La Via Peuceta del Cammino Materano: tappe e indicazioni
La Via Peuceta è un cammino di 170 km che collega Bari a Matera attraversando paesaggi rurali, boschi e borghi storici. Un'esperienza tra natura, spiritualità e tradizioni locali, ideale per chi ama il turismo lento e autentico.

Il Cammino Materano, e in particolare la Via Peuceta, rappresenta uno straordinario viaggio a piedi. Contrariamente a quanto si possa pensare dal nome, non è un percorso storico tradizionale come il Cammino di Santiago o la Via Francigena, ma piuttosto una rete di percorsi di nuova concezione.
È stato tracciato con l’intento di guidare i camminatori alla scoperta lenta di zone del Sud Italia ancora poco esplorate.
Dove si trova e come raggiungerla
La Via Peuceta è uno dei cammini che compongono il Cammino Materano, e si snoda tra la Puglia e la Basilicata, collegando la città di Bari alla meravigliosa Matera, lungo un percorso di circa 170 km attraverso l’altopiano delle Murge. Si tratta di una direttrice antica che ricalca antichi tratturi e sentieri rurali, attraversando borghi storici come Bitetto, Cassano delle Murge, Altamura e Gravina in Puglia.
Il punto di partenza ufficiale è la Basilica di San Nicola nel centro storico di Bari, facilmente raggiungibile in treno da tutte le principali città italiane grazie ai collegamenti dell’Alta Velocità, regionali e intercity. La stazione centrale di Bari si trova a circa 15 minuti a piedi dal punto di partenza del cammino. Chi arriva in aereo può atterrare all’Aeroporto Internazionale di Bari-Karol Wojtyła, collegato al centro tramite treno metropolitano, autobus o taxi. Per chi viaggia in auto, sono disponibili parcheggi a pagamento nei pressi della zona centrale, ma è consigliabile arrivare con mezzi pubblici per facilitare il rientro una volta concluso il cammino a Matera.
Anche Matera è ben collegata: una volta concluso il cammino, è possibile tornare a Bari in autobus (con corse frequenti giornaliere) oppure prendere un treno delle Ferrovie Appulo Lucane per rientrare in Puglia. Questo rende la Via Peuceta un cammino logisticamente comodo e accessibile, adatto anche a chi ha pochi giorni a disposizione.

