Ponte del 2 giugno in fuga, le migliori gite fuori porta da fare in Italia per dimenticare la città
Il ponte del 2 giugno è l’occasione perfetta per scoprire angoli autentici d’Italia, tra natura, borghi nascosti e paesaggi sorprendenti: dove andare

Il calendario di quest’anno è piuttosto generoso: il 2 giugno cade di lunedì, e grazie a questo il weekend si allunga da solo. Per fortuna, non è sempre necessario salire a bordo di un aereo per esplorare posti mai visti, in quanto il nostro Paese offre numerosi angoli per staccare la testa e ricaricare, ideali per fare delle indimenticabili gite fuori porta. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato le migliori destinazioni in Italia per il ponte del 2 giugno, alcune delle quali fuori dai circuiti turistici e quindi particolarmente autentiche.
Lago di Cei, Trentino
A poca distanza da Rovereto, in provincia di Trento, durante il ponte del 2 giugno vale la pena fare un salto al Lago di Cei, nel comune di Villa Lagarina. Situato a circa 920 metri sul livello del mare, è uno specchio d’acqua che sembra uscito da un libro illustrato, anche perché spesso le folle che raggiungono altri luoghi della regione qui non ci sono.
Si tratta di un bacino piccolo, incastonato tra boschi fittissimi e silenziosi, in cui si riflettono montagne, larici e cieli puliti come il vetro. Il posto perfetto, quindi, per chi è in cerca di aria fresca e di ritmo lento. Si può sostare qui per fare un picnic in mezzo alla natura nuda e cruda, oppure per camminare tra i vari sentieri (alcuni anche abbastanza facili) che si inoltrano nel bosco o salgono verso punti panoramici.
L’atmosfera è fiabesca, a tratti anche romantica, con ninfee sul lago, pontili in legno e silenzio rotto solo da cinguettii e acqua che si muove piano. È abbastanza semplice anche raggiungerlo e parcheggiare, al punto che se si vuole allungare la giornata si può salire di nuovo a bordo della propria auto per guidare verso Castel Beseno, la più grande fortezza della regione, con un panorama che toglie davvero il fiato.
Valle del Treja, Lazio
Tra le province di Roma e Viterbo, a circa 50 km dalla Capitale, sorge l’affascinante Valle del Treja, una di quelle chicche verdi che è quasi difficile credere che si trovino così poco distanti dalla Città Eterna. Da queste parti il fiume, nel corso degli anni, ha tagliato paesaggi rurali, boschi fitti, scogliere di tufo e antiche rovine.
A disposizione ci sono quindi diversi sentieri – facili e accessibili -, che si snodano tra boschi di lecci, querce, castagni e ontani. A giugno tutto è rigoglioso, l’aria profuma di erba e terra bagnata, e il canto degli uccelli accompagna ogni passo. Ma le vere star della valle sono le magnifiche Cascate di Monte Gelato, le cui acque si tuffano tra rocce di tufo creando pozze limpide dove – se il tempo lo permette – è possibile persino bagnarsi.

Lungo la valle si trovano tracce dell’antichità, come resti di mulini, ponti e antiche vie di comunicazione: la storia si intreccia con la natura in modo discreto, senza cartelli esagerati o percorsi turistici invasi dai viaggiatori. Se si ha ancora del tempo a disposizione si può raggiungere il suggestivo borgo di Calcata, letteralmente appollaiato su uno sperone di tufo a strapiombo sulla valle, pieno di vicoli e archi arricchiti da botteghe, librerie, laboratori di ceramica, cortili segreti, gatti e persone uniche nel loro genere: vi basti pensare che è considerato il borgo degli artisti, ma secondo alcuni leggende locali qui vivrebbero pure le streghe.
Fiumara di Amendolea, Calabria
I più allenati con le escursioni, maggiormente esperti di trekking, possono optare per una visita alla Fiumara di Amendolea, un affascinante canyon naturale poco conosciuto che si trova nella punta estrema della Calabria, nel territorio del Comune di Roghudi, provincia di Reggio Calabria. Qui la natura è ancora incontaminata e lo fa con un carattere quasi selvaggio e imponente.
Gole strette, pareti di roccia alte anche 100 metri e paesaggi che sembrano di un’altra epoca, permettono di dedicarsi a escursioni in un silenzio quasi totale, disturbato solo dal rumore dell’acqua e dal canto degli uccelli rapaci.
