Grandinate nelle prossime ore. Meteo in peggioramento

Il dilagare dell’instabilità atmosferica sull’Italia rappresenta un fenomeno di rilevante interesse meteorologico, soprattutto considerando che si verifica in giugno inoltrato, un periodo dell’anno in cui tradizionalmente dovrebbe prevalere il dominio dell’alta pressione subtropicale. Questa circostanza temporale rende la situazione ancora più degna di attenzione, poiché evidenzia come i pattern atmosferici stiano subendo modificazioni sempre più […] Grandinate nelle prossime ore. Meteo in peggioramento

Jun 15, 2025 - 15:20
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Grandinate nelle prossime ore. Meteo in peggioramento

Il dilagare dell’instabilità atmosferica sull’Italia rappresenta un fenomeno di rilevante interesse meteorologico, soprattutto considerando che si verifica in giugno inoltrato, un periodo dell’anno in cui tradizionalmente dovrebbe prevalere il dominio dell’alta pressione subtropicale. Questa circostanza temporale rende la situazione ancora più degna di attenzione, poiché evidenzia come i pattern atmosferici stiano subendo modificazioni sempre più frequenti rispetto ai modelli climatici consolidati.

 

La presenza di un’area ciclonica in quota durante la fase avanzata della primavera e l’inizio dell’estate costituisce un’anomalia che merita un’analisi approfondita. Al momento, la stima dei fenomeni associati derivanti da questa configurazione atmosferica, pur essendo oggetto di costante monitoraggio da parte dei centri previsionali, non sembra essere prevista come diffusa su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, l’esperienza meteorologica ci insegna che anche fenomeni localizzati possono assumere caratteristiche di notevole intensità.

 

La risposta dei mari ad una goccia d’aria fredda è un meccanismo ben documentato e prevedibile in tutte le stagioni dell’anno. Durante il periodo estivo, questo fenomeno assume caratteristiche particolarmente interessanti, dando origine alla genesi di temporali marittimi che si manifestano prevalentemente durante le ore notturne. Questa dinamica è legata al fatto che, durante la notte, il mare mantiene temperature più elevate rispetto all’atmosfera sovrastante, creando condizioni di instabilità che favoriscono lo sviluppo di celle temporalesche.

 

Al contrario, sulla terraferma i temporali si presentano soprattutto durante le ore diurne, quando il riscaldamento del suolo raggiunge i valori massimi e innesca i processi convettivi più intensi. Questi fenomeni vengono tecnicamente definiti temporali termoconvettivi, proprio perché la loro formazione è direttamente correlata al calore che si accumula nelle ore centrali della giornata e che viene poi rilasciato attraverso violenti moti ascensionali dell’aria.

 

A mio avviso si profila una fase temporalesca particolarmente interessante, caratterizzata da fenomeni che interesseranno la Penisola e probabilmente la Sardegna. Pur non essendo diffusi uniformemente, questi eventi saranno distribuiti con irregolarità sul territorio, ma proprio questa caratteristica di localizzazione potrebbe dar origine a fenomeni di forte intensità concentrati in aree relativamente ristrette.

 

L’esperienza meteorologica degli anni passati ci fornisce importanti riferimenti per comprendere le potenzialità di questa configurazione atmosferica. In condizioni analoghe abbiamo osservato anche raffiche di grandinate costiere, fenomeno particolarmente frequente e intenso nel settore adriatico, mentre risultano decisamente più occasionali nel settore tirrenico. Questa differenza geografica è legata alle diverse caratteristiche orografiche e microclimatiche delle due coste, con l’Adriatico che presenta una configurazione più favorevole allo sviluppo di fenomeni grandinigeni intensi.

 

È importante sottolineare che, anche se le temperature non scenderanno sotto la media stagionale, la popolazione potrà comunque beneficiare di un sensibile refrigerio accompagnato dallo sviluppo di temporali in varie aree del territorio nazionale. Questo sollievo termico, seppur temporaneo, rappresenterà una tregua gradita dopo le settimane di caldo intenso che hanno caratterizzato questo periodo.

 

Tuttavia, è fondamentale fare chiarezza su un aspetto che troppo spesso genera confusione nelle interpretazioni delle previsioni meteorologiche. Quando viene previsto un temporale, è naturale che nell’immaginario collettivo si pensi automaticamente a una fase di generale maltempo o addirittura a diffuso brutto tempo che interesserà ampie porzioni di territorio per periodi prolungati.

 

In realtà, in condizioni di instabilità atmosferica come quelle che stiamo analizzando, tutti i fenomeni, salvo rare eccezioni, sono temporanei e caratterizzati da breve durata, anche quando si manifestano con forte intensità. Un temporale, per quanto violento, può scaricare la sua energia in un’area ristretta nel giro di una o due ore, per poi spostarsi o dissolversi completamente, lasciando spazio a condizioni di tempo sereno o variabile.

 

Questa caratteristica di localizzazione e brevità non deve far sottovalutare l’intensità potenziale di questi fenomeni. Al contrario, proprio la concentrazione di energia in spazi e tempi limitati può dar luogo a manifestazioni meteorologiche di straordinaria violenza, capaci di causare danni significativi in aree circoscritte. La comprensione di questa dinamica è essenziale per una corretta interpretazione delle previsioni e per l’adozione di adeguate misure precauzionali da parte della popolazione nelle zone interessate dai fenomeni previsti.

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