Isole Cook da scoprire: più facile con il raddoppio di Air Tahiti Nui
A partire dal 29 giugno sarà attivo un nuovo collegamento pronto a collegare due lagune fra le più belle al mondo, Aitutaki e Bora Bora. Air Tahiti Nui, infatti, in collaborazione con Air Rarotonga e Air Tahiti, avvia un significativo potenziamento dei collegamenti aerei tra Tahiti e le Isole Cook. Fino al 28 dicembre 2025 ... L'articolo Isole Cook da scoprire: più facile con il raddoppio di Air Tahiti Nui proviene da GuidaViaggi.

A partire dal 29 giugno sarà attivo un nuovo collegamento pronto a collegare due lagune fra le più belle al mondo, Aitutaki e Bora Bora. Air Tahiti Nui, infatti, in collaborazione con Air Rarotonga e Air Tahiti, avvia un significativo potenziamento dei collegamenti aerei tra Tahiti e le Isole Cook. Fino al 28 dicembre 2025 raddoppierà la frequenza dei voli settimanali sulla rotta Tahiti-Rarotonga, passando da due a quattro voli. Uno sviluppo che vedrà ciascuna compagnia aerea operare due voli a settimana nell’ambito di accordi di codeshare, semplificando notevolmente il processo di prenotazione sia per gli agenti di viaggio che per i turisti.
La combinazione di viaggio
Il potenziamento rende possibile combinare Tahiti e le Isole Cook per scoprire il cuore della Polinesia, dove l’energia di Tahiti incontra la serenità incontaminata delle Isole Cook (Polinesia neozelandese). Entrambe le destinazioni condividono un ricco patrimonio culturale polinesiano che si riflette nelle danze tradizionali, nell’artigianato e nelle comunità locali, pur offrendo atmosfere e paesaggi distintivi. Si può partire da Tahiti con i suoi mercati colorati, le spiagge di sabbia nera per poi raggiungere in poco più di due ore Rarotonga e Aitutaki con il loro ritmo di vita rilassato e le lagune turchesi.
Rotta potenziata
L’espansione del servizio aereo mira ad attrarre viaggiatori esigenti dai principali mercati internazionali, in particolare dall’emisfero settentrionale, e inoltre potenzia l’accesso attraverso la rete internazionale di Air Tahiti Nui, collegando Francia, Nord America e oltre con Tahiti, e da lì alle Isole Cook.
Noeline Mateariki, direttrice destination marketing presso Cook Islands Tourism, ha evidenziato la tempestività dell’annuncio: “I voli aggiuntivi si allineano perfettamente con le nostre imminenti attività promozionali nei principali mercati settentrionali, tra cui Usa, Canada, Regno Unito, Germania e Italia. L’aumento della frequenza dei voli offre più opzioni ai visitatori, rendendo le Isole Cook più accessibili e più facili da includere negli itinerari di viaggio”.
Un viaggio autentico
Presentando la Polinesia neozelandese, Nick Costantini, general manager Southern Europe per Cook Islands Tourism Corporation, ha sottolineato l’esclusività del viaggio, in luoghi dove “la velocità massima consentita è di 40 km all’ora, non ci sono catene alberghiere di lusso ma boutique hotel, guesthouse e ville. Per chi può permetterselo – afferma Costantini – c’è anche la possibilità di raggiungere, una volta al mese, Manihiki con un jet privato e alloggiare nelle case dei pescatori”. Da segnalare la Coral Route, un itinerario particolarmente in voga negli anni Cinquanta che ripercorreva le isole polinesiane. “La popolazione locale – commenta Costantini – sta valorizzando molto la cultura Maori e la lingua”. Grazie alla conoscenza dei luoghi degli autoctoni è possibile dedicarsi a diverse attività subacquee e all’aria aperta: immersioni, kayak, snorkeling e poi trekking come il “medicine plant trail”. Quest’anno, tra l’altro, il 4 agosto, le Isole Cook festeggiano sessant’anni di indipendenza con un calendario di eventi che parte l’ultima settimana di luglio e dura fino ai primi giorni di agosto.
I numeri degli arrivi
Dall’Europa sono circa 7mila gli arrivi alle Isole Cook e, prima del Covid, dall’Italia arrivavano circa 2mila italiani, ora si punta ai 1200-1300. “Ci posizioniamo dopo la Germania – spiega Costantini – e stiamo raggiungendo i numeri del Regno Unito”. La destinazione è particolarmente richiesta per viaggi di nozze, single, famiglie, gruppi di amici. I posti letto a Rarotonga sono circa 2mila, ma con una popolazione di 19mila abitanti e 170mila visitatori l’anno registrati, di cui la maggior parte neozelandesi (60%) e australiani. Gli europei sono particolarmente apprezzati perché hanno un budget di spesa elevato e si fermano più a lungo, circa tre settimane. “Vantiamo anche diversi repeater – aggiunge Ottavio Scotto, sales manager Italia di Air Tahiti Nui -. La spinta del gateway di Tahiti porterà ad un raddoppio dei numeri in Italia e ad una crescita anche in Francia”. Il vettore collega Tahiti a Rarotonga in due 2,5 ore viaggiando con aerei moderni con una buona capienza da 28 a 72 posti e un ottimo servizio di bordo.
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