La Classifica di tutti i 7 episodi di The Last of Us 2

ATTENZIONE! L’articolo contiene SPOILERS della seconda stagione di The Last of Us.

Non siamo ancora pronti a dire addio a The Last of Us. Dopo un finale di stagione disarmante, che si è chiuso con un cliffhanger almeno per non chi non conosce i videogiochi, il prossimo capitolo promette di cambiare la prospettiva della storia. Ripartiamo dal primo giorno a Seattle, ma stavolta dal punto di vista di Abby, villain presunto di questa vicenda. Eppure The Last of Us ci ha insegnato molto presto che il confine tra bene e male, tra buoni e cattivi, è molto più labile di quello che pensiamo.

Perché il mondo reale è fatto di centinaia di zone di grigio, dove i colori non sono mai saturi, ma sfocati e sbiaditi. Così anche Joel non affatto un santo, ma un padre ambiguo che ha spesso scambiato l’amore con l’ossessione. Allora anche Abby merita di raccontare la sua versione della storia e noi non possiamo che aspettarci grandi cose da una Kaitlyn Denver che non ci ha già affatto deluso.

A fronte, invece, di questa seconda stagione appena conclusa, è arrivato il momento di tirare le somme sui sette episodi di The Last of Us 2. Una stagione che ha regalato tantissime emozioni, ma che non ha messo d’accordo proprio tutti. Tra i fan di lunga data del videogioco che non riescono a fare un distinguo tra i due prodotti e chi, da mero spettatore, ha trovato la narrazione della seconda stagione molto più debole rispetto alla prima.

Voi cosa ne pensate? Quale è la vostra opinione su The Last of Us 2?

7) Episodio 3 – The Path

Probabilmente l’episodio più debole dei sette. Un momento di transizione che si dilata fin troppo, spezzando il ritmo della stagione. Sono passati tre mesi dalla morte di Joel ed Ellie si è ripresa nel corpo, ma di certo non nello spirito. Il corpo agonizzante e in fin di vita del padre è impresso nella sua mente, come un marchio a fuoco che brucia anche dopo tempo. D’altronde chi ha detto che il tempo lenisce ogni ferita forse l’ha detto troppo alla leggera. Dopo tre mesi, infatti, il pensiero della ragazza è sempre rivolto alla vendetta, anzi a Lady Vendetta come abbiamo soprannominato Abby nella nostra recensione al terzo episodio. Per lei le fasi del tutto assumono simbolicamente le sembianze del gruppo di W.L.F che le ha portato via Joel: Manny, Owen, Nora, Mel e Abby appunto.

Rispetto al videogioco, la puntata prende una direzione decisamente diversa e inaspettata. Non è infatti Tommy a mettersi sulle tracce degli assassini di Joel, ma la stessa Ellie che non accetta di buon grado la decisione del Consiglio di mettere da parte la vendetta in nome della rinascita. La collettività, infatti, decide di ignorare gli interessi del singolo per proteggere innanzitutto quelli del gruppo. Un ideale che verrà ripreso più avanti nel settimo e ultimo episodio. Insieme a Dina, quindi, Ellie inizia il suo viaggio dimenticandosi di scavare due tombe. L’unica tomba presente nella puntata è quella, per nulla metaforica, di Joel, sulla quale la ragazza posa dei chicchi di caffè. Il terzo episodio è un doloroso rito di passaggio, il testimone passa da Joel a Ellie, dal duo all’uno.

6) Episodio 4 – Day One

Il quarto episodio di The Last of Us tenta, con scarsi risultati, a regalarci uno spiegone del mondo post Cordyceps e delle fazioni che si contendono il potere. Attraverso l’introduzione di Isaac che, contrariamente al videogioco, assume un ruolo di primo piano già in queste prime fasi, i W.LF vengono delineati e con loro i Serafiti. Però non basta. Nel voler dare forma a questo mondo e a chi lo abita, il quarto episodio fallisce nel portare a casa pienamente il compito che si è autoassegnato.

Tra la milizia armata e la setta religiosa, due facce della stessa medaglia, troviamo poi Ellie e Dina, intente nella loro personale missione.

Risultano un po’ fuori contesto, ridotte a scene da commedia romantica anni Novanta che risuonano poco nella tensione crescente della storia. Un altro episodio di transizione che potrebbe starci benissimo se non fosse che l’intera stagione è composta da soli sette episodi. Con tempi così ridotti diventa quasi superfluo sprecare un episodio o, in ogni caso, non sfruttarlo a sufficienza. La rivelazione sull’immunità di Ellie perde mordente, la rivisitazione di “Take on Me” non risuona come nel gioco, perché, per quanto The Last of Us si preoccupi sempre di mettere al centro i legami umani, qui risulta più debole nel farlo.

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