I sentieri non sono ben segnalati, e per questo se non si è esperti è necessario intraprendere questa esperienza con guide locali: qui si cammina su percorsi veri, con tratti a volte difficili, ma la fatica viene ripagata da scorci unici, piscine naturali di acqua limpida dove potersi rinfrescare e panorami grandiosi. A pochi chilometri dalla valle si trova Roghudi Vecchio, un paese fantasma costruito su un’altura, con case di pietra crollate, vie deserte e la vista sul canyon.
Isola di San Giulio, Piemonte
Quando si osserva l’Isola di San Giulio, in Piemonte, si fa difficoltà a credere che sia vera: sembra un gioiello che galleggia sulle acque calme del Lago d’Orta, messa lì da qualche ricco signore che voleva mostrare la sua ricchezza al mondo intero. Invece no, è un piccolo isolotto che si è formato naturalmente all’interno del lago stesso, che oggi vanta numerose attrazioni da visitare e un’atmosfera quasi sospesa nel tempo.
Tra i punti di interesse da non perdere per nessuna ragione al mondo ci sono:
- Basilica di San Giulio: cuore spirituale dell’isola, un capolavoro romanico che conserva affreschi e dettagli architettonici di grande valore;
- Borgo dell’isola: pieno di piccole vie lastricate, case in pietra ben tenute e qualche bottega artigianale;
- Passeggiata lungolago: attraverso un sentiero ad anello breve ma di una bellezza struggente, con l’acqua trasparente da una parte e la vegetazione curata e le architetture antiche dall’altra.
Per arrivarci bisogna salire su una barca che parte da Orta San Giulio, borgo di origine medievale arroccato sulla sponda orientale del lago che vale assolutamente la pena visitare.
Sovana, Toscana
Tra Pitigliano e Sorano, in provincia di Grosseto, sorge Sovana, piccolo ma bellissimo borgo di origine etrusca che sfoggia un’anima ancora intatta e un fascino rarefatto che resiste al tempo (e al turismo di massa). Ci troviamo nel cuore della bellissima Maremma grossetana, che in questo periodo offre una vegetazione lussureggiante.
Il borgo di Sovana sfoggia un centro storico piccolo, curato, quasi come fosse immobile nel tempo. Chi lo visita deve assolutamente passeggiare per via del Pretorio, scoprire la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, un gioiello romanico, e poi fermarsi a bere un bicchiere di vino rosso in uno dei pochissimi bar, spesso gestiti da locali che non hanno fretta.
Da non perdere sono anche le impressionanti Vie Cave, corridoi scavati nella roccia tufacea dagli Etruschi, alti anche 20 metri, che collegavano i vari insediamenti. Ancora oggi, dopo oltre 2000 anni, si cammina in queste fenditure misteriose tra pareti verticali coperte di muschio, radici e silenzio. A meritare una visita è anche il Parco Archeologico Città del Tufo, dove vedere:
- Tomba Ildebranda: monumentale, scolpita nella parete tufacea, intatta e sbalorditiva;
- Tomba della Sirena: più piccola, ma con incisioni misteriose.
Marina di Marittima, Puglia
Marina di Marittima è, probabilmente, una delle perle più sottovalutate del Salento adriatico. Caratterizzata da una costa aspra, autentica e ancora lontana dal turismo di massa, è ideale per chi cerca quiete, tuffi tra le rocce, calette nascoste e scorci naturali da cartolina senza la folla.
Parte del comune di Diso, in provincia di Lecce, è facilmente raggiungibile in auto, ma poco segnalata. Una volta arrivati, però, si può nuotare in acque profonde e limpide, esplorare grotte marine (alcune raggiungibili solo a nuoto), fare snorkeling o semplicemente rilassarsi sugli scogli.
Tra le cale più notevoli c’è Acquaviva, piccolo fiordo naturale con acqua fredda alimentata da sorgenti dolci, e Caletta del Marchese, dall’accesso più difficile e più selvaggia della precedente (ma con paesaggio da cartolina). A poca distanza, consigliamo di fare una sosta a Castro, borgo marinaro elegante, con terrazze sul mare e la bellissima Grotta Zinzulusa.

Valle delle Sfingi, Veneto
Sapevate che anche in Italia ci sono le sfingi? No, non sono comparabili a quella dell’Egitto, ma sono degli enormi monoliti di pietra calcarea eocenica modellati dal vento e dall’erosione in forme bizzarre. Alcune ricordano animali, volti o figure mitologiche. Si trovano nella Valle delle Sfingi, nel comune di Velo Veronese in provincia di Verona, e sono parte del Parco Naturale Regionale della Lessinia.
