I Rüfüs Du Sol tornano con il nuovo album “Inhale / Exhale Remixed”
Il trio australiano torna con un nuovo album che amplifica e trasforma il respiro elettronico del loro ultimo lavoro in studio. C’è un momento in cui il respiro cambia. Lo percepisci mentre rallenta, poi accelera, poi si fonde con ciò che hai intorno. È proprio da questo respiro condiviso che nasce “Inhale / Exhale Remixed“, […] L'articolo I Rüfüs Du Sol tornano con il nuovo album “Inhale / Exhale Remixed” sembra essere il primo su Parkett.

Il trio australiano torna con un nuovo album che amplifica e trasforma il respiro elettronico del loro ultimo lavoro in studio.
C’è un momento in cui il respiro cambia. Lo percepisci mentre rallenta, poi accelera, poi si fonde con ciò che hai intorno. È proprio da questo respiro condiviso che nasce “Inhale / Exhale Remixed“, il nuovo e attesissimo lavoro dei Rüfüs Du Sol. Pubblicato a inizio maggio via Rose Avenue/Reprise Records, l’album raccoglie 15 remix che rivisitano, amplificano e talvolta trasfigurano le tracce di “Inhale / Exhale“, il loro quinto lavoro in studio.
Ma per capirne davvero la genesi, bisogna fare un passo indietro. L’11 ottobre 2024 esce “Inhale / Exhale“, un disco il cui titolo nasce nel corso di una sessione di breathwork in uno studio di Venice, California. Alcuni amici e collaboratori della band, sdraiati con maschere sul volto, vengono guidati in uno stato quasi meditativo mentre ascoltano cinque brani in lavorazione. Da lì, l’intuizione: inspirare, espirare.
Già premiati con un Grammy e osannati sui palchi di mezzo mondo — dal Coachella ai festival europei — i tre membri del collettivo australiano, Tyrone Lindqvist, Jon George e James Hunt, tornano in studio nell’aprile 2023, ad Austin, Texas. Ma non è solo un ritorno alla composizione: è un lavoro introspettivo, artigianale. Un gesto rituale. Si rimettono in ascolto. E respirano, ancora una volta, insieme.
Il processo creativo dietro “Inhale / Exhale” è fatto di intuizioni sottili e dettagli ossessivi. In “In the Moment“, per esempio, cercavano un beat ispirato al krautrock, ma non funzionava. Così hanno campionato un orologio: ticchettii distorti, glitch che sembrano pulsazioni. In “New York“, il ritmo nasce dai suoni catturati su un balcone; persino lo sfregamento delle ruote di un camion è diventato parte del tappeto sonoro. È musica elettronica che ha il respiro del mondo reale.
Ognuno dei tre ha la sua traccia del cuore. Jon George sceglie “Levitating“, per la sua potenza e il suo minimalismo. Tyrone Lindqvist indica “Exhale“, la traccia di chiusura, nata per sorprendere e lasciare sospesi. James Hunt punta su “Fire / Desire“, un brano che sembrava destinato a non trovare forma e che invece ha finito per diventare centrale, quasi catartico.
E arriviamo a oggi. Con “Inhale / Exhale Remixed“, i Rüfüs Du Sol espandono il campo, affidando il disco a 15 produttori internazionali che lo reinterpretano con sensibilità differenti ma allineate, in dialogo continuo con il mood originale. Ne esce una nuova geografia sonora, notturna e condivisa, pensata per il dancefloor ma carica di sfumature.
La rosa dei nomi coinvolti racconta bene la complessità della scena elettronica contemporanea: dalla raffinatezza dell’italo-turca Carlita al groove profondo di Francis Mercier, dalla visione caleidoscopica di Sofia Kourtesis alla solidità di Andrea Oliva.
E poi Emanuel Satie, Enamour, Nitefreak, Maxi Meraki, Kaz James, Fahlberg, Moeaike, Arodes, Rockin Moraccin, SAMM — fino al remix di “In the Moment” firmato da Adriatique. Ogni versione non stravolge, ma reinventa: innesta, accentua, espande.
Azzardato paragonarli ai Pink Floyd? Forse. Ma c’è qualcosa, nel modo in cui trattano il suono, che li avvicina all’estetica di “Wish You Were Here” o “The Dark Side of the Moon“.
Come loro, i Rüfüs Du Sol non scrivono semplici brani: costruiscono ambienti, esperienze immersive. La loro elettronica non è mai fredda. È atmosfera, emozione, riflessione. E proprio come in Brian Eno o nella miglior ambient, la tecnologia qui si fa corpo, si fa pelle.
La grande forza del trio sta nell’umanizzare l’elettronica. Non si limitano al beat, non cercano solo l’effetto: ogni traccia è una micro-narrazione emotiva. Le voci riverberate, le linee di basso liquide, gli arpeggi sospesi servono a evocare stati d’animo. C’è malinconia, sì, ma anche slancio. C’è vulnerabilità, ma anche liberazione. Le loro tracce si ballano. Ma si sentono anche nelle ossa.
Intanto, mentre “Inhale / Exhale Remixed” risuona nei club, il trio è in tour: partito con tre sold out consecutivi, il World Tour toccherà le principali città statunitensi, l’Australia e alcune date europee selezionate. Una su tutte: il 21 giugno 2025, alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, per il Roma Summer Fest. Unica tappa italiana. E già attesissima.
Per chi li segue dagli esordi. Per chi li ha scoperti con “Innerbloom“. Per chi li ha incontrati per caso. “Inhale / Exhale Remixed” è un nuovo modo di ascoltarli. Diverso, ma sempre profondamente loro. Come un respiro che cambia, ma non si interrompe mai.
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