Ponte del 2 giugno, saranno 15 milioni gli italiani in viaggio

Saranno quasi 15 milioni gli italiani in viaggio per il ponte del 2 giugno, la maggior parte dei quali (92,4%) sceglierà una località italiana. È quanto risulta dall’indagine realizzata da Tecnè per Federalberghi, che ha pure calcolato la spesa media per ciascun viaggiatore in movimento per la Festa della Repubblica: 470 euro, per un giro di affari di 7 miliardi di euro. Il picco delle partenze è previsto venerdì 30 maggio, con 8,7 milioni di italiani.

Fatto salvo il 7,6% degli italiani che opterà per mete estere, coloro che resteranno in Italia prediligeranno il mare. Seguiranno a ruota le città d’arte, la montagna, i laghi e le località termali. Per l’alloggio in testa la struttura alberghiera e il villaggio turistico con il 24,4% della domanda. Quindi la casa di parenti o amici con il 24,2%, i bed & breakfast con il 22%, la casa di proprietà con il 15,2% e il residence con il 4,5%.

Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (68,9%), partecipazione a eventi enogastronomici (36,9%), escursioni e gite (35,8%), visita a musei o mostre (22,3%) e spettacoli musicali (21,2%).

Nel commentare questi dati il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato: «Si tratta di un ulteriore segnale positivo che testimonia la voglia di scoperta e la fiducia nel nostro Paese e fa da apripista a una stagione estiva che si preannuncia in crescita in termini di arrivi, presenze e spesa».

Da parte sua il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha osservato:  «Il fatto che quasi 15 milioni di italiani si metteranno in movimento per godersi una seppur breve pausa legata alla Festa della Repubblica, sembra davvero sancire un ritorno al meglio del turismo italiano, con tante famiglie che riprendono il gusto di viaggiare assieme, magari anche optando per luoghi di prossimità, facilmente raggiungibili, purché si tenga fede al progetto vacanza».

«Ancora una volta – ha aggiunto Bocca – abbiamo potuto constatare che le strutture alberghiero ricettive riscuotono l’interesse dei nostri concittadini. Un bel segnale per il nostro settore che è in continua evoluzione, anche e proprio con l’obiettivo di intercettare e valorizzare progressivamente le nuove tendenze della nostra clientela. Non vi è dubbio che il viaggio breve si presti a una maggiore accessibilità. Si spera in questo senso che l’offerta turistica italiana abbia la capacità di rispondere a una domanda crescente, che rivela il profilo di un viaggiatore italiano nuovo, reduce dal trauma della pandemia e dunque più formato e con esigenze contemporanee,  sempre più orientato sulla qualità, l’accessibilità, la sostenibilità e l’innovazione, ovvero i temi che ci vedono impegnati a livello mondiale per  un turismo che guarda al futuro».