Ash – Cenere mortale: un violento e claustrofobico sci-fi – Recensione

L’astronauta Riya si risveglia a bordo di una stazione di ricerca scientifica su un pianeta lontano e desolato, senza ricordare cosa le sia successo, a parte alcuni frammenti di ricordi che le sovvengono in maniera schizofrenica alla memoria. Il complesso è nel caos e mentre si aggira tra quei tecnologici corridoi si imbatte in diversi […]

May 25, 2025 - 12:50
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Ash – Cenere mortale: un violento e claustrofobico sci-fi – Recensione
Ash - Cenere mortale

L’astronauta Riya si risveglia a bordo di una stazione di ricerca scientifica su un pianeta lontano e desolato, senza ricordare cosa le sia successo, a parte alcuni frammenti di ricordi che le sovvengono in maniera schizofrenica alla memoria. Il complesso è nel caos e mentre si aggira tra quei tecnologici corridoi si imbatte in diversi cadaveri: insieme al terrore aumenta la consapevolezza che i morti altro non erano che i suoi compagni di avventura su quella landa remota.

In Ash – Cenere mortale scoprirà ben presto di non essere completamente sola. Poco dopo fa infatti il suo arrivo Brion, un uomo che sostiene di conoscerla e di aver lavorato con lei alla stazione orbitante. Questi prova a spiegarle le possibili cause della sua amnesia e afferma che hanno soltanto poche ore di tempo prima che l’ossigeno si esaurisca. Dovranno perciò sfruttare nel migliore dei modi la sola possibilità di lasciare il pianeta a loro disposizione. Finché la situazione non si complica ulteriormente.

Ash – Cenere mortale – Una mente aliena – Recensione

Dispiace bocciare un film come Ash – Cenere mortale, che soprattutto nella sua anima horror, complici i disturbanti e brutali effetti speciali, trova una sua forza primigenia, con tanto di echi e influenze che richiamano a un grande cult a tema come Punto di non ritorno (1997). Ma laddove l’anima più viscerale convince, non si può notare al contempo le falle di una sceneggiatura inutilmente pretenziosa, che in realtà non fa altro che riciclare premesse archetipiche con una certa confusione d’intenti.

Sin dal primi secondi, nei quali assistiamo al risveglio di Riya – una comunque idonea Eiza González, che ricordiamo anche nella recente serie di successo Il problema dei tre corpi – la sceneggiatura ci accompagna nel caos, con la principale ambientazione luogo di un evento non precisato destinano a svelarsi progressivamente tramite i ridondanti flashback e i ritornanti ricordi della protagonista.

Nel cuore dell’incubo

Una storia che perde lentamente il filo, scatenando quegli efficaci – seppur gratuiti – tripudi gore che caratterizzano l’ultima mezzora, quando tutti i sanguinosi nodi vengono infine al pettine. Da apprezzare in ogni caso l’impegno del rapper Flying Lotus, al suo debutto nella regia di un lungometraggio, che ha sfruttato il ridotto palcoscenico, ovvero un ex stabilimento di produzione di porte in Nuova Zelanda, e imparato ad utilizzare la computer grafica tramite dei video su YouTube, all’insegna di un “artigianato digitale” non disprezzabile.

Ma in più occasioni Ash – Cenere mortale, esclusiva del catalogo di Amazon Prime Video, lascia l’impressione di esagerare anche quando non strettamente necessario, con soluzioni narrative velleitarie e altre più prevedibili, richiamanti sempre e comunque a un determinato immaginario di genere. Il gioco a due tra i personaggi della González e di Aaron Paul – con una guest sprecata nei vari spezzoni di ricordo come Iko Uwais – vive su uno stonato spartito di bugie e verità, tra momenti di pericolo assillante e visuali in soggettiva dal casco d’astronauta, in una regia eccessivamente concitata che rischia in più occasioni di sfiancare la pazienza dello spettatore. E quella pur ispirata mattanza grand-guignol già citata è un po’ poco per giustificare i restanti minuti di visione.

Conclusioni finali

Uno sci-fi ambientato in un’isolata stazione spaziale, teatro di eventi misteriosi, che si distingue per la sua forte componente horror, grazie a effetti speciali disturbanti e a scelte registiche che tenta di sfruttare al massimo un’ambientazione claustrofobica, spesso gratuitamente. Se esteticamente Ash – Cenere mortale offre spunti interessanti, la sceneggiatura si rivela confusa e poco originale, con numerosi flashback atti a ridestare la perduta memoria della protagonista.

Protagonista che si ritrova scaraventata fin dall’inizio in un incubo ad occhi aperti, incubo che lentamente inizia a disvelarsi in quei frammenti di ricordi che la assaltano all’occasione propizia – ovvero quando fa più comodo al racconto – spianando al campo ad una resa dei conti gore, tra Dead Space e un immaginario sci-fi mutageno segnato da una grandguignolesca violenza, tanto godibile quanto fine a se stessa.