Usa meno attrattivi, rallenta la domanda da Europa e Paesi del Golfo
Secondo una nuova analisi condotta da Mabrian, piattaforma specializzata in travel intelligence, l’intenzione di viaggio verso gli Stati Uniti da parte dei principali mercati internazionali di lungo raggio è in calo rispetto al 2024. Lo studio, basato sullo share of searches index, analizza milioni di ricerche di voli effettuate tra gennaio e aprile 2025 con ... L'articolo Usa meno attrattivi, rallenta la domanda da Europa e Paesi del Golfo proviene da GuidaViaggi.

Secondo una nuova analisi condotta da Mabrian, piattaforma specializzata in travel intelligence, l’intenzione di viaggio verso gli Stati Uniti da parte dei principali mercati internazionali di lungo raggio è in calo rispetto al 2024. Lo studio, basato sullo share of searches index, analizza milioni di ricerche di voli effettuate tra gennaio e aprile 2025 con date di viaggio fino a settembre.
Segnali di rallentamento
Le aree monitorate includono l’Europa, i paesi del Golfo (Gcc) e l’Australia. Le variazioni negative, seppur moderate, segnalano un atteggiamento più cauto da parte dei viaggiatori internazionali nella pianificazione di viaggi a lungo termine, che potrebbe penalizzare la competitività degli Usa rispetto ad altre destinazioni.
Europa in calo, con Uk e Francia influenzati dai dazi
Nei paesi dell’Unione europea, il share of searches index mostra un calo medio di -0,3 punti percentuali rispetto al 2024. Dopo l’insediamento presidenziale statunitense di gennaio e l’annuncio dei nuovi dazi in aprile, l’interesse dei viaggiatori europei si è indebolito. In particolare, la domanda dal Regno Unito, inizialmente in ripresa a marzo, ha registrato un nuovo calo (-0,8 punti) a inizio aprile. Germania e Italia hanno mostrato riduzioni significative vicine a -1 punto percentuale, mentre la Francia ha perso lo slancio che l’aveva portata in linea con i livelli del 2024, chiudendo aprile con un calo complessivo dello 0,5%.
Golfo e Australia: segnali contrastanti e incertezza
Anche nei paesi del Golfo, l’interesse per gli Usa rimane al di sotto dei livelli del 2024, con una perdita media dello 0,5% nel share of searches index. Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita hanno registrato cali rispettivamente di -0,75 e -0,3 punti percentuali.
Gli Usa raccolgono appena l’1,7% delle ricerche totali effettuate in quest’area. In Australia, invece, dopo un inizio d’anno negativo, l’ultima settimana di aprile ha segnato il primo segnale di ripresa da oltre due mesi: +0,3 punti percentuali e un indice salito al 3,5%. Un dato che potrebbe indicare un’inversione di tendenza da confermare nelle prossime settimane.
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