Due donne, un castello e uno storico hotel: storie di rinascita al femminile, tra Firenze e Forte dei Marmi
Due giovani imprenditrici dal profilo internazionale, con due progetti diversi ma con la stessa visione e filosofia, sono le nuove protagoniste del Grand Tour delle donne in Toscana. Entrambe portavoce di un lusso discreto ed autentico e un profondo legame con la bellezza e la storia del territorio. Ginevra Moretti e Sara Maestrelli si raccontano, L'articolo Due donne, un castello e uno storico hotel: storie di rinascita al femminile, tra Firenze e Forte dei Marmi sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Due giovani imprenditrici dal profilo internazionale, con due progetti diversi ma con la stessa visione e filosofia, sono le nuove protagoniste del Grand Tour delle donne in Toscana. Entrambe portavoce di un lusso discreto ed autentico e un profondo legame con la bellezza e la storia del territorio. Ginevra Moretti e Sara Maestrelli si raccontano, svelando i loro progetti e la passione che le ha guidate nella valorizzazione del patrimonio culturale e dell’ospitalità d’eccellenza toscana, in una visione cosmopolita.
Ginevra Moretti: Da Firenze al mondo, con il cuore all’Oriente
Trentatré anni, nata a Firenze, Ginevra Moretti ha forgiato la sua professionalità con studi studi legali nel campo societario a Firenze e a New York, ma è la sua innata passione per il design e la moda a guidarla. I numerosi viaggi in Asia e Medio Oriente hanno nutrito il suo interesse per l’orientalismo e l’eclettismo, senza però mai farle dimenticare l’impegno nel supportare i business di famiglia.
Da poco Moretti è la proprietaria del castello di Sammezzano, sulla collina che domina Leccio nel comune di Reggello, in provincia di Firenze, un esempio straordinario di architettura eclettica. Costruito nel XIX secolo dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, il castello è famoso per il suo stile moresco ricco di colori vivaci e decorazioni affascinanti, su tre piani, caratterizzato da torri, giardini e saloni, decorati con stucchi, mosaici e vetrate colorate. Ogni ambiente rivela una cura artigianale, la sua storia è intrisa di mistero e fascino. Negli anni, il castello ha subito un lento degrado e alterne vicende che hanno condotto la famiglia Moretti all’acquisto, per un grande progetto di recupero volto a preservare questo tesoro architettonico e renderlo fruibile al pubblico.
Per Ginevra, il marito e la famiglia, Sammezzano rappresenta un progetto di vita e un valore inestimabile. “Un sogno fiabesco che comporta il massimo impegno verso la valorizzazione di uno degli ultimi esempi architettonici di orientalismo e eclettismo rimasti in Europa”, cosi lo descrive. Il suo primo e più grande orgoglio è quello di assecondare la natura stessa del castello, di cui si sentono “meri guardiani e non proprietari”. L’obiettivo primario è rendere il piano nobile un patrimonio museale aperto al mondo, insieme al parco monumentale. Naturalmente, la portata della proprietà e la complessità del “sogno” saranno supportate da un progetto di ospitalità e di eventi di alto livello, che conviveranno in armonia con il progetto museale.
Il suo rapporto con Firenze è profondo e intimo. “Sono nata a Firenze e pur passando i miei vent’anni a viaggiare e scoprire le opportunità del mondo, con il Covid mi sono resa conto del privilegio che ho nell’essere nata in una città come Firenze, in cui la bellezza ti circonda e ti permea”, racconta, riflettendo su un elemento che spesso si dà per scontato. La fortuna di essere nata in una città così ricca di storia e la sua educazione, che ha sempre posto cultura e arte al centro, l’hanno spinta a voler onorare Firenze non solo come meta turistica, ma come un luogo con un patrimonio culturale immenso, capace di proporre esperienze di respiro internazionale. In quest’ottica, con il marito e il supporto del padre, ha fondato House Of Nine, introducendo a Firenze il modello del Members Club. Questo è un luogo volto all’integrazione tra locali e visitatori, con una proposta culturale e di benessere innovativa, che include una boutique gym, un Pilates Salotto e una clinica dedicata alla bellezza a 360 gradi.
“House Of Nine è casa mia nel vero senso della parola”, afferma. Qui, la tradizione fiorentina si fonde con un approccio internazionale e sofisticato, grazie anche alla proposta culturale di Maximillian Fane con il Daisy’s Restaurant. “Il palco di Daisy’s offre performance e intrattenimento musicale di altissimo livello, qualcosa che mancava a Firenze e che siamo orgogliosi di offrire”, sottolinea Ginevra. Il design delle camere racconta un’estetica dove i colori e gli elementi tipici di Firenze sono arricchiti da tocchi di eclettismo, ispirati all’epoca in cui la città accoglieva delegazioni da tutto il mondo. Il Members Club è un tributo alla sua passione per l’orientalismo, ma non solo: “è anche il frutto dell’incontro con mio marito, Max. In questo spazio convivono le nostre passioni: il mio gusto per il design e l’estetica, e il suo amore per la musica”, conclude Ginevra.
