Il Cammino di Dante: 380 km nei paesaggi che ispirarono la Divina Commedia
Il Cammino di Dante è un itinerario ad anello di 20 tappe tra Ravenna e Firenze, che attraversa borghi, crinali e abbazie legati alla vita, all’esilio e all’opera di Dante Alighieri. Un viaggio tra natura, spiritualità e letteratura italiana.

Il Cammino di Dante è un itinerario che invita a ripercorrere l’ideale percorso compiuto da Dante Alighieri all’inizio del XII secolo durante il suo esilio, tra le città di Ravenna e Firenze. Questo viaggio non è solo un’esperienza di trekking, ma un’immersione culturale, artistica, filosofica e spirituale nei luoghi che hanno ispirato e plasmato l’opera del Sommo Poeta… e non è poco!
Si snoda prevalentemente lungo antichi sentieri “in cresta” di origine etrusco-romana e vie medievali, attraversando cittadine caratteristiche, lontano dalle strade asfaltate. L’idea del Cammino nasce dalla passione per Dante, sia come Poeta che come uomo, e si propone di valorizzare la sua figura accompagnando il viandante in un percorso letterario.
La storia e le origini
L’idea è nata dalla mente di Giordano Bezzi, ravennate, co-fondatore e primo presidente dell’Associazione il Cammino di Dante, un ente culturale nato nel 2012 e impegnato nel promuovere il patrimonio naturalistico locale e l’amore per la cultura dantesca. Il percorso si appoggia in gran parte su vie antiche e raccoglie e unisce i luoghi raccontati e attraversati dal Poeta. Molti sentieri erano utilizzati sin dal basso medioevo e, a tratti, coincidono con antiche strade etrusco-romane riconoscibili dai selciati.
Le tappe
Il Cammino si compone di 20 tappe fisse, per un totale di circa 380 km: questa lunghezza può variare leggermente a seconda delle strade alternative che possono essere percorse per alcune tappe. L’altitudine massima raggiunta è di 1600 m in località Passo della Calla-Premilcuore ma, in generale, i vari tratti sono percorribili da camminatori mediamente allenati.
- Tappa 1, Ravenna – Passo Vico (19.0 km, 100 D+, 50 D-, 4h): è il punto di partenza e ritorno del cammino; Ravenna fu l’ultima dimora di Dante, dove morì e venne sepolto nel 1321.
- Tappa 2, Passo Vico – Oriolo dei Fichi (18.5 km, 250 D+, 150 D-, 4h 30’): si entra nel paesaggio collinare ravennate, un’area che Dante potrebbe aver attraversato nei suoi spostamenti verso l’Appennino.
- Tappa 3, Oriolo dei Fichi – Brisighella (17.0 km, 300 D+, 250 D-, 5h): si attraversano crinali e calanchi che anticipano le asperità dell’Appennino, in un paesaggio vicino a quello evocato nei canti infernali.
- Tappa 4, Brisighella – Monte Romano (18.5 km, 550 D+, 400 D-, 6h): si toccano territori medievali un tempo dominati da famiglie che sostennero Dante durante l’esilio.
- Tappa 5, Monte Romano – Marradi (14.2 km, 200 D+, 600 D-, 4h 30’): si entra nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo, lungo vie percorse da Dante per raggiungere i suoi protettori.
- Tappa 6, Marradi – San Benedetto in Alpe (23.6 km, 800 D+, 600 D-, 7h): si raggiunge la Cascata dell’Acquacheta, citata esplicitamente nell’Inferno (XVI, 100–105).
- Tappa 7, San Benedetto in Alpe – San Godenzo (13.2 km, 500 D+, 500 D-, 4h 30’): tappa fondamentale: qui Dante partecipò al convegno del 1302 all’Abbazia di San Gaudenzio per pianificare il ritorno a Firenze.
