Baby Steps Provato: Nate, alzati e cammina!

Baby Steps è una delle opere più strane e controverse che abbiamo recentemente visto nel corso dell’appassionante Summer Game Show 2025, kermesse videoludica che allieta la città di Los Angeles condotta dall’elegantissimo Geoff Keighley, che sostituisce il caro vecchio E3 dei bei tempi andati. Trovate il recap completo dell’evento in questa pagina. Un titolo particolare, […] L'articolo Baby Steps Provato: Nate, alzati e cammina! proviene da Vgmag.it.

Jun 14, 2025 - 23:00
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Baby Steps Provato: Nate, alzati e cammina!

Baby Steps è una delle opere più strane e controverse che abbiamo recentemente visto nel corso dell’appassionante Summer Game Show 2025, kermesse videoludica che allieta la città di Los Angeles condotta dall’elegantissimo Geoff Keighley, che sostituisce il caro vecchio E3 dei bei tempi andati. Trovate il recap completo dell’evento in questa pagina. Un titolo particolare, con un protagonista strambo ed allucinato, che ha un modo di fare, e soprattutto camminare, davvero fuori dalle righe. Un gioco assurdo, dall’umorismo surreale e dalla fisica estemporanea, in cui la cosa più complicata è quella che “dovrebbe” essere la più facile, ovvero far camminare il protagonista! Siamo di fronte ad uno di quei famigerati titoli che la stampa specializzata anglosassone ha battezzato “rage game”, ovvero giochi progettati apposta per far impazzire i giocatori! Se avete amato l’artistico Death Stranding potreste innamorarvi di questa sua bizzarra parodia in salsa Weird. O detestarla, se non avete senso dell’umorismo. Armatevi di santa pazienta ed avventuratevi con noi in questo complesso hands-on.

Baby Steps
Cammina in pigiama tra evocativi e romantici paesaggi, il mondo è in mano tua Nate!

Ci vuole una fisica bestiale per reggere agli urti della vita!

Un uomo dalla corporatura goffa e sgraziata, che indossa un pigiama macchiato di sugo, inquadrato spesso di spalle, con un sedere scolpito da innumerevoli ore passate sul divano a divorare patatine e serie TV, deve avventurarsi nello scalare una montagna e camminare in percorsi tortuosi e ricchi di ostacoli. Detto così pare un semplice Walking Simulator come se ne sono visti tanti, ma con l’aggiunta di un elemento pregiudicante, che è la base del bizzarro gameplay, ovvero la difficoltà stessa nel camminare, che spesso fa fare al personaggio, di nome Nate, delle rovinose cadute. Tutto è disegnato in maniera caricaturale nel modello poligonale del protagonista, a partire dalle texture che dipingono una faccia stralunata, con occhialetti dalla montatura nerd e fuori moda, oltre ad una barbetta incolta di un paio di giorni e tutt’altro che un fisico bestiale, come direbbe Luca Carboni. Sappiamo anche alcuni particolari della misera vita del nostro antieroe Nate, ovvero che è un fallito disoccupato che passa giornate intere spaparanzato nel salotto di casa e per cui anche solo camminare in avanti con un piede per volta è una azione complessa. “Troppo divano e poco moto rendono il nerd pigro e svogliato”, pare suggerirci la catartica morale del bizzarro Baby Steps. Oltre al fisico serve anche una perfetta fisica del gioco, ed il cerchio si chiude.

L’opera che analizziamo quest’oggi, pur nella sua impostazione divertente e sopra le righe, a partire dal personaggio, ma anche per situazioni e PNG, quasi più strambi del protagonista, e fauna locale da incontrare, tra cui spicca Jim, il primo avventore incontrato, resta comunque un eccezionale esercizio stilistico di esperimenti con la fisica, in cui l’impostazione più folle è che ogni gamba va controllata separatamente, ricordandoci il precedente QWOP, titolo di cui parleremo tra poco. Accompagnare a passeggio Nate lungo gli splendidi paesaggi ambientali del titolo, cercando non solo di salvarlo da un imminente pericolo, ma soprattutto di dare un senso alla sua vita. Già, c’è davvero una forte impronta di filosofia esistenziale nel titolo, come del resto spesso succede proprio nelle opere di comicità demenziale. Ricordate la saga letteraria e poi cinematografica di Fantozzi? Una pungente satira di come la vita sedentaria possa ridurre quello che, ovviamente, noi del settore, possiamo identificare anche in un videogiocatore. Baby Steps, oltre a divertire, riesce anche a far riflettere, e consigliamo caldamente di provarlo, visto che è attualmente disponibile una breve ma intensa demo. La particolarità e la semplicità concettuale del titolo, in arrivo l’otto settembre 2025, su PlayStation 5 e PC, riescono ad affiorare tra le molteplici proposte estive di cui si parla in questi giorni caldissimi.

Baby Steps
Nel suo dinoccolato peregrinare Nate incontra diversi PNG spesso più strambi di lui…

Baby Steps! Author! Author!

