Mission Impossible: la classifica degli 8 film della saga, dal peggiore al migliore [LISTA]

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Jun 4, 2025 - 00:10
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Mission Impossible: la classifica degli 8 film della saga, dal peggiore al migliore [LISTA]

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Dopo ventinove lunghi anni Tom Cruise abbandona i panni di Ethan Hunt. La saga action per eccellenza che ha cresciuto tre generazioni diverse volge al termine, e quale miglior modo per omaggiarla se non ripercorrendone la storia attraverso una top di tutti e otto i film dal peggiore al migliore!

8. Mission Impossible – The Final Reckoning (2025)

Prima di addentrarci nella classifica e analizzare il capitolo che si trova all’ottavo posto è necessaria una premessa: non esistono film brutti nella saga di Mission Impossible, esistono pellicole meno riuscite e più riuscite. Quello meno riuscito è proprio l’ultimo capitolo: si cerca di dare continuità alla narrazione meta cinematografica del film precedente che vedeva Ethan Hunt contro l’entità; ossi, Tom Cruise contro la sempre più ingombrante intelligenza artificiale.

Qui il tutto viene amplificato arrivando con il finale ad un messaggio estremamente stucchevole ed ego-riferito: Tom Cruise si autoproclama salvatore del cinema. A questo aggiungiamo una narrazione confusa, personaggi secondari che tornano ad essere macchiette, retcon forzate, un cattivo dimenticabile, e abbiamo il peggior film di Mission Impossible. Menzione d’onore però alle incredibili scene d’azione e stunt del protagonista, senza dubbio tra le più memorabili.

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7. Mission Impossible 2 (2000)

Mission Impossible 2 di John Woo esce a cavallo tra i due secoli quando le nuove tecnologie che avrebbero sconvolto il cinema action si stavano introducendo per la prima volta prepotentemente nell’industria cinematografica e si faceva a gara tra chi le usava meglio. Esattamente questo rappresenta il problema principale dell’opera.

Questo secondo capitolo fu affidato ad un maestro del cinema d’azione tradizionale come John Woo, che si trovò in totale contrasto con il volere della produzione di usare massicciamente i nuovi mezzi tecnologici di cui si disponeva.

Il risultato è una pellicola con una base narrativa solida e lineare ma che purtroppo viene presto messa da parte per favorire continue scene d’azione rozze ricche di ralenti e transazioni sfumate male, rendendolo così un film relativamente poco godibile ed invecchiato male, che viene quindi ricordato solamente come una delle macchie della straordinaria carriera di John Woo.

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6. Mission Impossible (1996)

Dispiace – ma al contempo fa riflettere sul quanto sia migliorata qualitativamente la saga – trovare il primo e storico capitolo diretto da Brian De Palma così in basso nella classifica. Partiamo analizzando l’elemento migliore del film: quello di avere iniziato una saga, settando degli standard e facendo scuola, che è terminata trent’anni dopo.

Divenuto istantaneamente iconico per la sua colonna sonora, le scene d’azione che lasciavano con il fiato sospeso (come quella in cui cala nella stanza appeso con i cavi) e gli elementi tipici Depalmiani – ossia lo spy realistico e il drama – Mission Impossible è senza dubbio tra i più memorabili film della saga; ma purtroppo rimane così in basso per via della straordinaria qualità (in particolare per quanto riguarda il comparto visivo e tecnico) di ciò che avremo dopo.

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5. Mission Impossible 3 (2006)

Il capitolo che chiude l’ideale trilogia iniziale è il film in cui troviamo l’impronta maggiore del suo autore, quella di J.J Abrams. Il geniale creatore di Lost porta alla trama quel mistero e quegli enigmi che lo hanno contraddistinto da sempre, rendendo così la sceneggiatura dell’opera senza dubbio la più avvincente di questa trilogia.

Il mistero creato attorno alla famosa “Zampa di Lepre” è costruito alla perfezione, tutti i personaggi secondari (al contrario delle pellicole precedenti) iniziano ad essere rilevanti ed è impossibile non menzionare uno dei cattivi più memorabili dell’intera saga: l’Owen Davian del compianto Philip Seymour Hoffman.