- Tappa 8, San Godenzo – Dicomano (16.6 km, 300 D+, 550 D-, 4h 30’): la discesa verso la Toscana rappresenta simbolicamente il passaggio verso le terre fiorentine frequentate da Dante in esilio.
- Tappa 9, Dicomano – Pontassieve (21.0 km, 450 D+, 450 D-, 6h): si percorrono aree collinari toscane che conservano la memoria dei viaggi e rifugi dell’Alighieri.
- Tappa 10, Pontassieve – Firenze (20.7 km, 400 D+, 500 D-, 5h 30’): si entra nella città natale di Dante, dove nacque, visse e fu poi esiliato nel 1302.
- Tappa 11, Firenze – Pieve a Pitiana (29.2 km, 850 D+, 450 D-, 8h): l’uscita da Firenze simboleggia l’allontanamento forzato del poeta dalla patria.
- Tappa 12, Pieve a Pitiana – Prato di Strada (23.9 km, 700 D+, 600 D-, 7h): si entra nel Casentino, terra dei Conti Guidi, suoi protettori durante l’esilio.
- Tappa 13, Prato di Strada – Casalino (16.0 km, 450 D+, 500 D-, 5h): si cammina in un ambiente segnato dalla solitudine e dal raccoglimento, temi presenti nel Purgatorio.
- Tappa 14, Casalino – Passo della Calla (18.1 km, 600 D+, 300 D-, 5h 30’): valico verso le Foreste Casentinesi, tra i luoghi più spirituali e contemplativi dell’intero cammino.
- Tappa 15, Passo della Calla – Premilcuore (20.6 km, 350 D+, 850 D-, 6h): discesa tra faggete e silenzi montani, in un’atmosfera affine a quella delle penitenze purgatoriali.
- Tappa 16, Premilcuore – Portico di Romagna (9.6 km, 200 D+, 200 D-, 2h 30’): tappa breve tra borghi contadini; secondo la tradizione, Dante avrebbe attraversato il ponte della Maestà.
- Tappa 17, Portico di Romagna – Dovadola (27.5 km, 800 D+, 750 D-, 8h): lunga tappa attraverso ambienti che segnano il passaggio dal rifugio appenninico verso la pianura.
- Tappa 18, Dovadola – Forlì (22.6 km, 250 D+, 300 D-, 6h): Forlì era un centro politico rilevante nel tempo di Dante, con forti legami con i ghibellini da cui ricevette sostegno.
- Tappa 19, Forlì – Passo Vico (15.3 km, 200 D+, 150 D-, 4h): si torna verso le colline ravennati, in un itinerario che riporta al paesaggio dell’ultimo periodo della sua vita.
- Tappa 20, Passo Vico – Ravenna (19.0 km, 100 D+, 100 D-, 5h): ultima tappa che chiude il cerchio nel luogo della morte e della sepoltura del poeta: la città che gli offrì accoglienza e riposo.
I luoghi simbolo della vita di Dante
Il Cammino di Dante attraversa numerosi luoghi legati alla vita e all’opera del Sommo Poeta, offrendo un’immersione nei paesaggi e nelle atmosfere che lo ispirarono.
Ravenna, punto di partenza e di arrivo del cammino, è la città dove Dante trascorse gli ultimi anni della sua vita e dove morì nel 1321. Qui si trova la sua tomba, situata presso la Basilica di San Francesco, all’interno della cosiddetta “zona dantesca”, che comprende anche il Quadrarco di Braccioforte e il Museo Dante .
Firenze, città natale di Dante, rappresenta un altro punto fondamentale del cammino. Nel centro storico si possono visitare la Casa di Dante, situata in via Santa Margherita, e la Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, tradizionalmente associata all’incontro tra Dante e Beatrice Portinari .
