Il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo: la dimora che racconta la storia della Russia

Dire "Palazzo d'Inverno" di San Pietroburgo richiama alla mente le immagini di un luogo sontuoso, dove mille storie sono nate e vissute, diventando eterne.

May 21, 2025 - 02:20
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Il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo: la dimora che racconta la storia della Russia

Scenografia perfetta di alcuni romanzi russi molto amati, il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo è una delle superstar di quell’antica, nobile e raffinata città della Russia. Sorto anche grazie all’ingegno di un architetto italiano, è oggi uno dei luoghi più visitati di San Pietroburgo ed è considerato parte integrante del grande complesso museale dell’Hermitage. Custodisce storia e storie di ogni tipo, così come molte opere d’arte: il Palazzo d’Inverno è un luogo che incanta e non è difficile comprendere il perché.

Dove si trova il Palazzo d’Inverno

Il Palazzo d’Inverno si trova nel cuore di San Pietroburgo, affacciato su quella piazza che prende il nome direttamente dal fatto che lì si trovi il Palazzo: Dvortsovaya Ploshchad, ovvero Piazza del Palazzo. Il fiume Neva si trova nelle vicinanze, così come la celebre Prospettiva Nevskij, arteria principale di San Pietroburgo.

Il palazzo è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici: la stazione della metropolitana più vicina è Admiralteyskaya (linea 5, viola), a circa 5 minuti a piedi dall’ingresso principale. In alternativa, si può scendere anche alla fermata Nevsky Prospekt (linea 2, blu) o Gostiny Dvor (linea 3, verde) e proseguire a piedi per circa un quarto d’ora.

Biglietti e orari del Palazzo d’Inverno

Per entrare al Palazzo d’inverno di San Pietroburgo – come è facile pensare – si paga un biglietto. Il costo è di 500 rubli che, attualmente, sono poco più di 5€. L’ingresso è gratuito il terzo giovedì di ogni mese.

Per quanto riguarda gli orari, il Palazzo d’Inverno è aperto tutti i giorni, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18. Il mercoledì e il venerdì, chiude alle 21.

La visita a un luogo come il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo può prendere una giornata intera del tuo viaggio in Russia, soprattutto se ti trovi lì in estate, momento in cui anche i giardini trionfano di bellezza. Per questo motivo, è sempre bene arrivare lì al mattino e, soprattutto, è opportuno prenotare sempre i biglietti in anticipo.

La storia del Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo
Fonte: iStock
La facciata del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo

La storia del Palazzo d’Inverno

Il Palazzo d’Inverno fu costruito tra il 1754 e il 1762, su progetto dell’architetto italiano Bartolomeo Rastrelli. Questo architetto nacque in Francia da famiglia italiana e lavorò prettamente in Russia, tanto da meritarsi la naturalizzazione.
Fu l’Imperatrice Elisabetta di Russia a commissionare questo palazzo e lo volle per farlo diventare la residenza ufficiale degli Zar russi. Quella fu proprio la sua funzione fino alla Rivoluzione d’Ottobre, avvenuta nel 1917. Il palazzo sostituì una precedente costruzione del XVII secolo, eretta da Pietro il Grande, fondatore della città di San Pietroburgo.

Tra i suoi inquilini più importanti ci fu Caterina la Grande, che vi risiedette a lungo, trasformandolo in un centro politico e culturale, arricchendolo di opere d’arte e sostenendo la nascita del futuro Museo dell’Hermitage. Dal 1922 fa parte del complesso museale statale dell’Hermitage, uno dei più importanti e visitati al mondo.

Cosa vedere all’interno del Palazzo d’Inverno

Visitare il Palazzo d’Inverno è molto più di un semplice un semplice giro al museo o dentro un palazzo storico: è un viaggio attraverso la grandezza passata della Russia e dentro quelle atmosfere immortalate da non so quanti libri o film. Al suo interno, potrai trovare raffinatezza artistica e stanze pronte a stupirti. Aspettati di vedere oggetti unici, sia a livello di mobilio che di opere custodite ed esposte. Sognare non è difficile là dentro: del resto, spesso il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo è definito come la Versailles di Russia e un perché ci sarà.

Una volta dentro al Palazzo, ecco alcuni elementi che spiccheranno e che diventeranno tappe fondamenti della tua visita a quella reggia così invidiata e ammirata.

  • Lo Scalone d’Onore
    Ogni reggia o palazzo che si rispetti ha uno scalone d’onore che serviva più per mostrare la grandezza della famiglia che risiedeva in quella dimora che a far salire, a tutti gli effetti, gli ospiti al piano nobile. Quello del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo è un’imponente scala barocca decorata con marmo, stucchi dorati e affreschi.
  • La Sala del Trono (detta anche Sala di San Giorgio)
    Maestosa e solenne, questa sala era il luogo delle cerimonie ufficiali che si tenevano in nome dello Zar o in sua presenza. Le proporzioni della Sala del Trono di San Pietroburgo sono davvero enormi e non mancano decori legati al periodo Neoclassico.
  • La Galleria del 1812
    Tutti i palazzi subiscono delle ristrutturazioni, soprattutto se l’intento è quello di celebrare qualche evento storico. Questa galleria è stata aggiunta proprio nel 1812, per celebrare la vittoria russa contro Napoleone. Attualmente ospita oltre 300 ritratti dei generali dell’epoca.
  • La Sala di Malachite
    Una sala per dire al mondo quanto si fosse potenti. Ecco perché esiste la Sala della Malachite all’interno del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo. Questo minerale così particolare è tanto raro quanto prezioso e simboleggia lusso e potere. Al tempo dei Romanov, era usato come salotto ufficiale della Zarina.
  • Appartamenti Privati degli Zar
    Una parte del percorso museale ti porterà nei luoghi in cui la famiglia imperiale viveva la propria lussuosa quotidianità.  Negli appartamenti privati troverai con arredi originali, oggetti personali e opere d’arte d’epoca.
Cosa vedere nel Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo
Fonte: iStock
Il Loggiato del Palazzo d’Inverno

