppo pulita. Non compaiono sbavature, sporcizia, il grigio insistente della strada.

Einsetin prova il salto con l'asta in una scena della serie Apple TV+
Apple TV+

Quella di Government Cheese è una scenografia nella quale vale la pena buttarsi con ottimismo e provare a sognare in grande.

Che è un po’ quello che fa Hampton Chambers (David Oyelowo, visto già in Silo su Apple TV+), il protagonista di Government Cheese. Finito in carcere per furti, raggiri e piccoli reati, Hampton vuole regalare a se stesso una seconda opportunità. Ispirato dalla parola di Dio (e da una sorta di illuminazione divina), prova a testare la sua ultima geniale invenzione: un trapano autoaffilante. L’idea potrebbe essere valida, ma nessuno è disposto a dargli credito. Government Cheese rincorre qui la potenza del sogno americano, che negli anni ‘60 piantava le sue radici più profonde. Hampton è un uomo pieno di fiducia nei suoi mezzi, convinto che la sua intuizione possa funzionare e offrirgli una chance di redenzione.

La serie di Apple TV+ è quindi tutta costruita su questa falsariga, solo che poi ci si mettono diverse variabili a complicare il percorso di Hampton. Tornato a casa con i migliori propositi, il protagonista di Government Cheese deve però fare i conti con gli inevitabili cambiamenti che la sua prolungata assenza ha provocato. Sua moglie Astoria (Simone Missick) ha iniziato a frequentare un altro uomo e a coltivare le sue ambizioni personali, ormai indipendente dal destino del marito. I due figli, Einstein e Harrison, sono cresciuti elaborando una mancanza di fiducia quasi totale nei confronti della figura paterna (ecco la classifica dei peggiori padri nella storia delle serie tv).

Ognuno di loro ha imparato a vivere senza poter contare su Hampton. Ciascuno di loro ha organizzato la propria vita sapendo di non poter fare affidamento su di lui.

Harrison cerca le sue risposte
Apple TV+

Einstein e Astoria si sono pian piano abituati all’idea, mentre Harrison, il figlio più piccolo, è il personaggio che ha sofferto di più l’assenza del padre. Ad ogni modo, il reinserimento di Hampton in famiglia si rivela più problematico del previsto, nonostante gli sforzi del protagonista. Lungo il corso degli episodi di Government Cheese, Hampton è costantemente tentato da nuove sfide e vecchi vizi. Vizi che lo attraggono inevitabilmente sulla cattiva strada, quella che è così difficile abbandonare. Questo mette in evidenza quanto potesse essere complicato inserire di nuovo in società un uomo che aveva commesso degli errori negli anni Sessanta (ma è poi così diverso oggi?), anche se l’intento di Government Cheese non è tanto quello di fare una morale o abbozzare una critica sociale. La serie si spinge a fare delle riflessioni di natura politica, ma non lo fa mai in maniera incisiva.

Piuttosto gioca con le fatali attrazioni dei suoi personaggi e si diverte a metterli in situazioni equivoche. Il problema di Government Cheese è forse proprio una mancanza di chiarezza rispetto a ciò che vuole essere. Lo show vacilla tra un registro e l’altro senza grande continuità, come se gli mancasse una identità vera e propria. Ogni personaggio è interessante, ma lo show non sfrutta abbastanza i suoi filoni narrativi secondari (o meglio, li slega troppo dal contesto). Astoria è una donna talentuosa e creativa, che cerca il coraggio per affermare le proprie ambizioni in un contesto lavorativo in cui sono ancora troppo marcate le differenze di genere e quelle basate sul colore della pelle. Einstein insegue il sogno di fissare il record di salto con l’asta, mentre Harrison è un ragazzino arrabbiato alla ricerca del proprio posto nel mondo.

Hampton è costretto a scappare dalla casa dei suoi nemici in una scena di Government Cheese
Apple TV+

Ogni personaggio si trascina dietro un arco narrativo che stuzzica l’attenzione del pubblico, ma che alla fine viene solo abbozzato, impedendo così di fatto a chi guarda di creare un legame vero con i personaggi.

Le figure dei cattivi (qui la classifica dei villain più imbarazzanti nella storia delle serie tv) sono leggermente più macchiettistiche e si adattano a un impianto narrativo che dà pochi e confusi punti di riferimento. Government Cheese non è quindi esattamente la miglior serie del genere rilasciata da Apple TV+. Lo show è costellato da numerosi riferimenti biblici, che gonfiano oltremodo quell’aura trascendentale di cui sembra cosparsa l’intera storia. È come se accadesse tutto in limbo sospeso a metà tra realtà e sogno.

Ci sono alcune scene volutamente esagerate, come quella in cui Hampton viene inghiottito da un enorme pesce e si muove all’interno del suo ventre come nulla fosse. Trovate stravaganti di questo tipo accompagnano gli episodi della serie. Trovate che però non sempre hanno un aggancio forte nella trama e che, più che sbalordire il pubblico, tendono a confonderlo su quale sia la vera identità della serie. Government Cheese rischia quindi di essere davvero come il formaggio governativo che gli Stati Uniti fornivano alla popolazione nel Dopoguerra: una misura con cui risollevare l’animo della platea, ma fondamentalmente un prodotto processato e di scarsa qualità.

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