Violenza sulle donne, intervista esclusiva a Fiorella Mannoia: “Il video nasce per ribadire l’importanza del consenso. I testi sessisti nella musica? Bisogna lavorare sulla coscienza degli autori”

Alla vigilia della stagione dei grandi concerti, AssoConcerti è al fianco della Fondazione Una Nessuna Centomila per contrastare la violenza sulle donne. Lo ha fatto producendo un video dal titolo “E’ come sembra” ideato dal laboratorio artistico della Fondazione e diretto da Anna Foglietta. Al video hanno partecipato attori e attrici amatissimi dal pubblico di […]

May 29, 2025 - 21:50
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Violenza sulle donne, intervista esclusiva a Fiorella Mannoia: “Il video nasce per ribadire l’importanza del consenso. I testi sessisti nella musica? Bisogna lavorare sulla coscienza degli autori”
Mannoia con Mariposa Sanremo 2024

Alla vigilia della stagione dei grandi concerti, AssoConcerti è al fianco della Fondazione Una Nessuna Centomila per contrastare la violenza sulle donne. Lo ha fatto producendo un video dal titolo “E’ come sembra” ideato dal laboratorio artistico della Fondazione e diretto da Anna Foglietta. Al video hanno partecipato attori e attrici amatissimi dal pubblico di ogni età: Michela Cescon, Cristina Donadio, Anna Foglietta, Maria Chiara Giannetta, Sofia Iacuitto, Vittorio Magazzù, Paola Minaccioni, Vittoria Puccini, Lidia Ravera, Nicole Rossi, Giovanna Sannino, Lorenzo Zurzolo. A spiegare l’iniziativa del cortometraggio è stata Fiorella Mannoia, presidente onoraria della Fondazione Una Nessuna Centomila.

Violenza sulle donne, Fiorella Mannoia lancia il corto “E’ come sembra”

La cantante romana ha risposto alle domande dei giornalisti presenti all’evento tra cui anche noi di SuperGuida TV. In merito al video, la Mannoia ha dichiarato: “Abbiamo voluto fortemente questa iniziativa per sottolineare l’importanza del consenso. Quando una donna dice no è no. E’ importante il video che Anna Foglietta ha realizzato in così poco tempo e anzi la ringraziamo perché ha fatto davvero un miracolo. Volevamo puntare sull’attenzione sull’interazione degli uomini con gli altri uomini. Nel nostro laboratorio artistico abbiamo tanti uomini, attori, cantanti e si aumenta sempre di più il bacino di persone che ne vogliono far parte. Questa non è una guerra contro gli uomini ma un percorso che dobbiamo fare insieme e loro ci devono aiutare”.

Fiorella Mannoia ha poi commentato le parole del Ministro Nordio che qualche giorno fa invitava le donne che si trovavano in una situazione rischiosa a trovare rifugio nelle chiese o nelle farmacie: “Io auguro al ministro Nordio che non gli succeda mai nella sua famiglia, è una cosa che non si augura a nessuno. Penso che cambierebbe l’idea se qualcuno a cui vuole bene incontrasse un problema del genere. La sicurezza alle donne gliela dobbiamo dare con gli esempi, con l’educazione, con i braccialetti che funzionano, con i finanziamenti dei centri antiviolenza. Ci sono tanti modi per far sentire sicure le donne, non dobbiamo entrare in chiesa per sentirci sicure o dentro le farmacie. Dai, per favore, ormai siamo abituati che tutti aprono la bocca e dicono quello che vogliono”.

Fiorella Mannoia ha poi negato le affermazioni di chi sostiene che in Italia esista una predominanza culturale della sinistra, critiche riprese dal ministro della Cultura Alessandro Giuli in relazione a Elio Germano: “Parliamo di una favola, la destra pensi a governare. Se hanno registi, attori, musicisti, li tirino fuori. Stanno al governo, facciano i loro film. Non mi sembra siano sotto assedio. Governano, hanno tutti gli strumenti. Allora creino, producano, ma smettano di attaccare sempre chi c’è già”. Poi lancia un messaggio forte sulla guerra a Gaza indossando una kefiah: “Non mi sono mai fermata, abbiamo organizzato un concerto per la pace al Forum di Assago che non è stato pubblicizzato da nessuno ma abbiamo raccolto 300.000 euro destinati ad Emergency e Medici Senza Frontiere. Quello che succede a Gaza è sotto gli occhi di tutti, voglio capire a quanto si deve arrivare come numero di morti per dire basta. Non mi interessa come vogliamo chiamarlo: genocidio, pulizia etnica. A me interessa che c’è un eccidio di civili inermi, e che non si può più far finta di niente. Gaza è la striscia di terra più densamente popolata del mondo, fatta di povera gente che non può scappare. E’ ora che l’Europa e il mondo smettano di voltarsi dall’altra parte”.

Noi di SuperGuida TV le abbiamo chiesto un commento in merito all’appello lanciato da Gino Cecchettin contro i testi sessisti dei giovani artisti: “Ha ragione. Ma non credo nella censura. Bisogna lavorare sulla coscienza degli autori, soprattutto i giovani. Le parole hanno un peso, e devono prendersi la responsabilità di ciò che scrivono. Quando eravamo giovani forse non ci pensavamo abbastanza. Ora tocca a loro farlo”.