Si viene qui per scoprire un paesaggio davvero unico nel suo genere, tramite sentieri semplici, adatti anche a famiglie con bambini o a chi non ha grande allenamento. A disposizione, infatti, c’è un percorso ad anello di circa 5 km, con dislivello minimo, che si dirama tra pascoli, boschetti e ovviamente queste curiose rocce, che a loro volta si affacciano su panorami ampi sull’altopiano.
La Grotta dell’Orso è la cavità carsica più famosa per via di alcuni resti fossili dell’orso delle caverne (Ursus spelaeus), ma la verità è che tutto il territorio è di una bellezza che lascia senza fiato. Da non perdere nelle vicinanze è il Ponte di Veja a Sant’Anna d’Alfaedo, il ponte naturale di roccia più grande d’Europa che si dice abbia ispirato Dante per la stesura del suo “Inferno”.
Canyon del Fosso di Rio Grande, Umbria
Ottimo per una gita fuori porta durante il ponte del 2 giugno è anche il Canyon del Fosso di Rio Grande a Ferentillo, in provincia di Terni. Si trova nel cuore della Valnerina umbra, tra i Monti Sibillini e la Cascata delle Marmore, ed è una forra naturale scavata dal tempo, ancora poco conosciuta anche da chi frequenta la zona.
Qui è possibile fare un’escursione nel canyon di circa 2 ore A/R, ma bisogna sapere che la difficoltà è media. Il percorso richiede scarponi e passo sicuro, ma nei fatti è possibile da praticare anche per chi ha un minimo di allenamento. I paesaggi pieni di ponticelli, piccoli guadi, strettoie tra pareti verticali, muschi e felci, corrono spesso accanto all’acqua e lasciano davvero incantati.
Una volta terminato, il consiglio è quello di raggiungere il Museo delle Mummie di Ferentillo, unico nel suo genere in Italia in quanto ospita corpi mummificati naturalmente (grazie al microclima delle cripte). Vi basti pensare che alcune mummie hanno ancora capelli, denti e vestiti originali.
Riserva Naturale Orientata Pantalica, Sicilia
Nel cuore dei Monti Iblei, tra i comuni di Sortino e Ferla in provincia di Siracusa, si estende la Riserva Naturale Orientata Pantalica, uno dei luoghi più affascinanti e selvaggi della Sicilia sud-orientale. È patrimonio Unesco dal 2005, ma rispetto a tantissime località della regione viene ignorata dal turismo di massa.
Qui si ha la possibilità di camminare nella storia: ci sono più di 5.000 tombe scavate nella roccia, risalenti al XIII-VIII secolo a.C., immerse in una valle verde tagliata da fiumi e gole profonde. È la più grande necropoli preistorica d’Europa, dove il fiume Anapo e il torrente Calcinara scorrono tra pareti rocciose, boschi di lecci, sorgenti e vegetazione rigogliosa.
Se il tempo lo permette, infatti, è possibile fare bagni rigeneranti nelle zone del torrente Calcinara o pozze dell’Anapo, con acqua fredda ma limpida. Un piccolo suggerimento: attenzione al fondo scivoloso, meglio avere scarpette da scoglio o sandali da trekking. Non può mancare poi una sosta a Sortino, tesoro di storia, arte, natura e gastronomia.
Porto Pino, Sardegna
Porto Pino mette a disposizione dei suoi viaggiatori una spiaggia meravigliosa: Is Arenas Biancas (o Le Dune). Situata nel territorio di Teulada, nella Sardegna sud-occidentale, si trova vicino a un’area militare, il che la rende una delle spiagge più intatte e meno frequentate di tutto il sud dell’isola.
Si distingue per la presenza di sabbia bianchissima e finissima che si estende per quasi un chilometro, con un mare cristallino dai colori tropicali, ma anche per un’area circostante che è ancora selvaggia, con dune di sabbia e macchia mediterranea, habitat di fauna e flora mediterranea tipica.
Il motivo per cui andarci con una gita fuori porta è che per arrivarci occorre intraprendere un trekking di circa 1,5 km sulla sabbia. È bene sapere, tuttavia, che durante le giornate con esercitazioni l’area può essere interdetta. Il consiglio è quindi quello di informarsi prima con il Comune di Teulada o fonti locali. Una volta giunti, si ha l’opportunità di fare il bagno in acque limpide, perfette per lo snorkeling, rilassarsi sulla sua sabbia morbida, esplorare le dune e la macchia circostante e godersi tramonti spettacolari.