L’eclettica imprenditrice è anche impegnata in un’attività di yachting. Il suo rapporto con il mare è legato ai ricordi d’infanzia e alla figura del padre, grande appassionato di nautica a vela. Le vacanze in barca le hanno insegnato un modo autentico di vivere il mare, in totale assorbimento con esso. “La barca è per me l’unico vero straordinario modo di vivere e scoprire il mare e le sue isole”, spiega. Con Superyacht Cruise, Ginevra vuole offrire un nuovo modo di vivere il mare, un’esperienza trasformativa che invita a rallentare e a riscoprire un senso più autentico del tempo e del viaggio. “È un invito a vivere da “voyager”, non da turista”.
Sara Maestrelli: La rinascita dello storico tempio dell’ospitalità a Forte dei Marmi
Sara Maestrelli porta avanti con passione una lunga tradizione familiare nel settore dell’ospitalità. Ha studiato neuroscienze e vissuto tanto all’estero, si divide tra Firenze, Venezia e Forte dei Marmi. Il suo ingresso nel mondo dell’ospitalità è avvenuto, sotto la guida della zia Elena, figura di riferimento femminile nella sua vita. Stregata poco a poco dal mondo dell’accoglienza, porta avanti questa eredità attraverso una profonda ricerca dell’identità locale, nelle strutture di famiglia. Il suo sogno però lo ha realizzato nel cuore di Forte dei Marmi, tra ville lussuose e il profumo salmastro del lungomare, accompagnando il processo di riapertura di una dimora storica, la Pensione America, con la sua inconfondibile facciata color albicocca, che è tornata a risplendere dopo quattro anni di silenzio e meticolosi lavori di restauro.
Per generazioni, la Pensione America è stata un punto di riferimento discreto ed elegante per la villeggiatura fortemarmina. Costruita nel 1899, divenne a partire dal 1922 il rifugio prediletto da artisti, nobili e intellettuali, sinonimo di una villeggiatura raffinata. Poi con i decenni ha perso quell’allure che per anni l’aveva caratterizzata, entrando in una fase di decadimento negli ultimi vent’anni. Ma oggi, grazie alla visione e alla passione della famiglia Maestrelli, già proprietaria del vicino e prestigioso hotel Villa Roma Imperiale, la Pensione America ha intrapreso un nuovo capitolo. Oggetto di un meticoloso restauro, ha recentemente riaperto i battenti come boutique hotel a cinque stelle “adults-only”, per riproporre l’atmosfera di una villeggiatura retrò, con ritmi lenti e un’attenzione ai dettagli che richiamano l’artigianato italiano e il fascino della Versilia. L’hotel è ora parte del prestigioso circuito The Leading Hotels of the World.
Ed è Sara Maestrelli, erede di questa tradizione di ospitalità, nata a Firenze ma da sempre legata a Forte dei Marmi, che ha seguito personalmente il complesso progetto di ristrutturazione. “La Versilia è il mio posto del cuore – dice – la casa a cui associo solo momenti piacevoli, un lusso intimo, quello per esempio delle passeggiate in bicicletta, delle soste per un caffè al bar Giardino. E così, quando abbiamo saputo che l’ultimo proprietario fortemarmino della Pensione America l’aveva messa in vendita, abbiamo deciso di agire, ristrutturandola in maniera conservativa, affidandoci ad un architetto con un forte legame con il territorio, Piera Tempesti Benelli, esperta in restauri di edifici monumentali, che crea ogni dettaglio su misura scegliendo artigiani rigorosamente locali”.
Varcare la soglia della rinnovata Pensione America significa immergersi in un’atmosfera ovattata, dove il design raffinato si sposa con il calore accogliente di una dimora privata. Le 18 camere, pensate per un pubblico adulto in cerca di tranquillità e ricercatezza, sono un omaggio al gusto italiano, con dettagli curati e materiali pregiati che evocano la tradizione artigianale locale.
La rinascita della Pensione America non si ferma alle sue mura. Il progetto ambizioso della famiglia Maestrelli include anche il Tennis Roma, un’istituzione sportiva adiacente all’hotel. L’integrazione tra le due strutture creerà un’offerta unica. “Volevamo ridare vita a un luogo iconico di Forte dei Marmi, conservandone lo spirito ma offrendo un’esperienza in linea con le esigenze del viaggiatore contemporaneo”, spiega Sara. La riapertura della Pensione America non è solo la restituzione di un edificio al tessuto urbano di Forte dei Marmi, ma un simbolo di continuità e di amore per la propria storia, “la dimostrazione che anche le dimore più silenziose possono risorgere a nuova vita, portando con sé il fascino del passato e la promessa di un futuro sfidante”.
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