Estate 2025: prenotazioni in calo nelle agenzie, l’analisi di Fiavet
Crociere, villaggi e lungo raggio sono questi i prodotti più prenotati in agenzia di viaggi per l’estate 2025. Il caro voli contraddistingue anche la nuova stagione, ma sono soprattutto i conflitti e le questioni geopolitiche a preoccupare gli addetti ai lavori. E’ quanto emerge dal sondaggio interno condotto da Fiavet Confcommercio sull’andamento dell’estate in agenzia. Vendite in ... L'articolo Estate 2025: prenotazioni in calo nelle agenzie, l’analisi di Fiavet proviene da GuidaViaggi.

Crociere, villaggi e lungo raggio sono questi i prodotti più prenotati in agenzia di viaggi per l’estate 2025. Il caro voli contraddistingue anche la nuova stagione, ma sono soprattutto i conflitti e le questioni geopolitiche a preoccupare gli addetti ai lavori. E’ quanto emerge dal sondaggio interno condotto da Fiavet Confcommercio sull’andamento dell’estate in agenzia.
Vendite in calo
Il 40% delle agenzie italiane iscritte a Fiavet Confcommercio ha registrato una diminuzione delle prenotazioni per l’estate 2025 rispetto allo scorso anno. Il 24%, al contrario, ha visto un incremento, mentre il 36% si trova nella stessa situazione dell’anno precedente. È quanto emerge dal sondaggio interno condotto nelle ultime settimane da Fiavet Confcommercio.
Il freno alle partenze
Tra le principali ragioni del peggioramento delle vendite, l’aumento dei costi di viaggio unito alla sofferenza del budget delle famiglie (83,3%). Un’altra causa del rallentamento, per gli agenti di viaggi, sono le tensioni geopolitiche.
“Le guerre sono il male anche del turismo – afferma il presidente di Fiavet Confcommercio Giuseppe Ciminnisi – oltre agli orrori che portano con sé, impediscono alle persone di viaggiare, non solo nei Paesi in conflitto, ma limitano anche i Paesi limitrofi che non hanno nessun coinvolgimento, e costringono le compagnie aeree a lunghe code di navigazione nei corridoi di volo rimasti aperti, con costi carburante, inquinamento e danni economici. Ogni muro innalzato – ha aggiunto il presidente – ogni chiusura rappresenta un impedimento allo sviluppo dell’economia e delle persone, sia che accolgano, sia che siano accolti”.
Dal sondaggio gli agenti di viaggi testimoniano infatti, che non solo le guerre, ma anche la politica respingente di alcuni Paesi può rappresentare un freno alle partenze.
Le vacanze spezzettate
Il calo delle vendite dell’estate 2025 per coloro che indicano un peggioramento rispetto al 2024 si attesta su una media del 21,6%. Per coloro che invece riscontrano un miglioramento rispetto allo scorso anno, va detto che questo non è dovuto a un incremento delle singole prenotazioni, ma allo spezzettamento delle vacanze in diversi momenti e alla creazione di diverse pratiche, talvolta meno numerose, ma più redditizie. La percentuale di incremento del fatturato di questa estate per queste agenzie si attesta attorno al 18%.
Chi è in linea con il 2024
Le agenzie che si trovano a pareggiare il risultato dello scorso anno considerano che nel 2025 ci sono stati diversi ponti primaverili scelti da molti italiani per vere e proprie vacanze. Un cambiamento, rispetto al 2024, che ha poi influito sulla successiva scelta di non partire in estate o di prenotare a ridosso della stagione.
In ogni caso, c’è una grande richiesta di flessibilità – attesta Fiavet -: tramonta l’abitudine dei viaggi a partenza fissa in favore di prodotti molto più flessibili, di meno giorni e più articolati.
Aumentano i costi dei pacchetti
Tutte le agenzie di viaggi (100%) riscontrano un aumento dei costi dei pacchetti di viaggio, che si attesta su una media del 15,4%. Il 43,4% imputa questo aumento al trasporto aereo, il 39% ritiene che il rincaro sia dovuto a un aumento generale dei costi, anche per gli hotel, sia per l’approvvigionamento dei generi alimentari che dell’energia. Infine, il 17% riscontra nei viaggiatori la paura per le tensioni geopolitiche.
I prodotti più venduti
Tra le richieste per questa estate, spiccano molti viaggi di lungo raggio, innanzitutto per ragioni di costo: possono avere un prezzo pari o inferiore a viaggi in Italia o di medio raggio. Un volo con soggiorno in un Paese caraibico può arrivare a costare meno di una vacanza italiana in alcuni luoghi se non prenotato in anticipo.
Ad andare molto bene è l’Oriente, il Giappone e non solo. I Paesi come la Thailandia, il Vietnam diventano luoghi in cui ci si sente sicuri. Tra i prodotti più venduti continuano a essere predilette le crociere, seguite dai villaggi nel Mediterraneo.
In Europa aumentano molto i viaggi nei Paesi scandinavi e il Nord continentale. La richiesta del passaporto per la Tunisia ha contratto le partenze verso questo Paese secondo gli agenti di viaggi che vendevano questo prodotto e, a seguito della guerra in Iran, iniziano le prime disdette per i Paesi non confinanti ma, nell’immaginario delle persone, vicini al conflitto, così come è avvenuto quando scoppiò la guerra russo-ucraina che aveva frenato il turismo nell’Est europeo.
Chi va in agenzia
Il target che si rivolge in agenzia di viaggi per le prossime vacanze estive è costituito da coppie (50%), famiglie (40,9%) e gruppi, soprattutto senior (9%).
Il prodotto che funziona meglio è l’itinerario (37,5%), seguito dalla crociera (27,5%). C’è un importante ritorno della richiesta di vacanza in villaggio (15%) e una richiesta di soggiorni mare e in montagna per la classica vacanza estiva (20%).
Infine, per quanto riguarda la durata delle prossime vacanze estive, l’indagine Fiavet rivela che il 73% degli italiani che acquistano viaggi in agenzia farà una vacanza di 7 giorni, il 14,6% sceglierà invece la vacanza di 10 giorni e oltre. Il 9,7%, una percentuale sempre più importante e in crescita negli anni, fa una vacanza di 5 giorni.
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