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4. Mission Impossible – Dead Reckoning (2023)

Il prima citato capitolo che precede quello trovato all’ultima posizione, nonché prima parte dei due. Dead Reckoning non è assolutamente un film perfetto ed è tanti gradini sotto i 3 di cui parleremo dopo, ma è un’opera coraggiosa. Per la prima volta Ethan Hunt parla con lo spettatore mostrando i limiti di un’intelligenza artificiale che è spauracchio del panorama cinematografico contemporaneo, arrivando a dialogarci in modo geniale.

Le sequenza d’azione sono molto buone, ed è incredibile vedere il protagonista affrontare un nemico che può entrargli dentro, manomettere i suoi amati gadget e manipolare i suoi più fidati amici. Peccato per dei dialoghi pretestuosi e dei passaggi narrativi fumosi che rendono la pellicola tanti gradini sotto alle successive.

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3. Mission Impossible – Protocollo Fantasma (2011)

Il film con il più basso incasso dell’intera saga, ma che grazie alla sua estrema qualità portò all’esaltazione totale della critica ed indusse Paramount ad andare avanti con il franchise. La pellicola di Brad Bird inizia la nuova ideale quadrilogia cambiando le carte in tavola, autori meno influenti che fanno sentire meno la propria presenza e pellicole collegate tra loro latentemente ma con un cast comune a dare continuità.

I personaggi secondari, in particolare, William (Jeremy Renner), Luther (Ving Rhames) e Benji (Simon Pegg) diventano fondamentali e ciò giova alla pellicola non più Ethan-centrica. Film più ricco di tensione bilanciata da una sottile e geniale ironia costante che regala non poche risate.

Il film, è pieno di scene iconiche (su tutte Ethan che scala il Burj Khalifa a mani nude) e trama molto interessante, in quanto l’IMF disconosce i nostri protagonisti rendendo, come detto in precedenza, cruciale il team. Da citare la presenza, seppur breve ma memorabile e motore del film, di Josh Holloway: l’iconico Sawyer della serie Lost.

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2. Mission Impossible – Fallout (2018)

Alla regia troviamo questa volta Christopher McQuarrie: colui che da Rogue Nation ha preso in mano la saga fino ad arrivare all’ultimo capitolo analizzato prima, che qui compie il primo grande esperimento ripetuto successivamente ossia di realizzare due film collegati tra loro ma che al contempo funzionano anche se presi da soli.

Fallout è un opera completa che regala scene d’azione straordinarie (come l’opening in paracadute, realizzata veramente), una componente comedy sempre perfetta, un cast corale ottimo e una trama che funziona sotto ogni punto di vista. A tutto ciò aggiungiamo la presenza del più grande cattivo della saga, l’August Walker di Henry Cavill, e abbiamo un film che si commenta da solo.

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1. Mission Impossible – Rogue Nation (2015)

Al primo posto abbiamo Rogue Nation, esordio che per McQuarrie coincide con il suo più grande film, un’opera magistrale che consolida il nuovo formato del franchise e al contempo ne rilancia uno nuovo collegandosi in modo diretto a Fallout. La regia è intelligente, virtuosa e dinamica ci regala due scene straordinarie, non a caso citate nelle ultime due pellicol: quella subacquea a Casablanca, e il successivo inseguimento in moto.

La trama basata sulla nascita del sindacato dà una profondità alla storia che non si era mai vista, è affascinante e fa riflettere vedere il contrasto con l’IMF, due organizzazioni apparentemente simili ma mosse da ideali opposti rivelati in un colpo di scena finale di Hitchcockiana memoria. Se prima abbiamo citato il cattivo più interessante della saga, qui abbiamo il personaggio secondario migliore, l’amore che segna davvero Ethan Hunt: la Ilsa Faust di Rebecca Ferguson. Un film che condensa l’essenza di Mission Impossible a tutto tondo.

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A cura di Michele Scarperia

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