Mice italiano, Enit all’Imex: “800 milioni di spesa turistica”
L’Italia fa sempre più rima con Mice. Dopo la graduatoria Icca 2024, che certifica il secondo posto del nostro Paese dietro agli Stati Uniti nella meeting industry globale, arriva la conferma di Enit, che ha presentato gli ultimi dati del settore all’Imex di Francoforte. Nel 2024 circa 850mila viaggiatori stranieri sono arrivati in Italia per fiere e congressi, generando una spesa turistica di 800 milioni di euro e 2 milioni e 750mila pernottamenti. Continue reading Mice italiano, Enit all’Imex: “800 milioni di spesa turistica” at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


L’Italia fa sempre più rima con Mice. Dopo la graduatoria Icca 2024, che certifica il secondo posto del nostro Paese dietro agli Stati Uniti nella meeting industry globale, arriva la conferma di Enit, che ha presentato gli ultimi dati del settore all’Imex di Francoforte.
Nel 2024 circa 850mila viaggiatori stranieri sono arrivati in Italia per fiere e congressi, generando una spesa turistica di 800 milioni di euro e 2 milioni e 750mila pernottamenti.
«Quello del Mice è un segmento strategico per il nostro Paese. Siamo soddisfatti della crescita registrata, sintomo che l’Italia sa rispondere a diverse tipologie di richieste turistiche. Fiere e congressi portano con sé un indotto significativo, una spesa turistica pari a 800 milioni di euro e più di 800mila viaggiatori stranieri in arrivo. Un contributo fondamentale per l’intero sistema Paese, con una forte ricaduta economica, senza dimenticare l’effetto del turismo di ritorno», ha commentato Ivana Jelinic, ad Enit.
Nel complesso del turismo Mice, tra i principali mercati di provenienza la Germania si conferma al primo posto sia per numero di viaggiatori sia per pernottamenti con una quota parte del 13% sul totale; a seguire Francia (10,3% viaggiatori; 6,7% notti), Regno Unito (7,9% viaggiatori; 8,2% notti), Spagna (7,7% viaggiatori; 7,2% notti) e Stati Uniti (5,7% viaggiatori; 8% notti). Per quanto riguarda invece gli introiti, al primo posto gli Usa (14,5% sul totale), seguiti dalla Germania (10,6%). Completano la top five Francia, Regno Unito, Giappone e Spagna a pari merito.