Piero Chiambretti: età, vita privata e carriera tv del conduttore di Donne sull’orlo di una crisi di nervi
Piero Chiambretti, uno dei volti più iconici della televisione italiana, vanta una carriera lunga e costellata di successi, segnata da un’ironia dissacrante e inconfondibile che ne ha fatto un protagonista unico del piccolo schermo

Volto irriverente e iconico della televisione italiana, Piero Chiambretti è tornato al timone di Donne sull’orlo di una crisi di nervi, il programma televisivo di Rai Tre, che prende il nome dal celebre film di Pedro Almodóvar. Lo show è un mix tra rotocalco, talk e comedy show che analizza con toni leggeri e graffianti il complesso universo femminile.
Chiambretti con il suo stile inconfondibile riesce a celebrare la femminilità, ma sempre con un accento provocatorio che mette sprint e ilarità. Lo show è in onda dal 15 maggio 2024, con la sua terza edizione. Possiamo che dire che appresenta una naturale evoluzione del suo percorso televisivo, che già in passato aveva affrontato il mondo femminile con ironia e intelligenza in trasmissioni come Chiambretti Matrix e CR4 – La Repubblica delle Donne.
Chiambretti ha alle spalle una carriera televisiva lunga e ricca di svolte. Dopo aver iniziato come animatore turistico e speaker radiofonico negli anni Settanta a Torino, debutta in televisione nel 1977 con Non siamo gazzose. Ma è negli anni Ottanta che il presentatore vede esplodere il suo successo, prima con Forte fortissimo TV top su Rai 1 e poi con Va’ pensiero su Rai 3, dove si distingue con il suo stile pungente e surreale.
Il rapporto con la madre e la carriera ricca di successi
Nato ad Aosta il 30 maggio 1956, Piero Chiambretti oggi ha 68 anni. Figlio unico di Felicita Chiambretti, poetessa e autrice di canzoni scomparsa nel 2020, il presentatore cresce a Torino, dove si diploma al liceo classico Maffe. Molto legato alla madre, in quanto suo unico genitore, il fatto di perderla, per di più durante un periodo molto difficile come quello della pandemia, è stato un colpo durissimo: “Non auguro a nessuno quello che ho vissuto perché ne sono uscito a pezzi. Ho toccato il fondo. All’inizio io e mia madre eravamo nello stesso ospedale ma non sono riuscito a vederla perché si è aggravata subito. Dopo me l’hanno portata nel letto di fianco, almeno l’ho rivista da vicino. Però dopo pochi giorni è peggiorata ancora e a quel punto, per protocollo, mi hanno chiesto che per non farla soffrire sarebbe stato meglio lasciarla dormire: è stata la cosa più brutta della mia vita.” Ha raccontato a Verissimo facendo fatica a trattenere le lacrime.
pierochiambretti- TvBlog
Dietro al suo stile dissacrante e ironico si cela una carriera lunga oltre quattro decenni, fatta di continue sperimentazioni, intuizioni geniali e una capacità rara di coniugare intrattenimento e satira. Le sue prime esperienze televisive si svolgono nel circuito delle emittenti private torinesi: a Rete Manila 1 conduce Il Dedicone, un programma in diretta e improvvisato che lo mette subito in luce per la sua capacità di rompere gli schemi. Nel 1982 arriva il primo riconoscimento nazionale, quando vince il concorso Rai Un volto nuovo per gli anni ’80, assieme a Fabio Fazio e Corrado Tedeschi. Da lì parte la scalata: prima su Rai 1 con Forte fortissimo TV Top, poi su Rete 4 con Quo vadiz? diretto da Maurizio Nichetti.
Dopo il primo vero successo con Va Pensiero, Piero Chiambretti diventa un volto familiare della terza rete, costruendo un’identità televisiva anticonformista. Seguono format innovativi come Prove tecniche di trasmissione, Goodbye Cortina, Il portalettere, Telegiornale zero e Il Laureato – un programma itinerante nelle università italiane insieme a Enzo Jannacci e Paolo Rossi.
Nel 1997 viene scelto per condurre il Festival di Sanremo insieme a Mike Bongiorno e Valeria Marini: è il segno della sua definitiva consacrazione nel panorama televisivo nazionale: “Comunque vada sarà un successo”, diventa un mantra, che ancora oggi viene usato nel linguaggio comune. L’anno successivo è anche alla guida del Dopofestival, dove dà libero sfogo alla sua vena ironica e pungente. Dopo una parentesi su Rai 2 con Orgoglio coatto e Fenomeni, nel 2000 scrive, dirige e interpreta il film Ogni lasciato è perso, che però non incontra i favori del pubblico.
Negli anni successivi, Chiambretti spazia tra Rai e Mediaset. Con Chiambretti c’è, Markette (questo su La7) e Chiambretti Night, crea un suo genere: un talk show che è insieme varietà, teatro dell’assurdo, spettacolo musicale e intervista. Tra i suoi ospiti figurano star internazionali, politici, opinionisti e personaggi eccentrici, trattati tutti con lo stesso tono dissacrante. Nel 2016 approda su Canale 5 con Matrix Chiambretti, evolutosi poi in La Repubblica delle Donne su Rete 4: format raffinato e provocatorio, in cui il conduttore approfondisce temi legati al femminile in compagnia di opinioniste e ospiti fissi, con un impianto scenografico sempre curato e surreale.
La paternità e la mancanza della figura maschile
Piero Chiambretti, nonostante il suo personaggio esuberante ed espansivo, è noto per la sua grande riservatezza. Ha una figlia, Margherita, nata nel 2011 dalla relazione con la compagna Ingrid.
La paternità rappresenta un ruolo molto speciale per lui: “Mia madre ha interpretato i due ruoli, quindi io non ho mai avuto un modello maschile. Ma è stata la mia fortuna. Ho potuto avere un rapporto più aperto con mia madre. Lei è molto sensibile al mondo dell’arte, della poesia e della letteratura, della musica, mi ha permesso di non sentirmi dire: prendi un pezzo di carta e vai in banca, come succedeva negli anni settanta a tutti quelli che non avevano né arte né parte” dichiarava anni fa a Vanity Fair. Nonostante l’esposizione mediatica, ha sempre cercato di proteggere la propria famiglia dai riflettori. Chiambretti è anche un grande appassionato di calcio (è tifoso del Torino), di musica e di cinema