Gazzelle annuncia una lunga pausa dopo i concerti di giugno 2025: “Voglio tornare a me stesso”

Due città simbolo, due live monumentali, poi il silenzio; Gazzelle ha annunciato che dopo i concerti del 7 giugno al Circo Massimo di Roma e del 22 giugno a San Siro a Milano, si prenderà una pausa a tempo indeterminato. “In questi ormai otto anni di carriera, volati in un secondo, sono stato molto produttivo e ora sento la necessità di prendermi del tempo, per tirare le somme. Una vera e propria pausa, soprattutto dai live”, ha spiegato il cantautore.

Una decisione forte, ma coerente con un percorso sempre controcorrente. Gazzelle non ha mai inseguito i riflettori, preferendo il racconto sincero dell’anima alla sovraesposizione. “Per fortuna non ho un crollo psicologico, sto bene, ma la mia ambizione più grossa è scrivere canzoni che restino nel tempo, più della mia faccia, del personaggio e del nome”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera. “Non sono pronto a svendermi pur di rimanere, non mi è mai interessato essere il fenomeno del momento”.

Il suo approccio schivo ai social è diventato una dichiarazione di intenti: “Se mi segui non sai niente di me. Non metto video in palestra, al mare o mentre faccio la spesa, secondo me è giusto così. È un’epoca in cui bisogna fare tanti contenuti, ma a me sembra un altro lavoro”.

La partecipazione a Sanremo 2024 con il brano Tutto qui ha rappresentato per lui “una terapia d’urto”: “In tv vado il meno possibile perché mi sento a disagio. Cinque minuti prima di salire sul palco me ne volevo andare a casa. Ma poi, non so come, ho cantato”.

Sanremo, però, resta un’eccezione: “La mia idea era farlo una volta nella vita, come Rino Gaetano. Per come sono fatto non credo che ci tornerò”.

Il desiderio ora è uno solo: rallentare. “Potrei stare fermo un anno come cinque, lo deciderà la vita. Ma voglio prendermi cura di me, smettere di rotolare in questo sistema che va molto veloce. Voglio seminare qualcosa anche nella mia vita privata”.

Con la sua poetica urbana e malinconica, Gazzelle ha saputo parlare all’anima di un’intera generazione, raccontando l’amore, il disincanto e la bellezza delle piccole cose. “Io faccio il cantautore, scrivo canzoni, poi le canto dal vivo e basta”, ha detto, con la semplicità che lo ha sempre contraddistinto.

La pausa, dunque, non è una fine, ma un atto di cura. Un arrivederci sincero di chi, prima ancora che artista, è persona. E vuole tornare a esserlo, lontano da logiche che consumano tutto troppo in fretta.

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