I segreti del Duomo di Firenze narrati nel programma di Alberto Angela

Alla scoperta del Duomo di Firenze: uno straordinario viaggio tra arte, fede e genio architettonico nel cuore del Rinascimento.

May 24, 2025 - 17:50
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I segreti del Duomo di Firenze narrati nel programma di Alberto Angela

Grazie alla voce appassionata di Alberto Angela, ogni luogo diviene racconto, scoperta, emozione. E oggi, su Rai 1 alle 15, è la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a svelarsi in tutta la sua grandezza grazie a Passaggio a nord ovest, il programma di Rai Cultura che da anni porta nelle case degli italiani i capolavori del patrimonio italiano.

Firenze, con la sua straordinaria eredità medievale e rinascimentale, è protagonista assoluta di una puntata che promette di incantare con uno dei simboli indiscussi: il Duomo.

Ma prima che l’occhio della telecamera si posi su marmi, affreschi e cupole ardite, partiamo per viaggio tra arte, fede e genialità, che affonda le radici nel sogno del Rinascimento.

Dove si trova la Cattedrale

La Cattedrale di Santa Maria del Fiore si staglia proprio al centro di Firenze, in Piazza del Duomo, il punto nevralgico da cui si dipanano le meraviglie del centro storico fiorentino. Oltre a essere la chiesa madre della città, è riconosciuta a livello internazionale: impossibile pensare a Firenze senza pensare alla sua cupola.

Santa Maria del Fiore è un’opera d’arte vivente, un manifesto di ambizione e fede, che attraversa i secoli senza perdere il potere di suscitare meraviglia.

La storia di un capolavoro

Tutto cominciò nel 1296, quando Arnolfo di Cambio (architetto e scultore dalla mano elegante e dallo sguardo rivolto al futuro) pose la prima pietra. Il suo progetto gotico avrebbe dovuto raccontare la grandezza della città ma, come accade spesso nelle storie dei grandi capolavori, la costruzione fu lunga e tormentata.

Dopo la morte di Arnolfo, il progetto venne affidato a Giotto, che nel 1334 mise mano alla costruzione del campanile. Fu un’opera breve, la sua: anche lui morì pochi anni dopo, lasciando incompiuto il suo sogno verticale. Andrea Pisano e Francesco Talenti proseguirono i lavori, completando nel 1359 quella torre alta 85 metri che ancora oggi si può scalare gradino dopo gradino (414 in tutto) per abbracciare con lo sguardo il capoluogo fiorentino.

Ma la vera svolta arriva nel Quattrocento, quando l’aria gotica della cattedrale viene rivestita di marmi dai mille colori: il rosso di Siena, il bianco di Carrara, il verde di Prato. Firenze si apre al Rinascimento, e con essa i suoi artisti. Spiccano due nomi: Lorenzo Ghiberti, orafo geniale, e soprattutto Filippo Brunelleschi.

A lui si deve l’audacia di un’impresa che sembrava impossibile: la cupola, una struttura immensa, senza armature in legno, che sfida le leggi della fisica e della logica. Nel 1421 la base era pronta, e nel giro di quindici anni la cupola prese forma, imponendosi come la più grande del mondo: 45 metri di diametro, 100 di altezza. Una visione che ancora oggi lascia senza fiato.

La facciata della cattedrale, invece, ha una storia differente. Distrutta alla fine del Cinquecento, venne ridisegnata solo nell’Ottocento da Emilio De Fabris, che le diede il volto che conosciamo oggi: una veste neogotica che rispetta e valorizza l’impronta dei secoli passati, pur parlando con il linguaggio del suo tempo.

Cosa ammirare

Tutto il fascino del Duomo di Firenze
Fonte: iStock
La magnifica Cattedrale di Santa Maria del Fiore

Entrare nel Duomo di Firenze è come varcare la soglia di un racconto infinito. L’esterno colpisce per la sua armonia cromatica, ma è all’interno che si svela la profondità di un universo ricco di arte, simboli e maestria.

Le tre navate, sostenute da pilastri monumentali e archi acuti, invitano alla contemplazione, il pavimento, intarsiato con motivi geometrici in marmo, è un’opera d’arte “sotto i piedi”, la luce che filtra dalle quarantaquattro vetrate istoriate (realizzate da grandi maestri del Trecento e del primo Rinascimento) tinge l’atmosfera di sacralità e stupore.

Alle pareti, capolavori che attraversano i secoli: l’orologio affrescato da Paolo Uccello, i ritratti equestri di Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino, il Dante di Domenico di Michelino. Dodici edicole custodiscono sculture imponenti di profeti e apostoli, mentre le sagrestie (in particolare quella delle Messe) sono un tripudio di decorazioni in terracotta e intarsi lignei, firmati da artisti come Luca della Robbia.

Il coro marmoreo, con i bassorilievi, è ciò che resta dell’impianto cinquecentesco di Baccio Bandinelli, pensato come contrappunto al gigantesco Giudizio Universale dipinto nella cupola da Vasari e Zuccari. Un’opera monumentale che invita a sollevare lo sguardo e a perdersi nei cieli affrescati della fede.

E poi ci sono le cappelle laterali, scrigni d’arte in cui convivono Giotto, Botticini, Lorenzo di Credi, e molti altri.

Costi e orari

La Cattedrale di Firenze è aperta a tutti. L’ingresso è gratuito, ma l’accesso è regolato da orari precisi: dal lunedì al sabato, dalle 10:15 alle 15:45. La domenica e durante le festività religiose, il Duomo resta chiuso al pubblico per consentire lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche.

Chi desidera visitarla deve indossare un abbigliamento consono: niente spalle scoperte, pantaloncini o gonne troppo corte. È un luogo sacro, e come tale merita rispetto. Ma se si varca la soglia con la giusta disposizione d’animo, si entra in un luogo che è esperienza spirituale e culturale insieme.