Urtis svela perché Genny e non Jenny e se completerà la transizione

Genny Urtis nella lunghissima intervista che ha rilasciato oggi a FanPage non ha solo fatto un po’ di gossip sui suoi clienti famosi, ma ha anche parlato di sé e del suo percorso di transizione.

Come ha ricordato, Urtis ha iniziato a mostrarsi in pubblico con capelli lunghi e abiti sempre più femminili circa tre anni fa dichiarando di sentirsi fluido e di giocare fra mondo maschile e mondo femminile e di aver col tempo preso consapevolezza di sé. Ha fatto pubblicamente coming out come donna trans solo dopo l’intervento di mastoplastica additiva perché – come dichiarato – per molti prima era una semplice travestita. A domanda diretta su perché avesse deciso di chiamarsi Genny con la “G” e con la “J” come la maggior parte delle ragazze, ha spiegato: “Mi chiamo Genny con la G perché non mi andava di cambiare le iniziali delle valigie e delle altre iniziali in giro per le varie case, sarebbe diventato tutto molto compliqué. Ma quando sono di malumore, un po’ per scherzare, strillo: “Chiamatemi Paola!”.

Genny Urtis svela se completerà la transizione

“Se ho sempre desiderato avere il seno? No, al contrario. Mai avrei detto che mi sarei fatta il seno. Anche quando ho deciso di farmi crescere i capelli e vestirmi più femminile. Dicevo sempre “No, il seno no, che non riesco a vestirmi, che mi dà fastidio”. Poi alla fine ho deciso nel giro di 10 giorni di farlo. Ero in clinica che lavoravo, il chirurgo con cui lavoro mi ha detto “Perché non facciamo il seno?”. Ho preso la decisione così d’emblée“. E a domanda diretta: “Completerai la transizione?”, Urtis ha risposto: “Come ti ho detto prima, faccio le cose che mi sento in quel momento. Può succedere pure che domani mi arriva l’amico “Oh, perché non lo tagliamo?” e io taglio. Oppure per 10 anni non lo faccio, oppure non lo farò mai, dipende come mi prende. Non voglio essere per forza… io adesso voglio essere quello che sono adesso. Non voglio essere quello che sarò in futuro”.

Vi ricordo che le donne transgender devono essere considerate tali a prescindere dall’intervento di vaginoplastica, che possono scegliere di non effettuare per molteplici motivi. [meride embed="25761"]

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