Marracash scrive la storia del rap italiano con un tour negli stadi
Parte il 6 giugno il tour "Marra Stadi25", il primo nei grandi stadi italiani per un rapper. Marracash porta in scena uno show tecnologico e narrativo senza precedenti, con Madame ospite fissa e Matilda De Angelis voce narrante.

È sicuramente uno degli eventi live più attesi della stagione 2025 e non solo per i ritmi della prevendita. Ma anche perché le ultime operazioni di Marracash si sono rivelate un successo, a cominciare dal festival Marrageddon che nel 2023, in due eventi a Milano e Agnano, ha raccolto alcune delle voci più distintive del mondo rap e hip-hop nazionale.
Presentando È finita la pace, Marracash specificò che il titolo non si riferiva solo al suo nuovo disco, ma anche al suo stesso modo di intendere lo spettacolo. E così a pochi mesi dall’exploit del Marrageddon, il rapper milanese si appresta a compiere un nuovo passo epocale: diventare il primo artista della scena rap italiana a realizzare un tour interamente negli stadi.
Marra Stadi25, in partenza il 6 giugno da Bibione, si rivela certamente il progetto più ambizioso del rapper. Un viaggio emotivo e tecnologico tra musica, identità e narrazione.
Marracash in È finita la pace
Il progetto segna una svolta storica nella musica italiana. Non solo per l’ambizione logistica e tecnica – lo show impiega tecnologie mai viste prima nei tour italiani – ma soprattutto per la struttura narrativa che fonde teatro, cinema e concerto. Lo spettacolo è concepito come un epic movie dal vivo, articolato in sei capitoli, dove la storia personale di Fabio Rizzo, l’identità anagrafica che ha generato quella artistica, si intreccia indissolubilmente con la voce e le rime di Marracash.
Un viaggio tra l’uomo e l’artista
Al centro della narrazione c’è proprio il dualismo tra Fabio e Marracash, un contrasto che ha attraversato tutta la trilogia discografica aperta da Persona (2019), proseguita con Noi, Loro, Gli Altri (2021) e definita in È Finita la Pace (2024).
Brani che raccontano, tappa dopo tappa, la costruzione, la crisi e infine la riconciliazione tra le due identità e le numerose anime dell’artista. Il tour riflette questo percorso, accompagnando lo spettatore in un viaggio emotivo e scenico scandito da performance intense, scenografie monumentali e una narrazione visiva potente.
Lo show di Marracash, regia e messaggio
La regia dello spettacolo è affidata al collettivo Ombra, con direzione artistica di Lorenzo De Pascalis, già artefice del successo del Marrageddon. De Pascalis è particolarmente orgoglioso del risultato: “Abbiamo studiato tutto in ogni minimo dettaglio giocando molto sull’interconnessione dei vari elementi, ogni scena ha una sua ragione d’essere. Marracash ci ha chiesto di alzare ancora l’asticella, e credo che ancora una volta ci siamo riusciti.”
Tra distopia, introspezione e simbologia
Il trailer ufficiale dello show, pubblicato online e subito diventato virale, introduce un universo distopico dominato da tecnologie e simboli: un gigantesco occhio centrale osserva tutto, evocando il tema del controllo e della consapevolezza interiore.
L’immaginario visivo è arricchito dalla presenza di cinque enormi robot scenici, un corpo di ballo e un team di performer che completano un allestimento immersivo. Il tutto è reso ancora più intenso dalla voce narrante di Matilda De Angelis, che interagisce con Marracash sul palco, guidando il pubblico tra i capitoli della performance.
Nel cast Madame, artista affine per profondità lirica e approccio viscerale alla musica, che accompagnerà Marracash in ogni tappa. Il loro sodalizio artistico, già estremamente significativo in un brano come L’anima, trova adesso una nuova declinazione dal vivo in uno spettacolo che promette empatia, potenza e intimità.
Un disco manifesto per una generazione smarrita
Il tour diventa così anche il naturale approdo di È Finita la Pace, l’ultimo lavoro discografico dell’artista, già certificato platino. Un album senza featuring, diretto e crudo, dove Marracash affronta il disagio della solitudine, il peso dell’omologazione e la frenesia di una società spettacolo che lascia poco spazio all’autenticità. La produzione firmata Marz e Zef, con sample raffinati e non del tutto scontati – si va dal grande e compianto Ivan Graziani ai Pooh fino addirittura a Giacomo Puccini – accompagna testi molto efficaci e aggressivi che sono specchio ma anche diagnosi di un tempo che le rime vivisezionano in modo spietato.
Una riscoperta delle origini
Non poteva mancare un omaggio al passato. Due dischi chiave della carriera di Marracash – King del Rap (2011) e Status (2015) – verranno ripubblicati in edizione rimasterizzata il 4 luglio, proprio alla fine del tour che si concluderà il giorno dopo a Messina. Non si tratta solo di un restyling tecnico e nemmeno di una strategia commerciale o di marketing ma di una vera e propria rilettura artistica.
I numeri di Marracash
Con 126 dischi di platino, 7.6 miliardi di stream e una credibilità artistica ormai consolidata anche fuori dalla scena urban, Marracash entra a pieno titolo nel pantheon degli artisti che hanno rivoluzionato la musica italiana. Il live ora diventa un test fondamentale cui l’artista tiene particolarmente: “Marra Stadi25 è il live più importante della mia vita, non è solo un traguardo personale, ma il punto d’arrivo di un percorso lungo” dice il rapper in vista dei suoi sette concerti.
Le date di Marra Stadi25
6 giugno 2025 – Bibione (VE) – Stadio Comunale
10 giugno 2025 – Napoli – Stadio Diego Armando Maradona
14 giugno 2025 – Torino – Stadio Olimpico Grande Torino
25 giugno 2025 – Milano – Stadio San Siro (SOLD OUT)
26 giugno 2025 – Milano – Stadio San Siro
30 giugno 2025 – Roma – Stadio Olimpico
5 luglio 2025 – Messina – Stadio San Filippo