Yuval Raphael, chi è la cantante israeliana
Yuval Raphael, 24 anni, è sopravvissuta all'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre: la cantante israeliana è arrivata seconda all'Eurovision

E’ stata contestata per aver rappresentato all’ Eurovision Song Contest, una delle nazioni più controverse del momento, Israele, a causa del conflitto con la Palestina. Yuval Raphael è arrivata seconda e adesso è la cantante più attenzionata dai media.
Nata a Pedaya e cresciuta a Ra’anana, Yuval ha 24 anni e ha vissuto per tre anni a Ginevra dove ha imparato il francese. La sua carriera musicale, anche se è stata sempre appassionata di musica – ascoltando fin da ragazzina i Led Zeppelin e gli Scorpions, oltre a Beyoncé e Céline Dion – è iniziata da poco: solo l’anno scorso, quando ha preso parte al talent israeliano HaKokhav HaBa (The Rising Star), vincendolo il 22 gennaio 2025 e guadagnandosi così il diritto di partecipare come rappresentante di Israele all’Eurovision.
Al contest che adesso le ha dato la notorietà mondiale, ha cantato “New Day Will Rise”, una ballata scritta da Keren Peles che parla di resilienza e speranza.
Il passato traumatico e la determinazione
Resilienza e speranza sono parole in voga in questo periodo soprattutto per i fatti storici che stiamo vivendo e benché la musica sembri apparentemente lontana dalla politica, diventa invece determinante quando è la protagonista di manifestazioni importanti, in cui la politica diventa forse inevitabile.
L’esclusione della Russia dall’ Eurovision Song Contest così come l’inclusione d’Israele è apparso per molti come il riflesso di due criteri di valutazione non uniformi, scatenando le contestazioni dei pro palestinesi.
Yuval Raphael è molto vicina ai fatti che stanno accadendo in Medio Oriente essendo sopravvissuta all’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas durante il Supernova Festival vicino al confine con Gaza. Come lei stessa ha raccontato è rimasta nascosta per sette ore in un rifugio: esperienza che ha profondamente segnato la sua vita e motivato il suo percorso artistico.
La sua partecipazione all’ Eurovision ha scatenato proteste e richieste di boicottaggio, simili a quelle avvenute nel 2024 contro Eden Golan. Yuval ha ricevuto insulti antisemiti e anti-israeliani sui social e anche altri artisti, come per esempio Charlie McGettigan (vincitore dell’Eurovision 1994), hanno criticato la sua presenza, paragonandola a quella della Russia nel 2022. La risposta di Yuval non si è fatta attendere: la ragazza ha dichiarato di non voler cercare compassione, ma di raccontare la sua storia e quella del suo Paese con orgoglio e forza.
“Voglio raccontare la mia storia e quella di Israele nonostante le difficoltà e le probabili contestazioni che potrebbero arrivare”, ha detto Raphael prima di approdare sul palco dell’ Eurovision e che prima dei fatti del 7 ottobre, non aveva mai pensato di percorrere professionalmente la strada della musica. “Voglio che sia per restare forte di fronte a tutto questo e di fronte ai fischi che sono sicura al 100 per cento arriveranno dalla folla.” Il Jerusalem Post ha descritto la sua partecipazione come un “viaggio da sopravvissuta a performer”, elogiando il suo coraggio.