L’arte nel Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo

Se sei un appassionato d’arte, il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo è sicuramente nella tua bucket list perché custodisce dei capolavori assoluti e una parte significativa delle smisurate collezioni del Museo dell’Hermitage. Le opere esposte sono di varie epoche e vari stili, coprendo un arco temporale che va dall’antichità al XX Secolo.

Uno dei “passatempi” più in voga per l’aristocrazia era possedere opere importanti, soprattutto dei maestri del XV e XVI Secolo. La nobiltà russa non si è risparmiata, in quanto ad acquisti. Ecco perché troviamo, oggi, tante opere importantissime – di autori che non hanno mai messo piede in Russia – a San Pietroburgo.

Alcune delle aree tematiche delle collezioni esposte sono:

  • Pittura italiana del Rinascimento: molte opere di pittori a noi molto conosciuti sono al Palazzo d’Inverno. Troverai, infatti, alcuni lavori di Leonardo da Vinci, Raffaello, Tiziano e Caravaggio.
  • Scuola fiamminga e olandese: non mancano quadri di Rembrandt, Rubens e Van Dyck.
  • Arte francese del XVIII-XIX Secolo: particolarmente degna di nota è la collezione di opere degli Impressionisti come Monet, Renoir, Cézanne, oppure quadri davvero preziosi di Van Gogh e Matisse. Le opere impressioniste furono parte del “grande bottino” della Rivoluzione: si trattava, infatti, di acquisti fatti da facoltose famiglie non legate ai Romanov. Vennero comunque confiscate e “nazionalizzate” per essere esposte nel museo.
  • Scultura e arti decorative: non mancano collezioni di bronzi antichi, ceramiche, arazzi e gioielli provenienti da tutta Europa e anche dall’Oriente.

Il Palazzo d’Inverno nei libri

Tanti viaggiatori conoscono il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo, anche senza aver mai varcato il confine con la Russia. Come mai? Questa imponente dimora era una presenza importante anche nella vita di molti russi e, per questo motivo, è finita più volte in opere letterarie. Alcune delle quali, poi, sono diventate film.

Qualche esempio? Possiamo iniziare da Il Dottor Živago, di Boris Pasternak. Il libro venne pubblicato nel 1957 e, nel 1965, venne portato sotto gli occhi di tutti grazie al film interpretato da Omar Sharif e Julie Christie. Al primo accenno strumentale della celebre colonna sonora, tutti si immaginano la Russia di quel periodo. Nella prima parte del libro troviamo l’assalto al Palazzo d’Inverno da parte dei Bolscevichi.

Un altro romanzo russo conosciuto dal grande pubblico è Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov, pubblicato postumo nel 1966. Un libro potente e complesso che contiene molti rimandi e descrizioni del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo.

Celebre e spesso citato da chi va a vivere le notti d’estate in Russia, Le Notti Bianche di Fëdor Dostoevskij vede il Palazzo d’Inverno non come protagonista ma come sfondo e scenografia di molte passeggiate. Sicuramente un libro che può diventare anche una perfetta guida per un viaggio in Russia che abbia San Pietroburgo come centro.

Se c’è un libro che, invece, può fare da guida turistica dentro il Palazzo d’Inverno, quello è Caterina La Grande di Henri Troyat. Si tratta di un’opera biografica, pubblicata nel 1977, che descrive, molto spesso, minuziosamente quella sontuosa dimora che fu testimone di molta della vita della grande Caterina.

Le sale del Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo
Fonte: iStock
Le sale del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo

Fatti curiosi sul Palazzo d’Inverno

Un luogo come il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo non custodisce solo storia, arte e bellezza. È anche capace di essere uno scrigno di curiosità da scoprire proprio viaggiando.

La prima ti piacerà se ami i gatti: da oltre 250 anni, i sotterranei del palazzo ospitano una colonia di gatti. Vennero, infatti, introdotti da Elisabetta I per combattere i topi presenti in quell’area della città. Sembrava il metodo più comodo ed efficace. Generazione dopo generazione, quegli adorabili felini – o meglio, i loro discendenti – sono ancora lì. Oggi sono considerati veri e propri “custodi” delle opere d’arte e di tutto il palazzo.

Una seconda curiosità riguarda il colore del Palazzo d’Inverno. Se cercherai delle immagini storiche, soprattutto quelle dei dipinti che hanno immortalato questa residenza, ti renderai conto che il Palazzo ha cambiato spesso colore.

Nel corso dei secoli, infatti, la tonalità della facciata del è cambiata più volte. Originariamente era rosa ma divenne, poi, gialla perché quello era il colore imperiale dei Romanov. Infine, assunse il colore verde pallido che lo rappresenta anche oggi.