Le tappe
Il Cammino della Via Peuceta si compone di 7 tappe, per un totale di circa 170 km e un dislivello totale di circa 3800m. Le tappe sono generalmente considerate semplici e obbligate, nel senso che i paesi con servizi si trovano al termine di ogni tappa.
Tappa 1, Bari – Bitetto
(17 km, 200 D+, 5h)
Il cammino inizia dalla splendida Basilica di San Nicola di Bari, uno dei principali luoghi di pellegrinaggio del sud Italia. Lasciata la città, si attraversano quartieri periferici fino a giungere a paesaggi rurali punteggiati da uliveti secolari, masserie e muretti a secco. Lungo il percorso si incontra il suggestivo Casale di Balsignano, antico insediamento medievale fortificato, abbandonato ma ancora ricco di fascino. L’arrivo è a Bitetto, piccolo borgo noto per la Cattedrale romanica di San Michele Arcangelo e le sue strette strade in pietra.
Tappa 2, Bitetto – Cassano delle Murge
(25 km, 240 D+, 6h)
Dalla cattedrale di Bitetto si percorre un lungo tratto immerso nella campagna pugliese, dominata dagli ulivi e dalla macchia mediterranea. Il cammino si addentra nella Foresta di Mercadante, un polmone verde della Murgia, ideale per una pausa tra pini e lecci. La tappa termina nel centro storico di Cassano delle Murge, con le sue piazzette, chiese barocche e scorci panoramici sull’altopiano.
Tappa 3, Cassano delle Murge – Santeramo in Colle
(22 km, 300 D+, 5h30)
Dal centro di Cassano si entra nel cuore del paesaggio murgiano, camminando tra boschi di roverelle e pini, doline e pietraie. Il sentiero si snoda lungo tratturi antichi, offrendo un’immersione profonda nella natura. L’arrivo è a Santeramo in Colle, cittadina agricola adagiata sul margine occidentale dell’altopiano, con un centro ricco di storia e tradizione rurale.
Tappa 4, Santeramo in Colle – Altamura
(23 km, 250 D+, 5h30)
Una tappa che attraversa contrade rurali e vasti spazi aperti della Murgia. Si incontra la Cava Pontrelli, celebre per le impronte fossili di dinosauri, testimonianza paleontologica unica in Europa. L’arrivo è nella magnifica Altamura, famosa per il suo pane DOP e per la Cattedrale federiciana. Il centro storico è un labirinto di vicoli e “claustri”, cortili tipici della città.
Tappa 5, Altamura – Gravina in Puglia
(20 km, 145 D+, 5h)
Da Altamura si scende dolcemente lungo tratturi e strade secondarie che collegano antiche masserie. Il paesaggio è dominato da colline erbose e affioramenti rocciosi. L’arrivo a Gravina in Puglia è uno dei più scenografici: si attraversa un ponte sul canyon naturale della gravina, per poi scendere nel centro rupestre, tra chiese scavate nella roccia e case grotta.
Tappa 6, Gravina in Puglia – Picciano
(30 km, 545 D+, 7h30)
Tappa lunga e impegnativa, sia per distanza che dislivello. Il percorso lascia Gravina e si inoltra in un’area più selvaggia, al confine tra Puglia e Basilicata. Si attraversano zone collinari, campi coltivati, radure boscose e antichi tratturi poco battuti. L’arrivo è al Santuario di Picciano, luogo panoramico immerso nel silenzio, ideale per il raccoglimento.
Tappa 7, Picciano – Matera
(29.5 km, 450 D+, 7h30)
L’ultima tappa è una delle più belle ma anche più faticose. Si inizia con una lunga discesa verso la piana tufacea, per poi salire dolcemente tra calanchi e canyon, passando per antichi poderi e zone brulle che annunciano l’ingresso in Basilicata. Il traguardo è Matera, città dei Sassi, Patrimonio UNESCO, che accoglie i pellegrini con un panorama mozzafiato e un’atmosfera senza tempo.
Origini e significato del nome
La Via Peuceta prende il nome dall’antico popolo dei Peuceti, una delle principali popolazioni indigene dell’Apulia preromana, che abitava l’area compresa tra l’attuale Bari e Matera. I Peuceti erano parte della più ampia famiglia degli Iapigi, e occupavano un territorio ricco di insediamenti, vie di comunicazione e scambi culturali già in epoca antica. Il cammino ricalca idealmente alcuni dei percorsi che collegavano i villaggi peuceti, sviluppandosi attraverso zone che ancora oggi portano tracce di quella civiltà: muretti a secco, doline, necropoli, masserie fortificate.
Il Cammino Materano nasce in tempi recenti grazie all’iniziativa di un gruppo di appassionati camminatori, con l’obiettivo di riscoprire antichi itinerari di collegamento tra la costa adriatica e l’entroterra lucano, e di valorizzare i borghi, la cultura e la spiritualità del Sud Italia. La Via Peuceta è stata la prima direttrice tracciata e segnalata all’interno del progetto, nonché la più frequentata.
Cosa mangiare lungo il cammino
La Via Peuceta è anche un viaggio nel cuore della tradizione gastronomica pugliese e lucana, ricca di sapori autentici e ingredienti semplici ma genuini. Lungo il percorso si possono gustare specialità locali in ogni tappa: a partire da Bari, con le celebri sgagliozze (polenta fritta), le popizze (pasta cresciuta fritta) e, naturalmente, le immancabili orecchiette con le cime di rapa. A Bitetto e Cassano delle Murge, troverai focacce rustiche, salumi artigianali e formaggi locali, come il canestrato pugliese. Proseguendo verso l’entroterra, la cucina diventa più “murgiana”, con piatti a base di legumi, cereali antichi e verdure di stagione, spesso serviti con pane di grano duro cotto a legna.
Arrivando ad Altamura, è d’obbligo assaggiare il pane DOP, croccante e profumato, spesso accompagnato da olio extravergine d’oliva e pomodori locali. A Gravina in Puglia, invece, la cucina rupestre propone piatti come la gravinella (zuppa di verdure e legumi) e i cavatelli con sugo di carne. Infine, a Matera, oltre al famoso pane materano, troverai una cucina che unisce influenze pugliesi e lucane: da provare i peperoni cruschi, le fave e cicoria, la salsiccia lucana e i dolci tradizionali come le cartellate e i calzoncelli.
Mangiare lungo il cammino significa immergersi in una cultura contadina autentica, dove ogni pasto è un’occasione per riscoprire i sapori della terra e il calore dell’ospitalità locale.

Credenziale e Testimonium
Come ogni cammino spirituale e culturale che si rispetti, anche la Via Peuceta prevede l’utilizzo della credenziale, un documento personale che accompagna il pellegrino lungo tutto il percorso. La credenziale funge da “passaporto del camminatore”: viene timbrata in ogni tappa presso chiese, strutture ricettive, bar o punti convenzionati, e rappresenta non solo un ricordo concreto dell’esperienza, ma anche la testimonianza dell’avvenuto cammino. Può essere richiesta in anticipo online dal sito ufficiale del Cammino Materano oppure ritirata fisicamente in alcuni punti di partenza, come la Basilica di San Nicola a Bari.
Occorre specificare che, se si decide di riceverla per posta, è fondamentale richiederla almeno 20 giorni prima della partenza.
Al termine del percorso, una volta giunti a Matera, chi ha completato tutte le tappe può richiedere il testimonium, una pergamena che attesta l’avvenuto pellegrinaggio lungo la Via Peuceta. Per ottenerlo, è necessario mostrare la credenziale con i timbri raccolti lungo il cammino. Il testimonium può essere ritirato presso punti convenzionati della città, come l’ufficio di accoglienza del Cammino Materano, indicato nel sito ufficiale. Ricevere il testimonium rappresenta il suggello simbolico di un’esperienza di cammino lenta, consapevole e profondamente radicata nel territorio.