Eurovision, dopo l’ultimo posto di Basilea, San Marino minaccia il ritiro

San Marino prenderà parte all’Eurovision Song Contest 2026? Un interrogativo destinato ad arrovellare i pensieri dei fan della kermesse alla luce di alcune dichiarazioni delle ultime ore.

Roberto Sergio, direttore generale della televisione sammarinese ospite di Mauro Torresi a Viceversa – Tutta l’Europa, ha dichiarato senza mezzi termini:

“Abbiamo assistito a un televoto che ha premiato esclusivamente l’Italia. Ci aspettavamo un maggiore supporto dalle emittenti europee, invece il nostro brano è stato completamente ignorato”.

Sergio ha poi sollevato dubbi anche sulla trasparenza delle giurie nazionali, definendole ironicamente “parrucconi sconosciuti”, alludendo all’opacità delle modalità di selezione e votazione che spesso alimentano polemiche.

Ancora più netta la posizione del Segretario di Stato Federico Pedini Amati, che ha messo in discussione la stessa partecipazione di San Marino all’Eurovision 2026:

“Serve un trattamento equo per tutti, anche per i piccoli stati. Se il sistema resta così com’è, per San Marino sarà inutile partecipare. La musica non può essere solo questione di numeri e potere”.

Pedini Amati ha richiesto all’EBU “modifiche significative” al regolamento e alla struttura del concorso, auspicando una distribuzione più equa della visibilità e della possibilità di voto. In caso contrario, la piccola Repubblica potrebbe dire addio all’Eurovision almeno per il prossimo anno.

L’EBU, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma l’annuncio di San Marino è destinato ad accendere un nuovo dibattito sull’inclusività e la credibilità del concorso musicale più seguito d’Europa.

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