Ci permettiamo di citare la deliziosa commedia del 1982 di Arthur Hiller per indagare un pochino sugli autori di questo gioco. Diciamolo chiaramente, per divertirvi con Baby Steps dovete essere decisamente amanti dei giochi demenziali, ma soprattutto avere un piglio masochistico non indifferente, perché il bizzarro titolo indipendente, che nasce a sei mani da tre geniali sviluppatori, due game designer Gabe Cuzzillo e Bennett Foddy, oltre al musicista Maxi Boch ma ha avuto fortuna a trovare una distribuzione su larga scala grazie a Devolver Digital. L’editore non è nuovo alla pubblicazione di “stranezze” dal gusto Weird Games, e ci ha deliziati in passato  con piccole perle come Devolverland Expo, un assurdo simulatore di marketing ibrido FPS che trovate in questa pagina. Andando a scavare nel passato degli sviluppatori troviamo opere interessanti del filone Weird quali APE OUT, datato 2019, ed attualmente disponibile su Steam a questo indirizzo, un gioco frenetico, artistico e coloratissimo a tema musicale e scimmiesco, in cui una scimmia combatte a tempo di jazz in un mondo lisergico.

Un gioco decisamente poco mainstream, prodotto col motore Unity dal giovane Gabe Cuzzillo grazie al contributo dell’Indie Fund durante i corsi di sviluppo di videogiochi alla New York University e sempre pubblicato da Devolver Digital.  Al titolo hanno collaborato, nei ritagli di tempo, i due altri autori di Baby Steps. Il primo è una vecchia conoscenza, ovvero il coder australiano Bennett Foddy, celebre per aver ideato nel 2008 il platform QWOP, browser game programmato in Flash ed HTML 5.0 che ha spopolato sul web all’epoca, con successive conversioni per iOS ed Android, e si basa sui movimenti delle quattro lettere che danno il nome al gioco stesso. L’autore è poi tornato col folle e pretenzioso platform Getting Over It with Bennett Foddy, sempre basato sui movimenti da tastiera, e presentato al festival digitale Humble Montly 2017 del portale Humble Bundle. Anche questo titolo ha spopolato sulle piattaforme che lo hanno ospitato, PC, Mac Linux, iOS ed Android. A Foddy si unisce poi il terzo autore di Baby Steps, ovvero il polistrumentista Maxi Boch, autore della colonna sonora e degli effetti audio presenti nel titolo, in cui la musica ricopre un ruolo decisamente di primo piano, inserita perfettamente nel bizzarro gameplay demenziale. Trovate il sito ufficiale del gioco a questo indirizzo.

Bisogna uscire dalla nostra Confort Zone, ovvero il comodo divano situato davanti alla TV che, mai e poi mai, ci sogneremmo di pulire dalla sporcizia di lunga data, tra resti di sacchetti di patatine mangiucchiate, insalubri bibite gassate pronte a far schizzare la nostra glicemia alle stelle, e riviste osè da leggere di nascosto dalla mamma! Abbiamo già 35 anni del resto, è il momento di esplorare il mondo. Tutto quello che vediamo in TV, clamorosa rivelazione, esiste veramente, ed è tempo di viverlo, passo dopo passo (letteralmente). La magia della finzione videoludica fa si che, dopo questa decisione, il malcapitato Nate, diventi protagonista involontario di un gioco open-world da esplorare in lungo e largo, con abbigliamento rigorosamente casalingo, che evidenzia le maniglie dell’amore ed i rotolini di troppo. Attenzione ad ogni sasso, buca ed ostacolo sul terreno, ogni caduta può essere rovinosa! Non potevano mancare i bisogni corporali, ovviamente, ed ecco che Nate deve anche nutrirsi, bere e fare pipì per mantenersi in forze. A tal proposito fanno sbellicare dalle risate i dialoghi, volutamente scurrili e da caserma, riguardanti argomenti scottanti, che sono parte del divertimento estremo che regala il titolo. Abbiamo avuto il piacere di giocare un’oretta (tanto dura la Demo) a Baby Steps, ed aspettiamo di vedere che altre pazzie si saranno potuti inventare gli autori del gioco. Tirare fuori la vostra maglietta con scritto Weird is Forever! sporca di sugo, pigrissimi nerdoni all’ascolto, è tempo di farsi onore!


Il divertente titolo di Devolver Digital sarà disponibile in esclusiva console per PlayStation 5, dove verrà pubblicato l’otto settembre di quest’anno, ed anche in formato PC, dove trovate già la pagina ufficiale nel portale Steam a questo indirizzo. Un titolo realizzato con stile ed un buon comparto audiovisivo che torna a farsi vedere dal lontano showcase del 2023 di Devolver Digital, ed è oggi finalmente in dirittura d’arrivo, ed anche con una interessante Demo giocabile, da cui abbiamo tratto il nostro Hands-On. Un Weird Game fisolofico ed allo stesso tempo demenziale, che gioca con la fisica del corpo, travestito da Walking Simulator. Dal folle editore di Devolverland Expo dovevamo aspettarcelo!


 

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