Alta Via delle Grazie: il cammino bergamasco da non perdere
L’Alta Via delle Grazie è un cammino ad anello tra i santuari mariani della bergamasca. Percorribile in 13 tappe a piedi o in 7 e 8 tappe in bici, unisce natura, fede e cultura. Scopri itinerari, ospitalità e consigli utili.

L’Alta Via delle Grazie è un suggestivo itinerario escursionistico e spirituale che si snoda tra le montagne e i santuari mariani della provincia di Bergamo. Lungo circa 270 chilometri, il cammino tocca 18 santuari, attraversando i paesaggi mozzafiato delle Prealpi Orobiche e regalando ai pellegrini un’esperienza profonda di connessione con la natura, la storia e la spiritualità.
Questo percorso, ad anello, può essere affrontato in senso orario o antiorario e si suddivide in 13 tappe principali, con possibilità di varianti e personalizzazioni. Infatti, è possibile percorrere anche la variante in 7 tappe.
Le origini e la storia del cammino
Il nome dell’Alta Via deriva dai numerosi santuari dedicati alla Madonna (le “Grazie”) che si incontrano lungo il tragitto. Il cammino è nato come espressione di devozione popolare e oggi unisce l’aspetto devozionale a quello escursionistico, rappresentando una proposta interessante sia per i fedeli che per gli amanti del trekking.
L’itinerario valorizza non solo la fede, ma anche il territorio bergamasco: attraversa borghi, valli, alpeggi e boschi, permettendo di scoprire una Bergamasca autentica, fatta di paesaggi incontaminati e testimonianze culturali secolari.
Il percorso in 13 tappe
L’Alta Via delle Grazie è un cammino ad anello che si sviluppa per circa 271 chilometri, con partenza e arrivo a Bergamo. Le 13 tappe che lo compongono attraversano la Val Seriana, la Val di Scalve e l’Alto Sebino, toccando alcuni dei santuari più suggestivi del territorio orobico. Ogni tappa offre un mix di spiritualità, bellezza naturale e patrimonio culturale, con tratti montani, boschi, borghi e scorci sul Lago d’Iseo.
Ecco le tappe:
- Tappa 1, Bergamo – Selvino (22 km, 1.100 D+, 6h 30’): il cammino inizia dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Bergamo, salendo tra boschi e panorami fino all’altopiano di Selvino.
- Tappa 2, Selvino – Vertova (18 km, 600 D+, 5h 30’): si scende nella verde Valle del Lujo, toccando il Santuario dello Zuccarello e ambienti rurali fino a Vertova.
- Tappa 3, Vertova – Santuario del Frassino di Oneta (20 km, 800 D+, 6h): si risale la Val Vertova fino a raggiungere il santuario immerso nei boschi, in un contesto di grande quiete.
- Tappa 4, Santuario del Frassino di Oneta – Parre (15 km, 500 D+, 5h): una tappa più breve che conduce attraverso piccoli nuclei abitati e zone boscate fino al borgo di Parre.
- Tappa 5, Parre – Novazza (Valgoglio) (18 km, 900 D+, 6h 30’): si sale tra pascoli e foreste, con panorami sempre più montani fino alla frazione di Novazza.
- Tappa 6, Novazza – Lizzola (22 km, 1.200 D+, 7h): tappa alpina e impegnativa che attraversa il Passo della Manina a quasi 1.800 metri, offrendo scorci spettacolari.
- Tappa 7, Lizzola – Ardesio (20 km, 700 D+, 6h): si scende lungo la Valbondione verso il Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio, tappa spirituale centrale del cammino.
- Tappa 8, Ardesio – Castione della Presolana (25 km, 1.000 D+, 7h): un suggestivo passaggio tra vallate e foreste, ai piedi del massiccio della Presolana.
- Tappa 9, Castione della Presolana – Lovere (20 km, 500 D+, 6h): discesa panoramica verso il Lago d’Iseo con arrivo a Lovere, uno dei borghi più belli d’Italia.
- Tappa 10, Lovere – Gandino (22 km, 1.000 D+, 6h 30’): si risale la Val Gandino attraversando centri di antica tradizione tessile e spirituale.
- Tappa 11, Gandino – Fiobbio (Albino) (18 km, 600 D+, 5h 30’): il percorso si sviluppa tra colline e sentieri, passando per santuari e boschi fino a Fiobbio.
- Tappa 12, Fiobbio – Monte di Nese (20 km, 900 D+, 6h): si sale tra le valli del Serio e del Brembo, raggiungendo il panoramico altopiano di Monte di Nese.