Lungo il percorso si incontrano anche luoghi legati all’esilio di Dante. San Godenzo è noto per l’Abbazia di San Gaudenzio, dove nel 1302 si tenne un convegno tra Guelfi bianchi e Ghibellini, al quale Dante partecipò . Poppi, nel Casentino, ospita il Castello dei Conti Guidi, dove si ritiene che Dante abbia soggiornato e composto parte della Divina Commedia. I Conti Guidi furono mecenati del poeta durante il suo esilio .
Infine, la Battaglia di Campaldino, alla quale Dante partecipò nel 1289 come feditore a cavallo, è commemorata da un monumento nel luogo della battaglia, situato nel Casentino. Questo evento influenzò profondamente la sua visione politica e la sua opera.
Dove si trova e come raggiungerlo
Il Cammino di Dante è un percorso escursionistico ad anello lungo circa 380 chilometri, che collega Ravenna e Firenze attraversando l’Appennino tosco-romagnolo. Il tracciato è suddiviso in 20 tappe e si sviluppa in senso antiorario, secondo l’itinerario ufficiale. Il cammino inizia a Ravenna, città dove Dante trascorse gli ultimi anni della sua vita e dove si trovano le sue spoglie, e prosegue verso Firenze, sua città natale e simbolo doloroso dell’esilio. Dopo aver raggiunto Firenze, il percorso rientra a Ravenna lungo una direttrice diversa, completando idealmente il viaggio esistenziale e geografico del poeta.
Per intraprendere il cammino, il punto di partenza consigliato è Ravenna, facilmente raggiungibile in treno grazie ai collegamenti diretti da Bologna e Rimini, oppure in auto tramite l’autostrada A14. Firenze, che rappresenta il punto intermedio e culminante del percorso, è ben servita da treni ad alta velocità e può essere considerata anche come punto di sosta centrale per chi desidera affrontare l’anello in due momenti distinti.
La credenziale del cammino
Per i viandanti è disponibile la Credenziale del Cammino di Dante, il classico lasciapassare che tutti i pellegrini conoscono bene. Ottenere la Credenziale, anche tramite l’iscrizione all’Associazione Il Cammino di Dante, consente di usufruire di sconti e agevolazioni nei rifugi e nei punti di ristoro convenzionati ma non solo: l’iscrizione è utile anche per monitorare l’affluenza e agevolare l’accoglienza, nonché garantire la sicurezza dei camminatori presenti sui sentieri.
Dove mangiare lungo l’itinerario
Lungo il Cammino di Dante, tra i paesaggi boscosi del Casentino e le colline della Romagna, il viaggio si accompagna a una cucina ricca di sapori autentici. In Toscana, il pane sciocco con l’olio extravergine sono protagonisti accanto alla ribollita, alla finocchiona e alla carne alla brace, soprattutto la celebre bistecca alla fiorentina.
Salendo verso il Casentino, si trovano i tortelli di patate, la zuppa di farro, i salumi artigianali e il pecorino locale, spesso abbinati al miele o alle confetture, deliziosi dopo una giornata di fatica. In Romagna, invece, spazio a piadine farcite con squacquerone, erbe di campo o prosciutto crudo, passatelli in brodo, cappelletti, strozzapreti al ragù… Un cammino, dunque, che nutre corpo e spirito!
Perché scegliere di percorrere il Cammino di Dante
Scegliere di percorrere il Cammino di Dante significa intraprendere un viaggio che va oltre il mero trekking. È un’opportunità per riscoprire se stessi attraverso la poesia: permette di immergersi nei meravigliosi paesaggi della Romagna e del Casentino, rivivere la storia antica legata ai castelli e ai luoghi citati nella Divina Commedia, ricordare versi studiati durante gli anni del liceo…
È un percorso che stimola la riflessione interiore, per relazionarsi con il proprio sé e con la natura, ritrovando una spiritualità più intima negli Eremi. Per chi cerca un cammino che unisca l’aspetto culturale, naturalistico, letterario, filosofico, spirituale e gastronomico, il Cammino di Dante è sicuramente una scelta azzeccata.