Weekend romantico a Torno, la perla segreta del lago di Como

Una manciata di case adagiate sull’acqua, silenziose ville nascoste tra i cipressi, giardini che si aprono come quinte teatrali sulla distesa cobalto del lago. Torno è una gemma discreta del Lario, lontana dalla frenesia di Como e dai turisti che affollano Bellagio. Un borgo che custodisce ancora il ritmo lento della vita di lago, con L'articolo Weekend romantico a Torno, la perla segreta del lago di Como sembra essere il primo su Dove Viaggi.

May 22, 2025 - 13:15
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Weekend romantico a Torno, la perla segreta del lago di Como

Una manciata di case adagiate sull’acqua, silenziose ville nascoste tra i cipressi, giardini che si aprono come quinte teatrali sulla distesa cobalto del lago. Torno è una gemma discreta del Lario, lontana dalla frenesia di Como e dai turisti che affollano Bellagio. Un borgo che custodisce ancora il ritmo lento della vita di lago, con indirizzi d’eccellenza per chi cerca silenzio, bellezza e autenticità. Un invito a lasciarsi cullare dalla quiete, riscoprendo il lago nella sua forma più poetica e riservata.

A piedi, tra silenzi e panorami, da Torno fino a Montepiatto

Dal porticciolo di Torno parte un sentiero lastricato che si arrampica tra ulivi e muretti a secco. In poco più di un’ora si raggiunge Montepiatto, minuscola frazione abbarbicata sopra il lago. Lungo il cammino, la vista si apre su scorci vertiginosi, piccoli orti e cappelle votive.
Una volta arrivati, la Pietra Pendula, un enorme masso erratico in bilico su uno sperone, regala un colpo d’occhio spettacolare sul lago. Dopo la passeggiata, nei mesi estivi, durante il weekend, ci si può fermare per un pranzo semplice ma autentico al Crotto del paese.

Torno e dintorni, da scoprire sull’acqua

Il modo più poetico per scoprire Torno e i suoi dintorni? Navigare. Dal piccolo imbarcadero partono taxi boat e tour su misura, ideali per contemplare dall’acqua le dimore storiche affacciate sul lago. A bordo ci si può concedere un picnic o un aperitivo galleggiante al tramonto, con vista sulle luci che si accendono tra le montagne.

Torno al tramonto
Uno scorcio di Torno al tramonto (iStock)

Chi cerca un’esperienza più attiva può noleggiare un kayak o una tavola da SUP, scivolando in autonomia lungo le sponde silenziose, tra giardini nascosti e darsene liberty. Nelle giornate limpide, l’acqua si fa cristallina e con i primi caldi invita a un tuffo improvviso, magari all’altezza del piccolo Lido di Faggeto Lario.

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Dopo una giornata in barca, il ristorante Vapore è un’istituzione per chi ama i sapori del lago. Affacciato sul molo di Torno, con una terrazza romantica lambita dalle onde, serve pesce di giornata, dagli agoni in carpione al lavarello al burro e salvia, che arriva spesso direttamente dalla barca ormeggiata davanti al locale. L’atmosfera è d’altri tempi, rilassata e autentica, perfetta per una cena al tramonto.

Villa Pliniana e il mistero della fonte intermittente

Un altro luogo da scoprire a filo d’acqua è la Villa Pliniana. Monumentale residenza cinquecentesca, si trova nascosta a poca distanza da Torno, in una delle insenature più scenografiche del Lario. Avvolta da boschi fittissimi, era frequentata da Byron, Foscolo e Stendhal. Ma anche da Gioacchino Rossini, che qui compose il melodramma Tancredi, e persino da Napoleone che, narra la leggenda, giocava sul biliardo ancora esistente.

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Mentre Antonio Fogazzaro ambientò tra queste stanze il suo romanzo Malombra, poi trasformato da Mario Soldati nell’omonimo film nel 1942, girato proprio nella villa. Oltre alla bellezza architettonica, conserva un piccolo mistero naturale: una fonte che sgorga a intermittenza, descritta già da Plinio il Giovane.