- Tappa 13, Monte di Nese – Bergamo (16 km, 400 D+, 4h 30’): l’ultima tappa riporta a Bergamo, chiudendo il cammino ad anello con vista sulla città alta e la basilica di Santa Maria Maggiore.
La variante in 7 tappe
Per chi desidera vivere l’esperienza dell’Alta Via delle Grazie ma ha a disposizione solo una settimana, è disponibile una variante in 7 tappe, che conserva l’essenza spirituale e paesaggistica dell’intero cammino. Questo itinerario, più compatto ma ugualmente intenso, copre circa 161 km, attraversando santuari, borghi storici, boschi, vallate e scorci suggestivi sul Lago d’Iseo.
Questo percorso alternativo prevede:
- Tappa 1, Bergamo – Selvino (22 km, 1.100 D+, 6h 30’): partenza dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Bergamo, con salita tra boschi e panorami fino al soleggiato altopiano di Selvino.
- Tappa 2, Selvino – Vertova (18 km, 600 D+, 5h 30’): discesa nella Valle del Lujo, attraversando paesaggi rurali e il suggestivo Santuario dello Zuccarello fino a raggiungere Vertova.
- Tappa 3, Vertova – Parre (20 km, 800 D+, 6h): risalita della Val Vertova e passaggio dal Santuario del Frassino, immerso nella natura, fino al borgo di Parre.
- Tappa 4, Parre – Lovere (25 km, 1.000 D+, 7h): lunga tappa montana tra foreste e valichi, con arrivo al pittoresco borgo di Lovere, affacciato sulle acque del Lago d’Iseo.
- Tappa 5, Lovere – Gandino (22 km, 1.000 D+, 6h 30’): si rientra nell’entroterra attraverso la Val Gandino, ricca di storia, artigianato e tradizioni religiose.
- Tappa 6, Gandino – Fiobbio (Albino) (18 km, 600 D+, 5h 30’): sentieri, colline e antichi luoghi di culto caratterizzano questa tappa che conduce alla frazione di Fiobbio.
- Tappa 7, Fiobbio – Bergamo (22 km, 500 D+, 6h): l’ultima tappa riporta a Bergamo, chiudendo il cammino tra vigneti, boschi e panorami sulla Città Alta, con arrivo alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
L’Alta Via delle Grazie in bicicletta
Per chi desidera affrontare l’Alta Via delle Grazie in sella a una mountain bike o una e-bike, è disponibile un percorso apposito, suddiviso in 8 tappe, che conserva il carattere spirituale e paesaggistico del cammino a piedi, adattandolo alle esigenze del cicloturismo.
Questo itinerario di circa 364 chilometri segue un tracciato studiato per essere pedalabile in sicurezza e con un buon equilibrio tra dislivelli, fondo misto e soste significative presso santuari e borghi. La variante è adatta a ciclisti allenati, dotati di bici in buone condizioni e abituati a percorsi collinari e montani.
Il percorso in bicicletta prevede:
- Tappa 1, Bergamo – Vertova (28 km + 12 km, 502 D+, 361 D−, 1h 45’): partenza dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, si attraversa la città e si imbocca la ciclovia della Val Seriana fino a Vertova, tra asfalto, sterrato e natura.
- Tappa 2, Vertova – Premolo (33 km, 1.001 D+, 478 D−, 3h 45’): salita costante tra i boschi fino a Premolo, con tratti tecnici e panoramici su sterrato e asfalto secondario.
- Tappa 3, Premolo – Novazza (27 km, 1.209 D+, 894 D−, 4h 15’): tappa montana che richiede attenzione su fondo naturale, con viste aperte sulle Orobie e arrivo in quota.
- Tappa 4, Novazza – Ardesio (37 km + 16 km, 1.096 D+, 2.042 D−, 5h): discesa impegnativa verso Ardesio, con tratti tecnici e sosta consigliata al santuario mariano.
- Tappa 5, Ardesio – Lovere (50 km, 1.297 D+, 1.835 D−, 6h 30’): lunga tappa alpino-lacustre con numerosi saliscendi e discesa finale verso il Lago d’Iseo, fino al centro storico di Lovere.
- Tappa 6, Lovere – Montisola (39 km, 914 D+, 982 D−, 5h 15’): si costeggia il lago, si passa da Sale Marasino e si traghetta fino a Monte Isola, dove si può visitare il Santuario della Ceriola.
- Tappa 7, Montisola – Gandino (37 km + 16 km, 1.431 D+, 1.084 D−, 5h 30’): dal lago si risale verso l’entroterra attraverso la Val Gandino, su percorsi collinari e antichi borghi.
