Southwest, finisce un’era: i bagagli in stiva si pagano

È finita un’era, negli Stati Uniti. La più grande compagnia aerea low-cost del mondo, Southwest Airlines, ha messo fine alla politica che l’aveva contraddistinta dalla concorrenza per oltre mezzo secolo: far imbarcare in stiva due bagagli per ogni passeggero, gratis. Ora, è previsto un addebito di 35 dollari per il primo bagaglio e 45 dollari per il secondo, a eccezione dei clienti dei programmi fedeltà e dei passeggeri con biglietti business.

Secondo i dati federali, le tariffe per i bagagli hanno generato quasi 7,3 miliardi di dollari per le compagnie aeree statunitensi, lo scorso anno, e i dirigenti di Southwest, alla fine, hanno ceduto alle pressioni degli investitori per far aumentare i ricavi. Oltre all’introduzione del pagamento per i bagagli da stiva, Southwest ha annunciato importanti cambiamenti al suo modello di business nell’ultimo anno, che prevedono per esempio l’eliminazione dei posti a sedere liberi e il cambio gratuito dei biglietti. La compagnia aerea ha debuttato anche con biglietti di classe economica base, come quelli venduti da Delta Air Lines, American Airlines e United Airlines.

Southwest ha annunciato le novità a marzo, dopo mesi di pressioni per un sostanziale cambiamento del piano di business aziendale da parte dell’attivista Elliott Investment Management, che ha acquisito una partecipazione nella compagnia aerea, lo scorso anno, ottenendo poi cinque posti nel consiglio di amministrazione.

Southwest difficilmente può pubblicare sui social media – anche su neonati e cuccioli a bordo – senza ricevere commenti arrabbiati per la modifica della politica sui bagagli. Ma l’amministratore delegato, Bob Jordan, ha dichiarato alla Cnbc, il mese scorso, che l’annuncio delle novità non ha scoraggiato i clienti. «Non abbiamo visto alcuna riduzione delle prenotazioni, né quel giorno, né dopo», ha dichiarato.