Il faro Voltiano di Brunate, una terrazza sul mondo

Chi ama i panorami, può salire in auto o con la celebre funicolare storica fino a Brunate, piccolo villaggio sospeso a 700 metri d’altitudine. Da lì, una breve passeggiata conduce al faro Voltiano, costruito nel 1927 in onore di Alessandro Volta. La vista da lassù spazia dal primo bacino del lago alle vette della Svizzera. Il percorso è facile e immerso nel verde, con panchine panoramiche perfette per una sosta contemplativa.

Faro Voltiano a Brunate
Il Faro Voltiano a Brunate (iStock)

Il giardino segreto di Villa del Grumello

Per concludere l’itinerario, tornando verso Como si può fare una sosta a Villa del Grumello, splendida dimora ottocentesca. Il giardino botanico, aperto al pubblico durante la bella stagione, è una meta ideale per una passeggiata tra camelie, magnolie e cipressi antichi. Da qui, la vista su Villa Olmo e sulla città murata chiude perfettamente un percorso che ha il ritmo della lentezza e il respiro della bellezza.

Il Sereno, il lusso della semplicità

Adagiato tra l’azzurro del lago e il verde dei monti, Il Sereno è un rifugio intimo dove il lusso dialoga con la natura. Le 30 suite di design firmate da Patricia Urquiola, tutte vista lago, sembrano fluttuare sull’acqua, incorniciate da legni chiari, pietra locale e tessuti naturali. Ogni dettaglio è pensato per amplificare il silenzio e la luce del lago, con linee essenziali e un’eleganza misurata.

suite de Il Sereno affacciata sul lago di Como
Una suite de Il Sereno affacciata sul lago di Como

Il cuore gastronomico dell’hotel è il ristorante Il Sereno al Lago, premiato con una stella Michelin e aperto anche agli ospiti esterni, su prenotazione. Qui lo chef Raffaele Lenzi propone una cucina contemporanea, profondamente legata al territorio ma con uno sguardo aperto sul mondo. Ci si accomoda in sala da pranzo, un luogo di bellezza e di calma con le ampie vetrate affacciate sull’acqua. Oppure, nelle giornate più miti, al sole sulla terrazza, con i piedi quasi sospesi sul lago.

 chef Raffaele Lenzi
Lo chef Raffaele Lenzi

La sera, il menù degustazione vale il viaggio. Mentre per una sosta light c’è il pranzo à la carte, accompagnato da una delle etichette della cantina panoramica, costruita come una galleria nel cuore dell’hotel.

Shopping gourmand nelle piccole botteghe, tra lago e monti

Per portarsi a casa un frammento di gusto lariano si può fare tappa nelle botteghe tra Torno e Como. Nel cuore del borgo, La Pliniana, minuscola pasticceria artigianale, serve gelati preparati con ingredienti freschi, perfetti da gustare sul molo. A pochi chilometri, nel centro storico di Como, Pronobis è una raffinata enoteca con cucina che ospita una piccola bottega di prodotti locali: confetture di mirtilli del Triangolo Lariano, formaggi d’alpeggio e una selezione di etichette del territorio.

Villa Olmo a Como
Villa Olmo a Como (iStock)

Sempre a Como, Castiglioni Gastronomia è un indirizzo storico, amato dai comaschi per i piatti pronti della tradizione, dalla polenta alle insalate di lago. Infine, per un’immersione autentica nel ritmo quotidiano della città, il Mercato di Como lungo le mura (martedì e giovedì mattina, sabato tutto il giorno) è una tappa obbligata: tra banchi di produttori locali si trovano formaggi di malga, miele di castagno, burro d’alpe, pane nero e salumi artigianali, in un’atmosfera viva e genuina che racconta il territorio.

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