Taormina in primavera: mare, giardini e il Castello rinato

Era la meta prediletta dei viaggiatori del Grand Tour, poi il boom economico degli anni Sessanta e il glamour della Dolce Vita hanno cambiato per sempre il destino di Taormina, trasformandola da buen retiro invernale dell’élite internazionale a regina dell’estate siciliana, assediata da folle di visitatori. Ma una fuga primaverile in questo angolo di Sicilia L'articolo Taormina in primavera: mare, giardini e il Castello rinato sembra essere il primo su Dove Viaggi.

May 24, 2025 - 00:15
 0
Taormina in primavera: mare, giardini e il Castello rinato

Era la meta prediletta dei viaggiatori del Grand Tour, poi il boom economico degli anni Sessanta e il glamour della Dolce Vita hanno cambiato per sempre il destino di Taormina, trasformandola da buen retiro invernale dell’élite internazionale a regina dell’estate siciliana, assediata da folle di visitatori.

Ma una fuga primaverile in questo angolo di Sicilia nordorientale consente di riscoprire una città intima e segreta, lontana dal luccichio delle boutique di moda e dal brulichio del centro, in un periodo dell’anno in cui le temperature sono ideali per un itinerario emozionante da percorrere a passo lento.

Taormina: l’itinerario a piedi

Si parte da corso Umberto I o, per i più allenati, dal percorso tutto in salita che dalla stazione ferroviaria di Giardini – gioiello del Liberty siciliano, inaugurata nel 1866 e costruita a ridosso del mare – conduce dopo una buona mezz’ora di marcia alla Villa Comunale.

Arrivati nella città alta vale la pena una sosta per ammirare il panorama dalla balconata di piazza XI Aprile, a strapiombo sulla Baia di Naxos accarezzata dalla brezza del Mar Ionio. In lontananza l’enorme massa dell’Etna che si erge imponente con la vetta incappucciata di neve.

Proprio alle spalle della piazza inizia il Sentiero della Via Crucis (800 metri), chiamato così per la presenza di statue in bronzo dislocate nei vari angoli del tragitto a ricordare la Passione di Cristo.

Risalendo lungo i fianchi del monte Tauro il paesaggio si svela lentamente, fino al Santuario della Madonna della Rocca: dal suo belvedere sembra di sfiorare il cielo con un dito.

Durante il periodo pasquale sono tanti i devoti che intraprendono questo cammino. Adiacente c’è la piccola chiesa, realizzata nel XII secolo e poi restaurata nel Seicento, luogo del cuore dei taorminesi perché alla sua costruzione è legata una leggenda popolare: qui sarebbe apparsa a un pastorello la Vergine con il Bambino in braccio.

LEGGI ANCHE: Taormina: il Teatro Antico, l’Isola Bella e le spiagge. Ecco cosa vedere e cosa fare

Uno scorcio di Taormina con, in primo piano, il torrione di Palazzo Vecchio, boutique hotel 5 stelle

Visita al Castello

Ma lo stupore non finisce qui. Dalla chiesa si accede a una scalinata intagliata nella pietra che si inerpica fino al Castello di Taormina, tornato finalmente fruibile dopo quasi 40 anni di chiusura: una fortezza militare arabo-normanna dalla forma trapezoidale, costruita in una posizione strategica, che consentiva il controllo dall’alto delle vie di passaggio da Catania a Messina.

Nel 2019 Centomedia & Lode, società siciliana guidata in prevalenza da donne under 40, ha preso in mano la gestione del maniero, ormai ridotto a un rudere: lo ha riaperto al pubblico lo scorso anno, dopo lavori meticolosi che ne consentono oggi la piena agibilità.

A disposizione dei visitatori 21 punti di approfondimento storico, tra cui il cosiddetto pozzo della morte, un tempo destinato ai prigionieri. Dalla torre, invece, si coglie tutto l’incanto delle sfumature del cielo siciliano, mentre lo sguardo spazia dai monti Peloritani alla maestosa cima del vulcano, dal reticolato urbano di Taormina con i suoi tetti rossi fino alle sinuose coste della Calabria.