- Tappa 8, Gandino – Bergamo (52 km, 1.110 D+, 1.665 D−, 6h): ultima tappa tra discese e tratti panoramici, fino al ritorno a Bergamo e alla conclusione dell’anello presso la Città Alta.
Cosa vedere lungo il percorso
L’Alta Via delle Grazie non è solo un itinerario escursionistico: è un cammino profondamente legato al paesaggio, alla cultura e alla spiritualità delle valli bergamasche. Ogni tappa offre l’occasione di entrare in contatto con luoghi unici, spesso poco conosciuti, ma ricchi di fascino e autenticità.
I santuari mariani
Il cuore del cammino è rappresentato dai numerosi santuari dedicati alla Madonna, da cui l’itinerario prende il nome. Alcuni di essi sono:
- Santuario della Cornabusa (Sant’Omobono Terme): scavato in una grotta naturale nella roccia, è uno dei luoghi più suggestivi del cammino.
- Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio: meta di pellegrinaggi e punto simbolico del percorso.
- Santuario dello Zuccarello (Nembro): incastonato nella Valle del Lujo, in un ambiente raccolto e silenzioso.
- Santuario della Madonna della Ceriola (Monte Isola): raggiungibile con una variante in battello sul Lago d’Iseo, regala un panorama spettacolare.
Borghi e natura
Oltre ai santuari, il cammino attraversa borghi medievali, mulattiere storiche e vallate alpine che meritano una sosta:
- Cornello dei Tasso: antico borgo pavimentato in pietra, legato alla storia del servizio postale europeo.
- Parre, Gandino, Lovere: centri storici ricchi di arte sacra, tradizioni locali e prodotti tipici.
- Monte Isola: isola lacustre tra le più grandi d’Europa, dove si respira un’atmosfera fuori dal tempo.
- Val Vertova, Valle del Lujo, Val Gandino: ambienti naturali incontaminati, perfetti per escursionisti e amanti della fotografia.
Come prepararsi al cammino
Affrontare l’Alta Via delle Grazie richiede una buona preparazione fisica e mentale, specialmente se si opta per l’itinerario completo a piedi o per le tappe più lunghe in bicicletta. Sebbene non sia un cammino estremo, si tratta comunque di un percorso escursionistico e spirituale che attraversa ambienti montani, tratti isolati e salite con dislivelli significativi.
Chi sceglie di percorrerla a piedi dovrebbe avere un minimo di allenamento escursionistico: abituarsi a camminate di almeno 15–20 km su terreno misto, anche per più giorni consecutivi. È consigliabile iniziare l’allenamento qualche mese prima, alternando camminate in pianura a tratti collinari, con zaino in spalla.
Per chi affronta il percorso in bicicletta, è importante essere a proprio agio su sterrato, salite lunghe e discese tecniche. Le e-bike rendono il tracciato più accessibile ma non meno impegnativo dal punto di vista tecnico: richiedono controllo del mezzo, gestione della batteria e padronanza in discesa. Le MTB muscolari sono adatte solo a ciclisti molto allenati.
Dove dormire lungo l’Alta Via delle Grazie
Lungo l’Alta Via delle Grazie esiste una rete di ospitalità varia e diffusa, che rende il cammino accessibile a chiunque, anche senza tenda o mezzi autonomi. Ogni tappa prevede almeno una soluzione per il pernottamento, spesso nei pressi di santuari, borghi o rifugi di montagna.
Sono disponibili diverse tipologie di alloggio:
- Ospitalità religiosa: in diversi santuari è possibile pernottare grazie all’accoglienza di parrocchie o associazioni locali. In alcuni casi l’ospitalità è offerta a offerta libera (donativo), ma è sempre necessario contattare in anticipo.
- Rifugi e case alpine: presenti soprattutto nelle tappe di montagna, offrono un’accoglienza spartana ma calorosa. Alcuni propongono mezza pensione o cena condivisa.
- B&B e agriturismi: diffusi nei centri abitati, con maggiore comfort e possibilità di ricaricare e-bike o lavare indumenti tecnici.
- Hotel e strutture convenzionate: disponibili nelle tappe più turistiche, come Selvino, Ardesio o Lovere.
Prenotare con qualche settimana di anticipo è fortemente consigliato, soprattutto nei mesi estivi e nei weekend. Chi viaggia in bicicletta può contattare in anticipo le strutture per verificare la presenza di ricovero bici o colonnine di ricarica per e-bike.