Marc-Andrè Leclerc, un’avventura meravigliosa ma durata troppo poco

Lo scalatore canadese scomparve a soli 25 anni dopo avere effettuato una splendida salita sulle Mendenhall Towers, in Alaska. Di lui si ricordano soprattutto le clamorose salite in solitaria sul Cerro Torre Egger L'articolo Marc-Andrè Leclerc, un’avventura meravigliosa ma durata troppo poco proviene da Montagna.TV.

Jun 17, 2025 - 19:40
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Marc-Andrè Leclerc, un’avventura meravigliosa ma durata troppo poco

“Quando arrampico è difficile spiegare quale sia l’ingrediente magico… è quasi come se fosse una specie di innocenza e curiosità nell’ispirazione per l’avventura, che determina uno stato mentale aperto e ricettivo”

Marc-Andrè Leclerc

Marc-Andrè, fulmine veloce e silenzioso dell’alpinismo moderno, nasce a Nanaimo, sull’isola canadese di Vancouver, ben lontano da grandi pareti e alte vette. E’ il 10 ottobre 1992, l’anno del primo Piolet d’Or, un premio che avrebbe sicuramente meritato visto il suo talento e il desiderio continuo di grandi avventure.

Cresce amato dai genitori, Michelle Kuipers e Serge Leclerc, e con la sorella maggiore Bridgid-Anne Dunning e il fratello Elijah. A 8 anni il nonno gli regala il libro di Chris Bonington “Quest for Adventure”, un primo seme che germoglia l’anno successivo quando, in un centro commerciale, prova l’arrampicata su una parete aperta a tutti: è subito amore ed è chiaro il suo innato talento.

La madre sceglie di assecondarlo e lo iscrive alla palestra “Project Climbing” di Abbotsford. Inizia a gareggiare e nel 2005 vince anche i Canadian Nationals, nello stesso anno la famiglia si trasferisce ad Agassiz, e nelle rocce circostanti Marc apprende da solo le tecniche per affrontare le grandi pareti. Il seme dell’alpinismo cresce in lui innaffiato anche dal libro “Mountaineering: The Freedom of the Hills”, regalatogli dalla madre, e dall’ingresso nello stimolante British Columbia Mountaineering Club.

In Patagonia le sue imprese più clamorose

Marc ama la montagna in ogni sua sfaccettatura, dalla roccia al ghiaccio, ed in ogni stagione, da solo ed in compagnia. Nel 2012 incontra la ragazza giusta con la quale condividere tutto ciò: la forte scalatrice statunitense Brette Harrington. Insieme si trasferiscono a Squamish ma in realtà non hanno una vera dimora: una tenda nella foresta, gli scomodi sedili di un’auto, il salotto di un amico, e perfino un sottoscala sono più che sufficienti pur di scalare tutti i giorni. Uno stile di vita da esploratore, alla scoperta di sé e della spiritualità, evitando la ricerca di copertura mediatica e l’aspetto sempre più competitivo dell’alpinistico.

Tuttavia gli occhi del mondo non possono restare indifferenti alla sua solitaria di The Corkscrew, la prima ascesa in questo stile di questa via impressionante sul leggendario Cerro Torre nel 2015. Lo stesso anno, sempre in Patagonia, completa il suo trittico dei sogni con la seconda free solo di Tomahawk / Exocet Link Up all’Aguja Standhardt e la solitaria invernale alla Torre Egger.  Una stagione patagonica difficile da realizzare in un intero decennio di spedizioni anche dai più forti di oggi e di domani.

Marc e Brette compiono grandi salite dall’Isola di Baffin alla Scozia ma senza trascurare le tanto amate montagne di casa. Proprio in British Columbia aprono la bella e difficile Hidden Dragon sulla Chinese Puzzle Wall.

La scomparsa dopo l’ennesima impresa

Marc fatica a rapportarsi con media e sponsor, spesso sfuggendo a cineprese ed interviste. Per lui la presenza, seppur indiscreta, di una troupe o di un singolo fotografo fa svanire l’esperienza stessa dell’arrampicata solitaria. Proprio per questo le riprese di un film a lui dedicato si interruppero più volte fino ad essere sospese.

Il 5 marzo 2018 Marc e Ryan Johnson sono sulla cima delle Mendenhall Towers, in Alaska, dopo aver tracciato una via incredibile sulla parete nord. La gioia del successo dura poco poiché dei due si perdono le tracce, solo qualche indizio sul ghiacciaio, un fatale incidente durante la discesa.

Marc, uno degli astri più brillanti dell’alpinismo, ci lascia a soli 25 anni, con il suo sorriso, i capelli disordinati, e gli occhi accesi dalla luce di chi nel vivere la montagna sta cercando di più.

Salite principali

  • 2013 − Prima libera di The Temptation of St Anthony, Squamish.
  • 2015 − Free solo in inverno del contrafforte nord-est del Mount Slesse, Cascade Range.
  • 2015 – Collegamento in free solo di tre vie al Mount Slesse: Cascade Range, Navigator Wall e Northeast Buttress.
  • 2015 − Prima salita di Directa de la Mentira, parete nord del Cerro Torre.
  • 2015 − Salita in libera della Muir Wall, El Capitan.
  • 2015 − Prima del Reverse Torre Traverse, Patagonia .
  • 2015 − Prima salita in solitaria di The Corkscrew, Cerro Torre.
  • 2015 − Free solo di Tomahawk/Exocet Link Up, Aguja Standhardt.
  • 2016 − Prima salita in solitaria di Infinite Patience al Mount Robson, Montagne Rocciose canadesi.
  • 2016 − Prima salita della parete nord-est del Monte Tuzo, Montagne Rocciose canadesi.
  • 2016 − Prima salita invernale in solitaria del pilastro est della Torre Egger.
  • 2017 − Free solo di Cheesmond Express, Ha Ling Peak.
  • 2017 − Free solo di Premature Ejaculation, Ha Ling Peak.
  • 2017 − Free solo della parete nord-est del Ha Ling Peak.
  • 2017 − Prima salita in solitaria libera di Tall Storey, Echo Canyon, Montagne Rocciose canadesi.
  • 2017 − Prima salita in solitaria libera di Pinko, Rim Wall, Montagne Rocciose canadesi.
  • 2018 − Jupiter Shift su Station-D nel Cirque di Slesse.
  • 2018 – Seconda salita di The Theft, Columbia Britannica.
  • 2018 − Prima salita della Parete nord della Main Tower, Mendenhall Towers.

Film

Quando sono in montagna, non sento più quel ‘casino in testa’ che percepisco nel quotidiano

Marc-Andrè Leclerc

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