Uno spettacolo unico, uno degli scorci più belli del Mediterraneo, ribattezzato il “Paradiso dei quattro panorami”.

Il turismo green qui sta prendendo sempre più piede anche grazie alla riscoperta delle antiche trazzere, come la Purtedda saracena, sentiero naturalistico ripristinato lo scorso febbraio dall’amministrazione comunale che collega la città al borgo di Castelmola, a 500 metri d’altezza. Una novità utile non solo per il turismo ma anche per la comunità locale come alternativa sostenibile alle auto.

LEGGI ANCHE: Taormina: dove mangiare, ristoranti, street food

I giardini del San Domenico Palace ridisegnati dall’architetto paesaggista Marco Bay

Picnic ai Giardini Victoria

Di nuovo a Taormina, si scopre un luogo magico e ancora poco conosciuto. Nella storica tenuta di famiglia, ereditata dalla nonna paterna, Vittoria Alliata dei Principi di Villafranca, aristocratica globetrotter che si divide tra la Sicilia e Bruxelles, ha creato con incredibile tenacia un lussureggiante parco ornamentale di sei ettari.

I Giardini Victoria, inaugurati nel 2023 e inseriti nel circuito Grandi Giardini Italiani, rappresentano un perfetto esempio di tutela della biodiversità e del paesaggio contro la cementificazione selvaggia.

La primavera è sicuramente il periodo migliore per pianificare una visita guidata, da abbinare a un picnic gourmet all’ombra degli agrumi in piena fioritura o a un pranzo siciliano nella villa padronale curato personalmente dalla proprietaria.

Imperdibile anche un aperitivo nel chiostro del leggendario San Domenico Palace, un Hotel Four Seasons, per una passeggiata nei giardini ridisegnati da Marco Bay. L’effetto sorpresa è garantito: accanto alle piante officinali un tempo coltivate dai monaci, il famoso architetto paesaggista ha inserito con armonia nuove varietà sorprendenti come l’alocasia, splendore subtropicale.

SCOPRI ANCHE: Vacanze in Sicilia: dove andare e cosa fare

Pranzo alla Baia di Mazzarò

E dopo tanto verde ci si concede un po’ di mare. In prossimità di Porta Messina parte la funivia panoramica che collega il centro alla Baia di Mazzarò, ricca di locali sulla spiaggia e lidi alla moda.

Per il pranzo c’è la nuova sala del ristorante Sant’Andrea, dell’omonimo hotel Belmond: dalle grandi vetrate si contemplano le onde e il volo dei gabbiani, mentre a deliziare i palati pensa l’executive chef Agostino D’Angelo con la sua cucina siciliana contemporanea. Colori naturali, arredi dai dettagli in rafia e paglia che riflettono la luce del sole, preziosi tavoli in marmo e ceramica locale: tutto ricrea l’atmosfera di casa,  elegante e mai ingessata.

Novità anche per il vicino ristorante Blum, che il 15 aprile ha inaugurato la stagione con una sala interna rinnovata di 16 coperti. Alle redini della brigata lo chef catanese Riccardo Fazio, giovane promessa della ristorazione fine dining siciliana.

Si torna nella Taormina alta per concludere l’itinerario con una tappa a Palazzo Ciampoli, nel cuore del centro storico. Qui è stata prorogata al 31 ottobre la mostra multimediale Da Tauromenion a Tauromenium, ovvero dalla città greca a quella romana, con reperti e ricostruzioni in 3D di siti e monumenti ormai non più visibili, legati al periodo di massimo splendore della città (dal III secolo a.C. al I d.C.). Perché qui la bellezza, da sempre, è senza tempo.

 

Dove Viaggi ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'articolo Taormina in primavera: mare, giardini e il Castello rinato sembra essere il primo su Dove Viaggi.